Scrutatio

Martedi, 23 aprile 2024 - San Giorgio ( Letture di oggi)

Primo libro dei Re 8


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Dedicazione del tempio e preghiera di Salomone

1Allora si radunarono gli anziani d'Israele coi principi delle tribù e i capi delle famiglie dei figli d'Israele, presso il re Salomone, in Gerusalemme, per trasportare l'arca dell'alleanza del Signore dalla città di David, cioè da Sion.2Tutto Israele si riunì presso il re Salomone nel giorno solenne, nel mese di Etanim (che è il settimo mese).3Venuti adunque tutti gli anziani d'Israele, i sacerdoti presero l'arca4e trasportaron l'arca del Signore, il Tabernacolo dell'alleanza e tutti gli oggetti del santuario che erano nel Tabernacolo che eran portati dai sacerdoti e dai leviti,5il re Salomone e tutta la moltitudine d'Israele che s'era adunata presso di lui camminavan con lui davanti all'arca immolando pecore e buoi che non potevano esser calcolate nel prezzo e nel numero.6I sacerdoti portarono l'arca dell'alleanza del Signore al suo posto nell'oracolo del tempio, nel Santo dei Santi, sotto le ali dei cherubini,7i quali, stendendo le loro ali sopra il luogo dell'arca, dall'alto ricoprivano l'arca e le sue stanghe.8Sìccome le stanghe spuntavano in fuori, le loro estremità si vedevan fuori del santuario, dinanzi all'oracolo, ma non comparivan più esteriormente, e vi son rimaste fino al presente.9Nell'arca poi non c'era altro che le due tavole di pietra, postevi da Mosè in Oreb, quando il Signore fece alleanza coi figli d'Israele dopo l'uscita dalla terra d'Egitto.10Appena furono usciti i sacerdoti dal santuario, la nuvola riempì la casa del Signore;11ne i sacerdoti non potevano starci a compiere i loro uffici, a causa della nuvola, avendo la gloria del Signore ripiena la casa del Signore.12Allora Salomone disse: « Il Signore ha detto che Egli abiterebbe nella nuvola.13Ho fatto edificare con ogni cura questa casa per tua abitazione (o Dio), per tuo incrollabile trono in sempiterno ».14Poi il re, rivolta la faccia al popolo, benedisse tutta l'assemblea d'Israele, ch'era lì in piedi.15E Salomone disse: « Benedetto il Signore Dio d'Israele, il quale compì colle sue mani quello che aveva detto colla sua bocca a David mio padre in questi termini:16Dal giorno in cui trassi il mio popolo Israele dall'Egitto, io non scelsi fra tutte le tribù d'Israele una città ove mi si edificasse una casa, perchè vi dimorasse il mio nome; ma elessi David ad esser capo del mio popolo d'Israele.17Or David mio padre volle fabbricare una casa al nome del Signore Dio d'Israele;18ma il Signore disse a David mio padre: Facesti bene a pensare nel tuo cuore di edificare una casa al mio nome, e a formare nella tua mente tale disegno.19La casa non me la fabbricherai tu, ma il tuo figlio che uscirà dalle tue viscere, sarà lui quello che edificherà una casa al mio nome.20Il Signore ha compita la parola che ha detta: io sono stato elevato al luogo di mio padre, mi sono assiso sul trono d'Israele, come disse il Signore, ed ho edificata una casa al nome del Signore Dio d'Israele,21nella quale ho stabilito un luogo per l'arca, ove è l'alleanza del Signore, da lui fatta coi nostri padri, allorché uscirono dalla terra d'Egitto ».22Poi Salomone stette in piedi davanti all'altare del Signore, al cospetto di tutta l'assemblea d'Israele, e, stese le mani verso il cielo,23disse: «Signore Dio d'Israele, non v'è Dio simile a te, nè su in cielo, nè quaggiù in terra. Tu, che mantieni i patti e la misericordia verso i tuoi servi che camminano davanti a te con tutto il loro cuore,24hai mantenuto al tuo servo David mio padre ciò che gli promettesti: lo dicesti colla bocca e lo compisti