Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Maccabei 14


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Ad istigazione d'Alcimo, Demetrio I manda Nicànore in Giudea

1Or, dopo tre anni, Giuda e quelli che erano con lui seppero che Demetrio, figlio di Seleuco, con grosso esercito e navi sbarcato al porto di Tripoli, era salito nelle posizioni importanti,2e che aveva occupato le provincie contro Antioco e Lisia suo capitano.3Allora un certo Alcimo, che era stato sommo sacerdote, ma volontariamente s 'era contaminato nei tempi della confusione, considerando che non c'era più salvezza per lui nè accesso all'altare,4andò a trovare il re Demetrio, l'anno centocinquanta, e gli offrì una corona d'oro, una palma, e di più rami di ulivo che sembravano del tempio. E per quel giorno non disse nulla.5Ma colto il tempo opportuno, per la sua follia, quando fu da Demetrio chiamato in consiglio e interrogato su quali cose e quali consigli si appoggiassero i Giudei,6rispose: « Dei Giudei, quelli che si chiamano Assidei, dei quali è capo Giuda Maccabeo, fomentano le guerre e le sedizioni e non permettono al regno di esser tranquillo.7Così anch'io sono stato spogliato della dignità dei miei padri, voglio dire del sommo sacerdozio, e son venuto qua,8prima di tutto per restare fedele a ciò che è utile del re, in secondo luogo anche per provvedere al bene dei cittadini, chè per la malvagità di costoro non piccole vessazioni soffre tutta la nostra nazione.9Or ti prego, o re, che, dopo aver saputi questi particolari, secondo la tua bontà, da tutti conosciuta, provveda al paese e alla nazione,10perchè fino a tanto che resta al mondo Giuda, è impossibile la pace nello stato ».11Dopo che egli ebbe dette tali cose, anche gli altri amici comportandosi come nemici di Giuda, infiammarono Demetrio,12il quale mandò subito come generale in Giudea Nicànore, comandante degli elefanti,13e diede a lui l'ordine di prendere lo stesso Giuda, di disperdere la sua gente, e di mettere Alcimo in possesso del sommo sacerdozio del massimo tempio.14Allora i Gentili, che erano fuggiti dalla Giudea per timore di Giuda, si unirono a truppe intorno a Nicànore, tenendo per propria fortuna le miserie e le stragi dei Giudei.

Nicànore fa pace e amicizia con Giuda

15Quando i Giudei seppero che era giunto Nicànore e che a lui s'erano uniti i Gentili, si coprirono di polvere, e si misero a pregare Colui che aveva stabilito il suo popolo ed aveva protetta con evidenti miracoli la sua eredità, a custodire (il suo popolo) in eterno.16Avuti gli ordini del capo, subito si mossero e si riunirono al castello di Dessau.17Simone, fratello di Giuda, attaccò battaglia con Nicànore, ma si spaventò per l'improvviso sopraggiungere dei nemici.18Ma Nicànore, avendo sentito parlare del valore dei soldati di Giuda e della grandezza d'animo colla quale combattevano per la patria, aveva del timore a decidere la causa col sangue.19E quindi mandò Posidonio, Teodozio e Mattia a dare e a ricevere le destre.20Dopo aver per lungo tempo tenuto consiglio sul da farsi, facendone la relazione alla moltitudine lo stesso condottiero, tutti furono del parere di accettare l'amicìzia.21Così fu stabilito il giorno in cui (i due capi) avrebbero conferito in segreto fra loro, e dei sedili d'onore furono portati e posti (per loro).22Però Giuda aveva ordinato che degli armati stessero in luoghi opportuni, affinchè all'improvviso non venisse qualche cosa di male da parte del nemico; ma il colloquio andò bene.23Poi Nicanore si fermò a Gerusalemme, e nulla fece d'ingiusto, e licenziò quei branchi di gente che s'erano radunati (intorno a lui).24Egli amava Giuda di cuore, ed aveva dell'inclinazione verso tal uomo;25e lo pregò ad ammogliarsi per aver figlioli. E (Giuda) celebrò le nozze, ebbe del riposo, ed essi stavano insieme famigliarmente.

