Scrutatio

Lunedi, 6 maggio 2024 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Lamentazioni 1


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BIBBIA TINTORILA SACRA BIBBIA
1 Dopo che Israele fu condotto in schiavitù e Gerusalemme restò deserta, il profeta Geremia sedette pieno di lacrime, e pianse sopra Gerusalemme con questa lamentazione. Col cuore straziato, sospirando e gridando, disse:
Come mai siede solitaria la città popolosa? E' diventata come vedova la dominatrice delle nazioni, la regina delle provincie è obbligata al tributo.
BET.
1 Come mai siede solitaria la città grande di popolo? E' divenuta come vedova la grande fra le genti! La principessa fra le province è divenuta tributaria!
2 Piange inconsolabile durante la notte, lacrimose son le sue guance; non v'è chi la consoli tra tutti i suoi cari: tutti i suoi amici l'han disprezzata, le son diventati nemici.
GHIMEL.
2 Piange, piange nella notte e le sue lacrime sono sulle sue guance. Non ha un consolatore fra tutti i suoi amanti; tutti i suoi amici l'hanno tradita, le sono diventati nemici!
3 Giuda è andato in esilio, affranto da dura schiavitù, dimora tra le nazioni, senza trovar ripo­so: tutti i suoi persecutori l'han chiuso in gole anguste.
DALET.
3 Giuda è partito in esilio per miseria e per grande schiavitù; abita fra le genti, non trova mai riposo; tutti i suoi persecutori l'hanno raggiunto fra le gole anguste.
4 Le vie di Sion piangono, chè nessuno va più alla festa; tutte le sue porte son distrutte; i suoi sacerdoti gemono, le sue vergini sono squallide, ed essa è oppressa dall'amarezza.
HE.
4 Le strade di Sion sono in lutto e non si celebrano più feste. Tutte le sue porte sono deserte, i suoi sacerdoti sono in gemito, le sue vergini addolorate ed essa vive nell'amarezza.
5 I suoi avversari han preso il sopravvento, i suoi nemici prosperano; perchè il Signore parlò, contro di lei, per le molte sue iniquità; i suoi bambini son menati in schiavitù, cacciati dall'oppressore.
VAU.
5 I suoi oppressori hanno il dominio, i suoi nemici sono fortunati: perché il Signore l'ha afflitta a causa dei molti suoi peccati. I suoi bambini sono andati schiavi dinanzi all'avversario.
6 La figlia di Sion ha perduto tutto il suo splendore. I suoi principi son diventati come arieti che non trovano pastura, e son fuggiti privi di forze davanti a chi loro corre dietro.
ZAIN.
6 E' scomparso dalla figlia di Sion tutto il suo splendore, i suoi prìncipi sono divenuti come cervi che non trovano pascolo; marciavano senza vigore dinanzi al persecutore.
7 Gerusalemme si ricorda dei suoi giorni d'afflizione e di prevaricazione, di tutti i beni preziosi che possedeva fin dai tempi antichi. Quando il suo popolo cadeva per mano nemica, senza aiuto di nessuno, la videro i nemici, e derisero i suoi sabati.
HET.
7 Gerusalemme ricorda i giorni della sua miseria e del suo errare, tutti i suoi beni preziosi che possedeva da giorni antichi; ricorda quando cadeva il suo popolo nella mano del nemico e non vi era soccorritore per lei. L'hanno vista gli avversari, hanno riso della sua distruzione!
8 Gerusalemme fece un gran peccato, e per questo è divenuta errante: tutti quelli che l'onoravano l'han disprezzata, perchè han veduta la sua vergogna; ed anch'essa, sospirando, nasconde la faccia.
TET.
8 Ha peccato, ha peccato Gerusalemme, per questo è divenuta cosa immonda; tutti quelli che l'onoravano la disprezzano, perché hanno visto la sua nudità; anch'essa sta gemendo e si volge indietro.
9 La sua immondezza giunge ai suoi piedi; essa non si ricordò del suo fine, ed è caduta precipitosamente, senza aver chi la consoli. Guarda, o Signore, la mia afflizione, chè il nemico trionfa.
IOD.
9 La sua impurità è sulle sue frange, non ha sospettato del suo avvenire; è caduta in modo sorprendente, senza che alcuno la consoli. "Guarda, Signore, la mia miseria, perché il nemico s'insuperbisce".
10 L'oppressore ha stesa la mano sulle cose a lei più care ed essa ha visto entrare nel suo santuario le Genti, riguardo alle quali avevi ordinato che non entrassero nella tua adunanza.
CAF.
10 L'avversario ha steso la sua mano su tutti i suoi tesori; ella ha visto i pagani entrare nel suo santuario, per i quali tu avevi ordinato: "Non entreranno nella tua assemblea".
11 Tutto il suo popolo geme e cerca del pane; diedero le cose più preziose per gli alimenti, per riaver la vita. Guarda, o Signore, e considera come sono avvilita.
LAMED.
