Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Proverbia 17


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VULGATABIBBIA TINTORI
1 Melior est buccella sicca cum gaudio
quam domus plena victimis cum jurgio.
1 Meglio un tozzo di pan secco in pace, che una casa piena di banchetti e di discordie.
2 Servus sapiens dominabitur filiis stultis,
et inter fratres hæreditatem dividet.
2 Un servo saggio comanderà ai figli stolti, e dividerà l'eredità tra i fratelli.
3 Sicut igne probatur argentum et aurum camino,
ita corda probat Dominus.
3 Come si prova, l'argento col fuoco e l'oro col crogiolo, così il Signore prova i cuori.
4 Malus obedit linguæ iniquæ,
et fallax obtemperat labiis mendacibus.
4 Il malvagio obbedisce alla lingua iniqua, l'ingannatore dà retta a labbra menzognere.
5 Qui despicit pauperem exprobrat factori ejus,
et qui ruina lætatur alterius non erit impunitus.
5 Chi disprezza il povero ne insulta il Creatore, e chi si rallegra dell'altrui rovina non rimarrà impunito.
6 Corona senum filii filiorum,
et gloria filiorum patres eorum.
6 I figlioli dei figli son la corona dei vecchi, e i padri son la gloria dei figli.
7 Non decent stultum verba composita,
nec principem labium mentiens.
7 Non s'addice allo stolto il parlare sentenzioso, nè al principe un labbro menzognero.
8 Gemma gratissima exspectatio præstolantis ;
quocumque se vertit, prudenter intelligit.
8 L'aspettativa d'un dono è gemma carissima, da qualunque lato si volge agisce con prudente intelligenza.
9 Qui celat delictum quærit amicitias ;
qui altero sermone repetit, separat fœderatos.
9 Chi cela i falli s'acquista amicizie, chi li dice e li ridice mette discordie tra gli amici.
10 Plus proficit correptio apud prudentem,
quam centum plagæ apud stultum.
10 Fa più una correzione all'uomo prudente che cento colpi all'insensato.
11 Semper jurgia quærit malus :
angelus autem crudelis mittetur contra eum.
11 Il malvagio cerca sempre litigi; ma l'angelo crudele sarà spedito contro di lui.
12 Expedit magis ursæ occurrere raptis fœtibus,
quam fatuo confidenti in stultitia sua.
12 E' meglio imbattersi in un'orsa a cui siano stati rapiti gli orsacchiotti, che incontrarsi con un insensato, il quale confida nella sua follia.
13 Qui reddit mala pro bonis,
non recedet malum de domo ejus.
13 Chi rende mah? per il bene non vedrà mai partire da casa sua la sventura.
14 Qui dimittit aquam caput est jurgiorum,
et antequam patiatur contumeliam judicium deserit.
14 Chi dà la stura alle acque comincia una contesa, avanti di patir dànno tronca la lite.
15 Qui justificat impium, et qui condemnat justum,
abominabilis est uterque apud Deum.
15 Chi assolve il reo e chi condanna l'innocente, tutt'e due sono abbominevoli davanti a Dio.
16 Quid prodest stulto habere divitias,
cum sapientiam emere non possit ?
Qui altum facit domum suam quærit ruinam,
et qui evitat discere incidet in mala.
16 Che giova allo stolto avere ricchezze, se non può comprare la sapienza? Chi fa molto alta la sua casa cerca la rovina, chi ricusa d'imparare cadrà in guai.
17 Omni tempore diligit qui amicus est,
et frater in angustiis comprobatur.
17 L'amico vuole bene in ogni tempo, e il fratello si prova nelle afflizioni.
18 Stultus homo plaudet manibus,
cum spoponderit pro amico suo.
18 Un uomo insensato batterà le mani quando è restato mallevadore per un suo amico.
19 Qui meditatur discordias diligit rixas,
et qui exaltat ostium quærit ruinam.
19 Chi medita discordie ama le risse, e chi alza molto la sua porta cerca la rovina.
20 Qui perversi cordis est non inveniet bonum,
et qui vertit linguam incidet in malum.
20 Chi è perverso di cuore non avrà bene, e chi è doppio di lingua cadrà in guai.
21 Natus est stultus in ignominiam suam ;
sed nec pater in fatuo lætabitur.
21 Lo stolto è nato per sua ignominia, ma nemmeno il padre ci troverà consolazione.
22 Animus gaudens ætatem floridam facit ;
spiritus tristis exsiccat ossa.
22 L'animo allegro rende l'età florida; lo spirito malinconico secca le ossa.
23 Munera de sinu impius accipit,
ut pervertat semitas judicii.
23 L'empio riceve di sottomano regali per sovvertire il corso della giustizia.
24 In facie prudentis lucet sapientia ;
oculi stultorum in finibus terræ.
24 Sulla faccia dell'uomo prudente brilla la sapienza, ma gli occhi dello stolto van fino ai confini del mondo.
25 Ira patris filius stultus,
et dolor matris quæ genuit eum.
25 Il figlio stolto è lo sdegno del padre e il dolore della madre che lo ha generato.
26 Non est bonum damnum inferre justo,
nec percutere principem qui recta judicat.
26 Non sta bene danneggiare il giusto, nè percuotere il principe che giudica rettamente.
27 Qui moderatur sermones suos doctus et prudens est,
et pretiosi spiritus vir eruditus.
27 Chi modera le sue parole è dotto e prudente, e l'uomo saggio è di spirito riservato.
28 Stultus quoque, si tacuerit, sapiens reputabitur,
et si compresserit labia sua, intelligens.
28 Anche lo stolto, se tace, sarà stimato sapiente, e intelligente, se terrà chiuse le labbra.