Scrutatio

Lunedi, 6 maggio 2024 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Tessalonicesi 4


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BIBBIA TINTORILXX
1 Del rimanente, o fratelli, vi preghiamo e scongiuriamo nel Signore Gesù che, avendo da noi appreso in qual modo dobbiate diportarvi per piacere a Dio, così vi diportiate, affinchè progrediate sempre più.1 Λοιπὸν οὖν, ἀδελφοί, ἐρωτῶμεν ὑμᾶς καὶ παρακαλοῦμεν ἐν κυρίῳ Ἰησοῦ, ἵνα καθὼς παρελάβετε παρ’ ἡμῶν τὸ πῶς δεῖ ὑμᾶς περιπατεῖν καὶ ἀρέσκειν θεῷ, καθὼς καὶ περιπατεῖτε, ἵνα περισσεύητε μᾶλλον.
2 Voi sapete quali precetti v'abbia dato da parte del Signore Gesù.2 οἴδατε γὰρ τίνας παραγγελίας ἐδώκαμεν ὑμῖν διὰ τοῦ κυρίου Ἰησοῦ.
3 Or la volontà di Dio è questa: la vostra santificazione; e che v'asteniate dalla fornicazione,
4 che sappia ciascuno di noi essere padrone del proprio corpo nella santità e nell'onestà,4 εἰδέναι ἕκαστον ὑμῶν τὸ ἑαυτοῦ σκεῦος κτᾶσθαι ἐν ἁγιασμῷ καὶ τιμῇ,
5 senza farsi dominare dalla concupiscenza, come fanno i Gentili che non conoscono Dio;5 μὴ ἐν πάθει ἐπιθυμίας καθάπερ καὶ τὰ ἔθνη τὰ μὴ εἰδότα τὸν θεόν,
6 e che nessuno ricorra a soperchierie o a frodi nei negozi col proprio fratello, perchè il Signore fa giustizia di tutte queste cose, come vi abbiamo già detto e dichiarato,6 τὸ μὴ ὑπερβαίνειν καὶ πλεονεκτεῖν ἐν τῷ πράγματι τὸν ἀδελφὸν αὐτοῦ, διότι ἔκδικος κύριος περὶ πάντων τούτων, καθὼς καὶ προείπαμεν ὑμῖν καὶ διεμαρτυράμεθα.
7 non avendoci Dio chiamati all'immondezza, ma alla santità.7 οὐ γὰρ ἐκάλεσεν ἡμᾶς ὁ θεὸς ἐπὶ ἀκαθαρσίᾳ ἀλλ’ ἐν ἁγιασμῷ.
8 Pertanto chi di tali cose non fa caso, disprezza non un uomo, ma Dio, il quale ci ha anche dato il suo santo Spirito.8 τοιγαροῦν ὁ ἀθετῶν οὐκ ἄνθρωπον ἀθετεῖ ἀλλὰ τὸν θεὸν τὸν [καὶ] διδόντα τὸ πνεῦμα αὐτοῦ τὸ ἅγιον εἰς ὑμᾶς.
9 Intorno alla carità fraterna non c'è bisogno di scrivervi, perchè voi stessi avete imparato da Dio ad amarvi scambievolmante,9 Περὶ δὲ τῆς φιλαδελφίας οὐ χρείαν ἔχετε γράφειν ὑμῖν, αὐτοὶ γὰρ ὑμεῖς θεοδίδακτοί ἐστε εἰς τὸ ἀγαπᾶν ἀλλήλους,
10 e lo fate veramente per tutti i fratelli in tutta la Macedonia; ma noi vi esortiamo, o fratelli, a farlo sempre più,10 καὶ γὰρ ποιεῖτε αὐτὸ εἰς πάντας τοὺς ἀδελφοὺς [τοὺς] ἐν ὅλῃ τῇ Μακεδονίᾳ. Παρακαλοῦμεν δὲ ὑμᾶς, ἀδελφοί, περισσεύειν μᾶλλον
11 e ad avere l'ambizione di vivere in pace, di badare ai fatti vostri, di lavorare colle vostre mani, come vi abbiamo inculcato, per vivere con decoro davanti agli estranei e per non aver bisogno di nessuno.11 καὶ φιλοτιμεῖσθαι ἡσυχάζειν καὶ πράσσειν τὰ ἴδια καὶ ἐργάζεσθαι ταῖς [ἰδίαις] χερσὶν ὑμῶν, καθὼς ὑμῖν παρηγγείλαμεν,
12 Ora non vogliamo, o fratelli, che siate nell'ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinchè non vi rattristiate come gli altri che sono senza speranza;12 ἵνα περιπατῆτε εὐσχημόνως πρὸς τοὺς ἔξω καὶ μηδενὸς χρείαν ἔχητε.
13 perchè se crediamo che Gesù è morto e risuscitato, dobbiamo anche credere che Dio nello stesso modo ricondurrà con Gesù tutti quelli che si addormentarono in lui.13 Οὐ θέλομεν δὲ ὑμᾶς ἀγνοεῖν, ἀδελφοί, περὶ τῶν κοιμωμένων, ἵνα μὴ λυπῆσθε καθὼς καὶ οἱ λοιποὶ οἱ μὴ ἔχοντες ἐλπίδα.
14 Questo vi diciamo sulla parola del Signore, che noi viventi, rimasti sino alla venuta del Signore, non preverremo quelli che si addormentarono;14 εἰ γὰρ πιστεύομεν ὅτι Ἰησοῦς ἀπέθανεν καὶ ἀνέστη, οὕτως καὶ ὁ θεὸς τοὺς κοιμηθέντας διὰ τοῦ Ἰησοῦ ἄξει σὺν αὐτῷ.
15 perché il Signore stesso, al segnale, alla voce dell'Arcangelo, allo squillo della tromba di Dio scenderà dal cielo, e i morti in Cristo risusciteranno i primi;15 Τοῦτο γὰρ ὑμῖν λέγομεν ἐν λόγῳ κυρίου, ὅτι ἡμεῖς οἱ ζῶντες οἱ περιλειπόμενοι εἰς τὴν παρουσίαν τοῦ κυρίου οὐ μὴ φθάσωμεν τοὺς κοιμηθέντας·
16 poi noi che viviamo, che siamo rimasti, saremo con essi trasportati in aria, sopra le nuvole, a incontrare il Signore, e così saremo col Signore per sempre.16 ὅτι αὐτὸς ὁ κύριος ἐν κελεύσματι, ἐν φωνῇ ἀρχαγγέλου καὶ ἐν σάλπιγγι θεοῦ, καταβήσεται ἀπ’ οὐρανοῦ καὶ οἱ νεκροὶ ἐν Χριστῷ ἀναστήσονται πρῶτον,
17 Consolatevi adunque scambievolmente con queste parole.17 ἔπειτα ἡμεῖς οἱ ζῶντες οἱ περιλειπόμενοι ἅμα σὺν αὐτοῖς ἁρπαγησόμεθα ἐν νεφέλαις εἰς ἀπάντησιν τοῦ κυρίου εἰς ἀέρα· καὶ οὕτως πάντοτε σὺν κυρίῳ ἐσόμεθα.