Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Tessalonicesi 2


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Condotta di S. Paolo tra i Tessalonicesi

1Voi stessi, o fratelli, sapete come non sia stata vana la nostra venuta fra di voi,2ma che, dopo aver sofferto e ricevuti oltraggi a Filippi (come sapete), avemmo nel nostro Dio la fiducia di parlare a voi del Vangelo di Dio fra molti contrasti.3E la nostra esortazione non procede da errore, da cattiva intenzione o da frode,4ma siccome Dio ci ha creduti tali da poterci affidare il Vangelo, per questo parliamo, non in modo da piacere agli uomini, ma a Dio, che scruta i nostri cuori.5Infatti il nostro linguaggio non fu mai d'adulazione, come sapete, nè ebbe motivi d'avarizia: Dio ne è testimone,6nè cercavamo gloria dagli uomini, nè da voi, nè da altri; ?7anzi, anche potendo essere a voi di peso, come apostoli di Cristo, ci siamo fatti piccoli piccoli tra di voi, come una mamma che si stringe al seno i suoi figlioli.8Così vi amiamo teneramente che bramavamo donarvi non solo il Vangelo di Dio, ma anche la nostra stessa vita: tanto ci siete divenuti carissimi.9Voi ricordate, o fratelli, le nostre fatiche e i nostri affanni: lavorando notte e e giorno, per non essere a carico di nessuno di voi, vi abbiamo predicato il Vangelo di Dio.10Voi ne siete testimoni, ed anche Dio, del come abbiamo agito santamente e giustamente e senza lamenti verso di voi, che avete creduto;11e sapete pure che sono stato per ciascuno di voi come un padre per i suoi figlioli,12ed esortandovi e consolandovi, vi abbiamo scongiurati a diportarvi in modo degno di Dio, che vi ha chiamati al suo regno e alla gloria.

Zelo dei Tessalonicesi per il Vangelo e loro fervore nelle persecuzioni

13Ed anche per questo noi rendiamo continue grazie a Dio, per il fatto che voi, ricevendo la parola di Dio da noi predicata, non l'accettaste come parola d'uomo, ma, com'è veramente, quale parola di Dio ed essa mostra la sua efficacia in voi che avete creduto.14Infatti siete divenuti imitatori delle Chiese di Dio, che sono, in Cristo Gesù, nella Giudea, avendo anche voi sofferto dai vostri connazionali come esse hanno sofferto dai Giudei,15che dopo avere ucciso il Signore Gesù e i profeti, hanno perseguitato anche noi, ma non piacciono a Dio e sono nemici del genere umano.16essi che c'impediscono di parlare ai Gentili, affinchè siano salvi. Cosi colmano continuamente la misura dei loro peccati; ma l'ira di Dio è piombata su loro e vi rimarrà sino alla fine.

Come S. Paolo non potè ritornare fra i Tessalonicesi

17Quanto a noi, o fratelli, strappati da voi per breve tempo, separati di corpo, ma non di cuore, tanto maggiormente per l'ansioso desiderio abbiamo tentato di rivedere la vostra faccia;18infatti una o due volte (almeno io, Paolo) abbiamo determinato di venire da voi, ma Satana ce lo ha impedito.19E chi è infatti nostra speranza, nostra gioia e nostra corona di gloria? Non siete forse voi dinanzi al Signore nostro Gesù Cristo alla sua venuta?20Oh! sì: la nostra gloriam la nostra gioia siete voi.