Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Proverbia 17


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VULGATABIBBIA MARTINI
1 Melior est buccella sicca cum gaudio
quam domus plena victimis cum jurgio.
1 Val più un tozzo di pane secco colla pace, che una casa piena di vittime con la discordia.
2 Servus sapiens dominabitur filiis stultis,
et inter fratres hæreditatem dividet.
2 Il servo saggio comanderà a' figliuoli stolti: e dividerà trai fratelli l'eredità.
3 Sicut igne probatur argentum et aurum camino,
ita corda probat Dominus.
3 Come si prova l'argento col fuoco, l'oro nel grogiuolo; così il Signore prova i cuori.
4 Malus obedit linguæ iniquæ,
et fallax obtemperat labiis mendacibus.
4 Il malvaggio ubbidisce alla lingua ingiusta; e l'ingannatore da retta alle labbra bugiarde.
5 Qui despicit pauperem exprobrat factori ejus,
et qui ruina lætatur alterius non erit impunitus.
5 Chi disprezza il povero, fa oltraggio a chi lo creò: e chi si gode della rovina altrui, non anderà impunito.
6 Corona senum filii filiorum,
et gloria filiorum patres eorum.
6 Corona de' vecchj sono i figliuoli de' figliuoli, e gloria de' figliuoli sono i loro padri.
7 Non decent stultum verba composita,
nec principem labium mentiens.
7 Non conviene allo stolto il parlar sentenzioso, né al principe una lingua mendace.
8 Gemma gratissima exspectatio præstolantis ;
quocumque se vertit, prudenter intelligit.
8 Carissima come una gemma ella è quella cosa, che uno aspetta con impazienza; da qualunque lato egli sì volga, si diporta con prudenza.
9 Qui celat delictum quærit amicitias ;
qui altero sermone repetit, separat fœderatos.
9 Chi cela l'altrui peccato s'acquista amore; chi lo dice, e lo ridice mette discordia tragli amici.
10 Plus proficit correptio apud prudentem,
quam centum plagæ apud stultum.
10 Una correzione fa più a un uomo prudente, che cento percosse allo stolto.
11 Semper jurgia quærit malus :
angelus autem crudelis mittetur contra eum.
11 Il malvaggio va sempre a caccia di contese; ma l'Angelo crudele sarà spedito contro di lui.
12 Expedit magis ursæ occurrere raptis fœtibus,
quam fatuo confidenti in stultitia sua.
12 E meglio imbattersi in un orsa quando le sono stati rapiti i suoi parti, che in uno stolto, il quale si fida di sua o stoltezza.
13 Qui reddit mala pro bonis,
non recedet malum de domo ejus.
13 Chi rende male per bene, non vedrà mai partire da casa sua la sciagura.
14 Qui dimittit aquam caput est jurgiorum,
et antequam patiatur contumeliam judicium deserit.
14 Chi comincia la rissa, da la stura all'acqua, e dee ritirarsi dalla lite prima di ricevere oltraggio.
15 Qui justificat impium, et qui condemnat justum,
abominabilis est uterque apud Deum.
15 Chi giustifica l'empio, e chi condanna il giusto, è abbominevole l'uno, e l'altro dinanzi a Dio.
16 Quid prodest stulto habere divitias,
cum sapientiam emere non possit ?
Qui altum facit domum suam quærit ruinam,
et qui evitat discere incidet in mala.
16 Che giova allo stolto l'aver delle ricchezze, mentre non può comperare lo sapienza?
Chi molto alta fa la sua casa, va cercando rovine; e chi ricusa di imparare, caderà in guai.
17 Omni tempore diligit qui amicus est,
et frater in angustiis comprobatur.
17 Chi è amico, ama in ogni tempo; e il fratello si sperimenta nelle afflizioni.
18 Stultus homo plaudet manibus,
cum spoponderit pro amico suo.
18 Lo stolto fa galloria, quando è entrato mallevadore al suo amico.
19 Qui meditatur discordias diligit rixas,
et qui exaltat ostium quærit ruinam.
19 Chi vuoi far nascere discordie, a cerca liti: e chi alza molto la sua porta cerca rovine.
20 Qui perversi cordis est non inveniet bonum,
et qui vertit linguam incidet in malum.
20 Colui che ha il cuore perverso non avrà bene, e colui, che è doppio di lingua caderà in sciagure.
21 Natus est stultus in ignominiam suam ;
sed nec pater in fatuo lætabitur.
21 Lo stolto è nato per suo vitupero; ma nemmeno il padre di lui ne avrà consolazione.
22 Animus gaudens ætatem floridam facit ;
spiritus tristis exsiccat ossa.
22 L'animo allegro fa l'età florida: lo spirito malinconico secca le ossa.
23 Munera de sinu impius accipit,
ut pervertat semitas judicii.
23 L'empio riceve di nascosto dei doni per sovvertire le vie della giustizia.
24 In facie prudentis lucet sapientia ;
oculi stultorum in finibus terræ.
24 Sulla faccia dell'uom prudente riluce la sapienza: gli occhi degli stolti scorrono vagabondi le estremità della terra.
25 Ira patris filius stultus,
et dolor matris quæ genuit eum.
25 Il figliuolo stolto è l'ira del padre, e il dolor della madre, che lo ha generato.
26 Non est bonum damnum inferre justo,
nec percutere principem qui recta judicat.
26 Non è buona cosa il far torto al giusto, né l'offendere il principe, che fa giustizia.
27 Qui moderatur sermones suos doctus et prudens est,
et pretiosi spiritus vir eruditus.
27 Chi sa moderare il suo discorso, egli è dotto, e prudente: e l'uomo erudito è di spirito riservato.
28 Stultus quoque, si tacuerit, sapiens reputabitur,
et si compresserit labia sua, intelligens.
28 Anche lo stolto, se tace, è riputato per sapiente; e per intelligente, se tien serrate le labbra.