11 Tutto il suo popolo è di gementi, cercatori di pane; dànno i loro gioielli per pane, per riprendere la vita. "Guarda, Signore, e fissa lo sguardo, perché sto divenendo spregevole!".
12 O voi tutti che passate per la via, fermatevi e guardate se v'è dolore simile al mio dolore, or che il Signore m'ha vendemmiata, come disse, nel giorno dell'ira sua furibonda.
MEM.
12 O voi tutti che passate sulla via, fissate lo sguardo e vedete se v'è dolore simile al dolore mio, quello che mi è stato inflitto, quello con cui il Signore mi tormenta nel giorno dell'ardore della sua ira!
13 Dall'alto mandò nelle mie ossa un fuoco, e m'ha insegnato; tese una rete ai miei piedi, e mi fe' cadere all'indietro; m'ha resa desolata, consumata tutto il giorno dal dolore.
NUN.
13 Dall'alto ha scagliato un fuoco, l'ha fatto scendere nelle mie ossa, ha teso una rete ai miei piedi, m'ha fatto cadere all'indietro, m'ha reso come una donna desolata, una che soffre tutto il giorno.
14 Preparò il giogo delle mie iniquità: nelle sue mani divennero un fascio; lo pose sul mio collo. Le mie forze son mancate; il Signore m'ha consegnata a mani dalle quali non potrò uscire.
SAMEC.
14 Ha vegliato sui miei peccati, nella sua mano sono intrecciati: essi gravano sul mio collo; ha fatto vacillare la mia forza. Il Signore m'ha consegnato nelle loro mani: non posso più rialzarmi.
15 Ha tolti tutti i prodi il Signore di mezzo a me, ha chiamato contro di me il tempo per annientare i miei campioni. Il Signore ha stretta al torchio la vergine figlia di Giuda.
AIN.
15 Ha ripudiato tutti i miei forti il Signore in mezzo a me; ha convocato contro di me un'assemblea di nemici, per fiaccare i miei giovani; un torchio ha pigiato il Signore per la vergine figlia di Giuda.
16 Per questo io piango, gli occhi miei si struggono in lacrime, perchè s'è allontanato da me il consolatore, colui che ravviva l'anima mia. I figli miei son perduti, perchè il nemico ha trionfato.
FE.
16 Per queste cose io piango, il mio occhio, l'occhio mio si scioglie in lacrime, perché è lontano da me il consolatore, che mi renda la vita; i miei figli sono desolati, perché il nemico è stato più forte.
17 Sion stende le mani, ma nessuno la consola: il Signore ha dato un ordine contro Giacobbe, che fosse accerchiato dai suoi nemici; Gerusalemme è diventata in mezzo a loro come donna immonda.
SADE.
17 Sion tende le sue mani: nessun consolatore per lei! Il Signore ha disposto per Giacobbe che i suoi vicini divenissero suoi nemici: Gerusalemme è diventata in mezzo a loro come una cosa impura.
18 Il Signore è giusto, perchè ho provocato a sdegno la sua bocca. Ascoltate, ve ne prego, o popoli tutti, guardate il mio dolore: le mie vergini, i miei giovani sono andati in esilio.
COF.
18 Il Signore è giusto, perché sono stata ribelle alle sue parole. Oh, ascoltate, o popoli tutti, vedete il mio dolore: le mie vergini e i miei giovani sono partiti per l'esilio!
19 Chiamai i miei amici, ed essi mi hanno ingannata. I miei sacerdoti e i miei anziani son periti nella città, mentre cercavano il loro nutrimento per sostenere la loro vita.
RES.
19 Ho chiamato i miei amanti: essi mi hanno ingannata! I miei sacerdoti e i miei anziani sono spirati nella città mentre cercavano cibo per riprendere la vita.
20 Guarda, o Signore, come son tribolata; le mie viscere sono conturbate, il mio cuore è sconvolto dentro di me, perchè son piena d'amarezza: fuori uccide la spada, dentro fa lo stesso la mortalità.
SIN.
20 Vedi, Signore, quanto è grande la mia angoscia, le mie viscere fremono. Il mio cuore è sconvolto in me, perché ribelle sono stata io! All'esterno la spada mi priva dei figli, in casa è come la morte!
21 Han sentiti i miei gemiti, e non v'è chi mi consoli; tutti i miei nemici han sapute le mie sventure, ed han tripudiato, perchè sono opera tua; manda il giorno della consolazione, e diverranno simili a me.
TAU.
21 Senti come io gemo, nessuno che mi consoli! Tutti i miei nemici hanno udito la mia sciagura, hanno gioito, perché tu l'hai procurata! Fa' che venga il giorno che tu hai ordinato, e divengano simili a me!
22 Ti sia presente tutta la loro malizia, vendemmiali come hai vendemmiato me per tutte le mie iniquità. Chè molti sono i miei gemiti, e il mio cuore è triste.22 Giunga tutta la loro malizia dinanzi a te e opera con loro come hai operato con me per tutte le mie colpe. Molti sono i miei lamenti, e il mio cuore languisce!