colle mani, come questo giorno lo dimostra.25Or dunque, o Signore Dio d'Israele, mantieni al tuo servo David mio padre ciò che gli promettesti, dicendo: Non mancherà mai davanti a me un uomo della tua progenie che segga sul trono d'Israele; purché però i tuoi figli custodiscano la loro via, per camminare davanti a me come tu hai camminato nel mio cospetto.26Ed ora, o Signore Dio d'Israele, si compiano le tue parole, che tu hai dette al tuo servo David mio padre.27E' dunque credibile che Dio abiti veramente sulla terra? Se il cielo e i cieli dei cieli non ti possono comprendere, quanto meno questa casa che ho edificata?28Or però, Signore mio Dio, riguarda all'orazione del tuo servo e alle suppliche; ascolta l'inno e la preghiera che oggi il tuo servo fa nel tuo cospetto,29e tieni i tuoi occhi aperti notte e giorno sopra questa casa, sopra la casa della quale hai detto: Ivi sarà il mio nome; ascolta la preghiera che il tuo servo ti fa in questo luogo;30esaudisci la preghiera del tuo servo e del popolo tuo Israele, qualunque cosa domandino in questo luogo: tu esaudiscili dalla tua dimora del cielo, ascoltali e sii loro propizio.31Se qualcuno avrà peccato contro il suo prossimo, e avrà qualche giuramento che lo leghi e verrà pel giuramento dinanzi al tuo altare nella tua casa,32tu ascoltalo dal cielo, agisci e giudica i tuoi servi, condannando l'empio e facendogli cadere sul capo la sua perfidia, dichiarando giusto l'innocente e rendendogli secondo la sua giustizia.33Quando il tuo popolo Israele, messo in fuga dai suoi nemici (egli peccherà contro di te), facendo penitenza e dando gloria al tuo nome, verranno a porgerti orazioni e suppliche in questa casa,34esaudiscili dal cielo, perdona il peccato del tuo popolo Israele, e riconducilo a quella terra che tu desti ai loro padri.35Se il cielo sarà chiuso e non pioverà a motivo dei loro peccati, ed essi verranno a pregare in questo luogo, facendo penitenza in onor del tuo nome, e convertendosi dalle loro iniquità nella loro afflizione,36esaudiscili dal cielo, perdona i peccati dei tuoi servi e del tuo popolo Israele, e mostra loro la buona via per cui debbono camminare, e dà pioggia alla terra che desti in possesso al tuo popolo.37Se piomberà sul paese la carestia, la pestilenza, l'aria corrotta, la ruggine, la locusta o il carbone; se il tuo popolo sarà afflitto dal suo nemico che assedia le sue città, o da qualsiasi altra piaga o infermità,38quando uno qualunque del tuo popolo Israele offrirà voti e preghiere, e, riconoscendo la piaga del proprio cuore, alzerà le sue mani in questa casa,39tu esaudiscilo dal cielo, dalla tua dimora, e torna ad esser propizio, e fa di dare a ciascuno secondo le sue vie, come vedi il suo cuore (chè tu solo conosci il cuore di tutti i figli degli uomini),40affinchè ti temano tutti i giorni che vivono sulla terra da te data ai loro padri.41E quando anche lo straniero, che non è del tuo popolo, verrà da lontano paese per amor del tuo nome (chè si udirà parlare da per tutto del tuo gran nome, della tua mano potente e del tuo braccio steso),42quand'egli dunque verrà a pregare in questo luogo,43tu esaudiscilo dal cielo, dalla stabile tua dimora, e compi tutto quello pel quale t'avrà invocato lo straniero; affinchè tutti i popoli della terra imparino a temere il tuo nome, come il tuo popolo Israele, e riconoscano che il tuo nome è stato invocato su questa casa che io ho edificata.44Se il tuo popolo, uscito in guerra contro i suoi nemici, per la via per la quale tu l'avrai mandato, t'indirizzerà le sue preghiere, rivolto alla città che tu hai eletta, e alla casa che io ho edificata al tuo nome,45tu esaudisci dal cielo le loro preghiere, le loro