Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Genesi 3


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NOVA VULGATALA SACRA BIBBIA
1 Et serpens erat callidior cunctis animantibus agri, quae fecerat Dominus Deus. Qui dixit ad mulierem: “Verene praecepit vobis Deus, ut non comederetis de omni ligno paradisi?”.1 Il serpente era la più astuta di tutte le fiere della steppa che il Signore Dio aveva fatto, e disse alla donna: "E' vero che Dio ha detto: "Non dovete mangiare di nessun albero del giardino"?".
2 Cui respondit mulier: “De fructu lignorum, quae sunt in paradiso, vescimur;2 La donna rispose al serpente: "Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare;
3 de fructu vero ligni, quod est in medio paradisi, praecepit nobis Deus, ne comederemus et ne tangeremus illud, ne moriamur”.3 ma del frutto dell'albero che sta nella parte interna del giardino Dio ha detto: "Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, per non morirne".
4 Dixit autem serpens ad mulierem: “Nequaquam morte moriemini!4 Ma il serpente disse alla donna: "Voi non morirete affatto!
5 Scit enim Deus quod in quocumque die comederitis ex eo, aperientur oculi vestri, et eritis sicut Deus scientes bonum et malum”.
5 Anzi! Dio sa che nel giorno in cui voi ne mangerete, si apriranno i vostri occhi e diventerete come Dio, conoscitori del bene e del male".
6 Vidit igitur mulier quod bonum esset lignum ad vescendum et pulchrum oculis et desiderabile esset lignum ad intellegendum; et tulit de fructu illius et comedit deditque etiam viro suo secum, qui comedit.6 Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, seducente per gli occhi e attraente per avere successo; perciò prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche a suo marito, che era con lei, ed egli ne mangiò.
7 Et aperti sunt oculi amborum. Cumque cognovissent esse se nudos, consuerunt folia ficus et fecerunt sibi perizomata.7 Si aprirono allora gli occhi di ambedue e conobbero che erano nudi; perciò cucirono delle foglie di fico e se ne fecero delle cinture.
8 Et cum audissent vocem Domini Dei deambulantis in paradiso ad auram post meridiem, abscondit se Adam et uxor eius a facie Domini Dei in medio ligni paradisi.
8 Poi udirono il rumore dei passi del Signore Dio allorché passeggiava nel giardino alla brezza del giorno, e l'uomo fuggì con la moglie dalla presenza del Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino.
9 Vocavitque Dominus Deus Adam et dixit ei: “Ubi es?”.9 Allora il Signore Dio chiamò l'uomo e gli domandò: "Dove sei?".
10 Qui ait: “Vocem tuam audivi in paradiso et timui eo quod nudus essem et abscondi me”.10 Rispose: "Ho udito il tuo passo nel giardino, e ho avuto paura, perché io sono nudo, e mi sono nascosto".
11 Cui dixit: “Quis enim indicavit tibi quod nudus esses, nisi quod ex ligno, de quo tibi praeceperam, ne comederes, comedisti?”. 
11 Riprese: "Chi ti ha indicato che eri nudo? Hai dunque mangiato dell'albero del quale ti avevo comandato di non mangiare?".
12 Dixitque Adam: “Mulier, quam dedisti sociam mihi, ipsa dedit mihi de ligno, et comedi”. 
12 Rispose l'uomo: "La donna che tu hai messo vicino a me mi ha dato dell'albero, e io ho mangiato".
13 Et dixit Dominus Deus ad mulierem: “Quid hoc fecisti?”. Quae respondit: “Serpens decepit me, et comedi”.
13 Il Signore Dio disse alla donna: "Come hai fatto questo?". Rispose la donna: "Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato".
14 Et ait Dominus Deus ad serpentem:
“Quia fecisti hoc, maledictus es
inter omnia pecora
et omnes bestias agri!
Super pectus tuum gradieris
et pulverem comedes cunctis
diebus vitae tuae.
14 Allora il Signore Dio disse al serpente: "Perché hai fatto questo, maledetto sii tu fra tutto il bestiame e tra tutti gli animali della campagna: sul tuo ventre dovrai camminare e polvere dovrai mangiare per tutti i giorni della tua vita.
15 Inimicitias ponam inter te et mulierem
et semen tuum et semen illius;
ipsum conteret caput tuum,
et tu conteres calcaneum eius”.
15 Ed io porrò un'ostilità tra te e la donna e tra la tua stirpe e la sua stirpe: essa ti schiaccerà la testa e tu la assalirai al tallone".
16 Mulieri dixit:
“Multiplicabo aerumnas tuas
et conceptus tuos:
in dolore paries filios,
et ad virum tuum erit appetitus tuus,
ipse autem dominabitur tui”.
16 Alla donna disse: "Moltiplicherò le tue sofferenze e le tue gravidanze, con doglie dovrai partorire figlioli. Verso tuo marito ti spingerà la tua passione, ma egli vorrà dominare su te".
17 Adae vero dixit: “Quia audisti vocem uxoris tuae et comedisti de ligno, ex quo praeceperam tibi, ne comederes,
maledicta humus propter te!
In laboribus comedes ex ea
cunctis diebus vitae tuae.
17 E all'uomo disse: "Perché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell'albero, per il quale t'avevo comandato: "Non ne devi mangiare": Maledetto sia il suolo per causa tua! Con affanno ne trarrai il nutrimento, per tutti i giorni della tua vita.
18 Spinas et tribulos germinabit tibi,
et comedes herbas terrae;
18 Spine e cardi farà spuntare per te, mentre tu dovrai mangiare le erbe della campagna.
19 in sudore vultus tui vesceris pane,
donec revertaris ad humum,
de qua sumptus es,
quia pulvis es et in pulverem reverteris”.
19 Con il sudore della tua faccia mangerai pane, finché tornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto, perché polvere sei e in polvere devi tornare!".
20 Et vocavit Adam nomen uxoris suae Eva, eo quod mater esset cunctorum viventium.
20 L'uomo diede a sua moglie il nome di Eva, perché essa fu la madre di tutti i viventi.
21 Fecit quoque Dominus Deus Adae et uxori eius tunicas pelliceas et induit eos.21 E il Signore Dio fece all'uomo e a sua moglie delle tuniche di pelli e li vestì.
22 Et ait Dominus Deus: “Ecce homo factus est quasi unus ex nobis, ut sciat bonum et malum; nunc ergo, ne mittat manum suam et sumat etiam de ligno vitae et comedat et vivat in aeternum!”.22 Il Signore Dio disse allora: "Ecco che l'uomo è diventato come uno di noi, conoscendo il bene e il male! E ora facciamo sì ch'egli non stenda la sua mano e non prenda anche l'albero della vita, così che ne mangi e viva in eterno!".
23 Emisit eum Dominus Deus de paradiso Eden, ut operaretur humum, de qua sumptus est.23 E il Signore Dio lo mandò via dal giardino di Eden, per lavorare il suolo donde era stato tratto.
24 Eiecitque hominem et collocavit ad orientem paradisi Eden cherubim et flammeum gladium atque versatilem ad custodiendam viam ligni vitae.
24 Scacciò l'uomo, e dinanzi al giardino di Eden pose i cherubini e la fiamma della spada folgorante per custodire l'accesso all'albero della vita.