Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Genesi 33


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NOVA VULGATABIBBIA MARTINI
1 Elevans autem Iacob oculos suos vidit venientem Esau et cum eo quadringentos viros; divisitque filios Liae et Rachel ambarumque famularum.1 Ma alzando i suoi occhi Giacobbe vide Esaù, che veniva, e con lui quattrocento uomini: e divise i figli di Lia, e di Rachele, e delle sue schiave.
2 Et posuit utramque ancillam et liberos earum in principio, Liam vero et filios eius in secundo loco, Rachel autem et Ioseph novissimos.2 E l'una, e l'altra schiava, e i loro figliuoli li pose in primo luogo. Lia, e i figliuoli di lei nel secondo luogo: e Rachele, e Giuseppe da ultimo.
3 Et ipse praegrediens adoravit pronus in terram septies, donec appropinquaret ad fratrem suum.3 Ed egli andando innanzi s'inchinò fino a terra sette volte, prima che si approssimasse il suo fratello.
4 Currens itaque Esau obviam fratri suo amplexatus est eum; stringensque collum eius osculatus est eum, et fleverunt.
4 Corse allora Esaù incontro al suo fratello, e lo abbracciò: e stringendogli il collo, e baciandolo pianse.
5 Levatisque oculis, vidit mulieres et liberos earum et ait: “ Qui sunt isti tibi? ”. Respondit: “ Liberi sunt, quos donavit mihi Deus servo tuo ”.5 E alzati gli occhi, vide le donne, e i loro bambini, e disse: Chi son questi? son eglino tuoi? Rispose: Sono i figliuoli, che Dio ha donati a me tuo servo.
6 Et appropinquantes ancillae et filii earum incurvati sunt.6 E appressandosi le schiave, e i loro figliuoli s'inchinarono profondamente.
7 Accessit quoque Lia cum liberis suis et, cum similiter adorassent, extremi Ioseph et Rachel adoraverunt.
7 Si appressò anche Lia co' suoi figliuoli: e dopo che si furono nella stessa guisa inchinati, Giuseppe, e Rachele fecero ultimi profondo inchino.
8 “ Quaenam sunt, inquit, istae turmae, quas obvias habui? ”. Respondit: “ Ut invenirem gratiam coram domino meo ”.
8 E disse Esaù: Che significano le squadre, che io già incontrai? Rispose: Bramai di trovar grazia nel cospetto del signor mio.
9 At ille: “ Habeo, ait, plurima, frater mi; sint tua tibi ”.9 Ma quegli disse: Ho del bene di là da molto, fratel mio: tieni il tuo per te.
10 Dixit Iacob: “ Noli ita, obsecro; sed, si inveni gratiam in oculis tuis, accipe munusculum de manibus meis; sic enim vidi faciem tuam quasi viderim vultum Dei, et mihi propitius fuisti.10 E Giacobbe disse: Non far così, ti prego: ma se ho trovato grazia negli occhi tuoi, accetta il piccol dono dalle mie mani: imperocché io ho veduto la tua faccia, come se io vedessi il volto di Dio: siimi propizio,
11 Suscipe, quaeso, benedictionem, quae allata est tibi; quia Deus misertus est mihi, et habeo omnia ”.
Et, cum compelleret illum, suscepit
11 E accetta la benedizione, che io ti ho recato, e la quale fu donata a me da Dio, il quale dà tutte le cose. E accettandola a mala pena sforzato dal fratello,
12 et ait: “ Gradiamur simul, eroque socius itineris tui ”.12 Disse quegli: Andiamo di conserva, e io ti sarò compagno nel viaggio.
13 Dixit Iacob: “ Nosti, domine mi, quod parvulos habeam teneros et oves et boves fetas mecum; quas si plus in ambulando fecero laborare vel una die, morientur cuncti greges.13 Ma disse Giacobbe: Tu vedi, signor mio, che io ho meco de' teneri bambini, e pecore, e vacche pregne: e se gli affaticherò più del dovere a camminare, morranno in un dì tutti i greggi.
14 Praecedat dominus meus ante servum suum; et ego sequar paulatim secundum gressum pecorum ante me et secundum gressum parvulorum, donec veniam ad dominum meum in Seir ”.14 Vada il signor mio davanti al suo servo: e io seguirò bel bello le sue pedate, conforme vedrò, che possano fare i miei bambini, fino a tanto ch'io giunga presso al signor mio a Seir.
15 Respondit Esau: “ Oro te, ut de populo, qui mecum est, saltem socii remaneant viae tuae”. “ Non est, inquit, necesse; hoc uno indigeo, ut inveniam gratiam in conspectu domini mei ”.
15 Rispose Esaù: Ti prego di lasciar, che almeno restino della gente, che è con me, alcuni, che ti accompagnino nel viaggio. Non è necessario, disse quegli: di questo solo ho bisogno, di trovar grazia nel cospetto tuo, mio signore.
16 Reversus est itaque illo die Esau itinere suo in Seir.
16 Tornò adunque in quel giorno Esaù per la strada, per cui era venuto in Seir.
17 Et Iacob venit in Succoth, ubi, aedificata sibi domo et fixis tentoriis pro gregibus suis, appellavit nomen loci illius Succoth (id est Tabernacula).
17 E Giacobbe giunse a Socoth: dove fabbricata avendo una casa, e piantate le tende, diede a quel luogo il nome di Socoth, vale a dire Padiglioni.
18 Transivitque Iacob incolumis ad urbem Sichem, quae est in terra Chanaan, cum veniret de Paddanaram; et habitavit iuxta oppidum.18 E dopo il suo ritorno dalla Mesopotamia di Siria passò a Salem città de' Sichimiti, che è nella terra di Chanaan: e abitò presso alla città.
19 Emitque partem agri, in qua fixerat tabernaculum suum, a filiis Hemmor patris Sichem centum argenteis.19 E comprò quella parte di campo, dove avea piantate le tende, da' figliuoli di Hemor padre di Sichem per cento agnelle.
20 Et erexit ibi altare et vocavit illud: “ Deus est Deus Israel ”.
20 E ivi alzato un altare, dinanzi ad esso invocò il fortissimo Dio d'Israele.