suppliche, e rendi loro giustizia.46Se poi, peccando essi contro di te (non vi è uomo che non pecchi), tu sdegnato li avrai dati in potere dei loro nemici, e saranno stati menati schiavi nella terra dei loro nemici, lontano o vicino,47se nel luogo della loro schiavitù, facendo di cuore penitenza, si convertiranno, se nella loro schiavitù ti supplicheranno, dicendo: Abbiamo peccato, abbiamo operato iniquamente, abbiamo avuto una condotta da empi,48se, ritornando a te con tutto il loro cuore e con tutta l'anima nel paese dei loro nemici dove sono stati condotti schiavi, ti pregheranno rivolti verso la terra che tu hai data ai loro padri, verso la città che hai eletta, verso il tempio che io ho edificato al tuo nome,49tu esaudisci in cielo, nello stabile tuo trono, le loro preghiere, le loro suppliche, e rendi loro giustizia,50e torna propizio al tuo popolo che peccò contro di te, a tutte le iniquità colle quali hanno contro di te prevaricato e fa loro misericordia davanti a quelli che li terranno schiavi, affinchè ne abbiano pietà;51perchè essi sono il tuo popolo, la tua eredità, che tu traesti dall'Egitto, di mezzo alla fornace di ferro.52Siano i tuoi occhi aperti alla preghiera del tuo servo e del tuo popolo Israele, ed esaudiscili in tutto quello che ti chiederanno;53perché tu li separasti da tutti i popoli della terra per tua eredità, come dicesti per mezzo di Mosè tuo servo, allorché, o Signore Dio, traesti i nostri padri dall'Egitto ».54Quando Salomone ebbe finito di fare tutta questa orazione e preghiera al Signore, si alzò davanti all'altare del Signore, ove stava con tutt'e due le ginocchia in terra e colle mani stese verso il cielo,55si alzò in piedi e benedisse tutta l'assemblea d'Israele, dicendo ad alta voce:56« Sia benedetto il Signore che ha dato riposo al suo popolo Israele, secondo tutto quello che aveva detto: non è caduta in terra neppure una di tutte le buone parole che disse per mezzo di Mosè suo servo.57Il Signore Dio nostro sia con noi come fu coi nostri padri; non ci abbandoni, non ci rigetti:58attragga i nostri cuori, affinchè camminiamo in tutte le sue vie, e osserviamo i suoi precetti, le sue cerimonie e tutte le sue ordinazioni che prescrisse ai padri nostri.59Che queste mie parole, colle quali ho pregato davanti al Signore, stiano davanti al Signore di giorno e di notte, affinchè egli faccia giustizia al suo servo e al suo popolo Israele ogni giorno;60affinchè tutti i popoli della terra conoscano che il Signore è Dio e non v'è altro Dio che lui.61Ed anche il nostro cuore sia perfetto col Signore Dio nostro, affinchè camminiamo secondo le sue leggi e osserviamo i suoi comandamenti come oggi ».62Il re e tutto Israele con lui immolavano vittime davanti al Signore.63Salomone fece scannare, come ostie pacifiche immolate al Signore, ventidue mila buoi e centoventi mila pecore: così il re e i figli d'Israele dedicarono il tempio del Signore.64In quel giorno il re consacrò il mezzo dell'atrio che era davanti alla casa del Signore, e offerse lì l'olocausto, il sacrifizio e il grasso delle ostie pacifiche, perchè l'altare di bronzo che era dinanzi al Signore era troppo piccolo e non poteva contenere l'olocausto, il sacrifizio e il grasso delle ostie pacifiche.65In quel tempo Salomone, e con lui tutto Israele, in gran moltitudine accorso davanti al Signore Dio nostro dall'entrata di Emat fino al torrente d'Egitto, fece una celebre festa che durò sette giorni e sette giorni, cioè quattordici giorni.66E l'ottavo giorno licenziò i popoli, i quali, benedicendo il re, se ne tornarono alle loro tende allegri, e lieti di cuore per tutti i beni che il Signore aveva fatti a David suo servo e a Israele suo popolo.