Nicànore tende insidie a Giuda per catturarlo

26Ma Alcimo, vedendo il loro scambievole affetto e i patti loro, andò da Demetrio a dire che Nicànore favoriva gl'interessi degli altri, e che gli aveva destinato per successore Giuda, l'insidiatore del regno.27Il re, esasperato e irritato per le scellerate accuse di costui, scrisse a Nicànore di non poter sopportare il patto d'amicizia, e che gli ordinava di mandare quanto prima Maccabeo incatenato ad Antiochia.28Intese tali cose, Nicànore ne restò costernato, e oltremodo gli pesava di dovere annullare i patti convenuti, senza aver ricevuto un torto da quell'uomo.29Ma, non potendo resistere al re, spiava l'occasione favorevole per eseguire i comandi.30Or Maccabeo, osservando che Nicànore trattava con lui con più sostenutezza, e che nei consueti incontri si mostrava sempre più crudo, comprese che tal sostenutezza non indicava nulla di buono, e messo insieme un piccol numero dei suoi, non si fece più vedere da Nicànore.31E (Nicànore) quando seppe che (Giuda) l'aveva con energia prevenuto, salì al massimo e santissimo tempio, e, mentre i sacerdoti offrivano le consuete vittime, ordinò loro che gli consegnassero quell'uomo.32E siccome essi assicuravano con giuramento di non sapere dove fosse l'uomo ricercato, egli stese la mano verso il tempio,33e giurò e disse: « Se voi non mi darete nelle mani Giuda incatenato, io raderò al suolo questo tempio di Dio, distruggerò l'altare, e consacrerò questo tempio al padre Bacco ».34E, detto questo, se ne andò. Allora i sacerdoti, stendendo le mani al cielo, ino vocavano Colui che era stato sempre il difensore della loro nazione, e dicevano:35« Tu, o Signore dell'universo, che di nulla hai bisogno, hai voluto avere tra noi un tempio per tua dimora.36Or tu, Santo dei santi, Signore di tutte le cose, conserva incontaminata in eterno questa casa che da poco tempo è stata purificata ».

Eroica morte di Razias

37Fu denunziato a Nicànore un certo Razias, che era degli anziani di Gerusalemme, amante della patria, molto stimato, e pel suo affetto era chiamato il padre dei Giudei.38Quest'uomo nelle molte occasioni s'era mantenuto incontaminato e costante nel giudaismo, contento di dare il corpo e la vita pur di non cedere.39E Nicànore, per mostrare l'odio che aveva contro i Giudei, mandò cinquecento soldati a prenderlo,40sperando che sedotto lui, avrebbe portato un grandissimo colpo ai Giudei.41Or mentre la truppa stava per irrompere nella sua casa e sforzava la porta, e ordinava di appiccarvi il fuoco, ed egli era li per esser preso, si colpì colla spada,42scegliendo piuttosto di morire nobilmente che cadere nelle mani dei peccatori, ed essere straziato con oltraggi indegni dei suoi natali.43Ma siccome nella fretta non s'era dato un colpo sicuramente mortale, e le truppe irrompevano dalle porte, audacemente corse sópra le mura, e virilmente si precipitò sulla folla,44e facendo essa largo nel luogo dove andava a cadere, battè nel mezzo della testa.45Siccome respirava ancora, con animo di fuoco, si alzò, e, sebbene il suo sangue sgorgasse in grande abbondanza dalle gravissime ferite e fosse dissanguato, passò correndo in mezzo alla turba,46e messosi ritto sopra una roccia scoscesa, già esangue, prese colle proprie mani le sue viscere e le gettò sopra le turbe, pregando il Signore della vita e dello spirito a rendere a lui di nuovo queste cose. E così terminò la sua vita.