Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Genesi 3


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NOVA VULGATABIBBIA CEI 2008
1 Et serpens erat callidior cunctis animantibus agri, quae fecerat Dominus Deus. Qui dixit ad mulierem: “Verene praecepit vobis Deus, ut non comederetis de omni ligno paradisi?”.1 Il serpente era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: “Non dovete mangiare di alcun albero del giardino”?».
2 Cui respondit mulier: “De fructu lignorum, quae sunt in paradiso, vescimur;2 Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare,
3 de fructu vero ligni, quod est in medio paradisi, praecepit nobis Deus, ne comederemus et ne tangeremus illud, ne moriamur”.3 ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: “Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morirete”».
4 Dixit autem serpens ad mulierem: “Nequaquam morte moriemini!4 Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto!
5 Scit enim Deus quod in quocumque die comederitis ex eo, aperientur oculi vestri, et eritis sicut Deus scientes bonum et malum”.
5 Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male».
6 Vidit igitur mulier quod bonum esset lignum ad vescendum et pulchrum oculis et desiderabile esset lignum ad intellegendum; et tulit de fructu illius et comedit deditque etiam viro suo secum, qui comedit.6 Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò.
7 Et aperti sunt oculi amborum. Cumque cognovissent esse se nudos, consuerunt folia ficus et fecerunt sibi perizomata.7 Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.
8 Et cum audissent vocem Domini Dei deambulantis in paradiso ad auram post meridiem, abscondit se Adam et uxor eius a facie Domini Dei in medio ligni paradisi.
8 Poi udirono il rumore dei passi del Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno, e l’uomo, con sua moglie, si nascose dalla presenza del Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino.
9 Vocavitque Dominus Deus Adam et dixit ei: “Ubi es?”.9 Ma il Signore Dio chiamò l’uomo e gli disse: «Dove sei?».
10 Qui ait: “Vocem tuam audivi in paradiso et timui eo quod nudus essem et abscondi me”.10 Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto».
11 Cui dixit: “Quis enim indicavit tibi quod nudus esses, nisi quod ex ligno, de quo tibi praeceperam, ne comederes, comedisti?”. 
11 Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?».
12 Dixitque Adam: “Mulier, quam dedisti sociam mihi, ipsa dedit mihi de ligno, et comedi”. 
12 Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato».
13 Et dixit Dominus Deus ad mulierem: “Quid hoc fecisti?”. Quae respondit: “Serpens decepit me, et comedi”.
13 Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
14 Et ait Dominus Deus ad serpentem:
“Quia fecisti hoc, maledictus es
inter omnia pecora
et omnes bestias agri!
Super pectus tuum gradieris
et pulverem comedes cunctis
diebus vitae tuae.
14 Allora il Signore Dio disse al serpente:
«Poiché hai fatto questo,
maledetto tu fra tutto il bestiame
e fra tutti gli animali selvatici!
Sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
15 Inimicitias ponam inter te et mulierem
et semen tuum et semen illius;
ipsum conteret caput tuum,
et tu conteres calcaneum eius”.
15 Io porrò inimicizia fra te e la donna,
fra la tua stirpe e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».
16 Mulieri dixit:
“Multiplicabo aerumnas tuas
et conceptus tuos:
in dolore paries filios,
et ad virum tuum erit appetitus tuus,
ipse autem dominabitur tui”.
16 Alla donna disse:
«Moltiplicherò i tuoi dolori
e le tue gravidanze,
con dolore partorirai figli.
Verso tuo marito sarà il tuo istinto,
ed egli ti dominerà».
17 Adae vero dixit: “Quia audisti vocem uxoris tuae et comedisti de ligno, ex quo praeceperam tibi, ne comederes,
maledicta humus propter te!
In laboribus comedes ex ea
cunctis diebus vitae tuae.
17 All’uomo disse: «Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato: “Non devi mangiarne”, maledetto il suolo per causa tua!
Con dolore ne trarrai il cibo
per tutti i giorni della tua vita.
18 Spinas et tribulos germinabit tibi,
et comedes herbas terrae;
18 Spine e cardi produrrà per te
e mangerai l’erba dei campi.
19 in sudore vultus tui vesceris pane,
donec revertaris ad humum,
de qua sumptus es,
quia pulvis es et in pulverem reverteris”.
19 Con il sudore del tuo volto mangerai il pane,
finché non ritornerai alla terra,
perché da essa sei stato tratto:
polvere tu sei e in polvere ritornerai!».
20 Et vocavit Adam nomen uxoris suae Eva, eo quod mater esset cunctorum viventium.
20 L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.
21 Fecit quoque Dominus Deus Adae et uxori eius tunicas pelliceas et induit eos.21 Il Signore Dio fece all’uomo e a sua moglie tuniche di pelli e li vestì.
22 Et ait Dominus Deus: “Ecce homo factus est quasi unus ex nobis, ut sciat bonum et malum; nunc ergo, ne mittat manum suam et sumat etiam de ligno vitae et comedat et vivat in aeternum!”.22 Poi il Signore Dio disse: «Ecco, l’uomo è diventato come uno di noi quanto alla conoscenza del bene e del male. Che ora egli non stenda la mano e non prenda anche dell’albero della vita, ne mangi e viva per sempre!».
23 Emisit eum Dominus Deus de paradiso Eden, ut operaretur humum, de qua sumptus est.23 Il Signore Dio lo scacciò dal giardino di Eden, perché lavorasse il suolo da cui era stato tratto.
24 Eiecitque hominem et collocavit ad orientem paradisi Eden cherubim et flammeum gladium atque versatilem ad custodiendam viam ligni vitae.
24 Scacciò l’uomo e pose a oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada guizzante, per custodire la via all’albero della vita.