Scrutatio

Venerdi, 3 maggio 2024 - Santi Filippo e Giacomo ( Letture di oggi)

Giudici 9


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 1974
1 - Abimelec, figlio di Jerobaal, se ne andò in Sichem a trovare i fratelli della madre sua e a loro e a tutta la parentela della casa del padre di sua madre disse:1 Ora Abimèlech, figlio di Ierub-Baal, andò a Sichem dai fratelli di sua madre e disse loro e a tutta la parentela di sua madre:
2 «Parlate a tutti gli uomini di Sichem e chiedete: - È miglior cosa per voi avere settanta padroni, quanti sono i figli di Jerobaal, o averne uno solo? - Parimenti considerate che io sono vostro osso e carne vostra».2 "Dite agli orecchi di tutti i signori di Sichem: È meglio per voi che vi governino settanta uomini, tutti i figli di Ierub-Baal, o che vi governi un solo uomo? Ricordatevi che io sono del vostro sangue".
3 I fratelli della madre parlaron di lui a tutti gli uomini di Sichem, ripetendo tutte quelle parole e disposero gli animi loro a favore di Abimelec, dicendo: «Egli è nostro fratello».3 I fratelli di sua madre parlarono di lui, ripetendo a tutti i signori di Sichem quelle parole e il cuor loro si piegò a favore di Abimèlech, perché dicevano: "È nostro fratello".
4 E gli diedero settanta sicli d'argento tolti dal santuario di Baalberit. Con essi egli assoldò uomini miserabili e vagabondi, i quali lo seguirono.4 Gli diedero settanta sicli d'argento che tolsero dal tempio di Baal-Berit; con essi Abimèlech assoldò uomini sfaccendati e audaci che lo seguirono.
5 Venuto nella casa di suo padre in Efra, Abimelec uccise i suoi fratelli, i settanta figli di Jerobaal sopra una sol pietra; soltanto Joatam, il più piccolo dei figli di Jerobaal, scampò perchè s'era nascosto.5 Venne alla casa di suo padre, a Ofra, e uccise sopra una stessa pietra i suoi fratelli, figli di Ierub-Baal, settanta uomini. Ma Iotam, figlio minore di Ierub-Baal, scampò, perché si era nascosto.
6 Riunitisi poi tutti gli uomini di Sichem e tutte le famiglie della città di Mello, se ne andarono per proclamare re Abimelec, presso la quercia che stava in Sichem.6 Tutti i signori di Sichem e tutta Bet-Millo si radunarono e andarono a proclamare re Abimèlech presso la Quercia della Stele che si trova a Sichem.
7 Quando Joatam fu informato della cosa, andò a porsi sulla sommità del monte Garizim e a voce alta gridò e disse: «Ascoltatemi, o uomini di Sichem, e così Dio vi ascolti.7 Ma Iotam, informato della cosa, andò a porsi sulla sommità del monte Garizim e, alzando la voce, gridò: "Ascoltatemi, signori di Sichem, e Dio ascolterà voi!

8 Gli alberi andarono per ungere un re [che regnasse] sopra di loro. Dissero all'olivo: - Regna sopra di noi. -8 Si misero in cammino gli alberi
per ungere un re su di essi.
Dissero all'ulivo:
Regna su di noi.
9 Ma esso rispose: - Posso io lasciare la mia pinguedine, della quale fanno uso gli dèi e gli uomini, per venire ad essere innalzato al di sopra degli altri alberi? -9 Rispose loro l'ulivo:
Rinuncerò al mio olio,
grazie al quale
si onorano dèi e uomini,
e andrò ad agitarmi sugli alberi?
10 Dissero allora gli alberi all'albero del fico: - Vieni tu a regnare sopra di noi.10 Dissero gli alberi al fico:
Vieni tu, regna su di noi.
11 Ma questi rispose: - Posso io lasciare la mia dolcezza e i miei soavissimi frutti e andare ad essere innalzato al di sopra di tutti gli altri alberi? -11 Rispose loro il fico:
Rinuncerò alla mia dolcezza
e al mio frutto squisito,
e andrò ad agitarmi sugli alberi?
12 Gli alberi si rivolsero quindi alla vite e dissero: - Vieni, e regna sopra di noi.12 Dissero gli alberi alla vite:
Vieni tu, regna su di noi.
13 Ma essa rispose: - Posso io lasciare il mio vino, che rallegra Dio e gli uomini per essere innalzata al di sopra degli altri alberi? -13 Rispose loro la vite:
Rinuncerò al mio mosto
che allieta dèi e uomini,
e andrò ad agitarmi sugli alberi?
14 Allora tutti gli alberi dissero al pruno: - Vieni e regna sopra di noi. -14 Dissero tutti gli alberi al rovo:
Vieni tu, regna su di noi.
15 Al che esso rispose: - Se veramente voi mi volete costituire vostro re, venite a riposarvi sotto la mia ombra; ma se non volete, esca dal pruno un fuoco e divori i cedri del Libano. -15 Rispose il rovo agli alberi:
Se in verità ungete
me re su di voi,
venite, rifugiatevi alla mia ombra;
se no, esca un fuoco dal rovo
e divori i cedri del Libano.

16 Ora adunque [vedete] se con rettitudine e senza colpa voi avete eletto vostro re Abimelec, e se avete bene operato con Jerobaal e colla casa di lui, e se avete contraccambiato i benefici di chi combattè per voi16 Ora voi non avete agito con lealtà e onestà proclamando re Abimèlech, non avete operato bene verso Ierub-Baal e la sua casa, non lo avete trattato secondo il merito delle sue azioni...
17 ed espose la sua vita al pericolo per strapparvi dalle mani di Madian,17 Perché mio padre ha combattuto per voi, ha esposto al pericolo la vita e vi ha liberati dalle mani di Madian.
18 mentre voi ora insorgereste contro la casa del padre e ne uccideste i figli in numero di settanta sopra una pietra, e avete eletto re degli abitanti di Sichem, Abimelec, figlio di una serva di Gedeone, perchè è vostro fratello.18 Voi invece oggi siete insorti contro la casa di mio padre, avete ucciso i suoi figli, settanta uomini, sopra una stessa pietra e avete proclamato re dei signori di Sichem Abimèlech, figlio della sua schiava, perché è vostro fratello.
19 Quindi, se avete agito con rettitudine e senza alcuna colpa con Jerobaal e colla casa di lui, ora godetevi Abimelec ed egli goda di voi;19 Se dunque avete operato oggi con sincerità e con integrità verso Ierub-Baal e la sua casa, godetevi Abimèlech ed egli si goda voi!
20 ma se avete agito con perversità, esca il fuoco da lui e consumi gli abitanti di Sichem e la città di Mello; esca il fuoco dagli uomini di Sichem e dalla città di Mello e divori Abimelec».20 Ma se non è così, esca da Abimèlech un fuoco che divori i signori di Sichem e Bet-Millo; esca dai signori di Sichem e da Bet-Millo un fuoco che divori Abimèlech!".
21 Avendo detto ciò fuggì e si ricoverò da Bera, e abitò colà per timore di Abimelec suo fratello.21 Iotam corse via, si mise in salvo e andò a stabilirsi a Beer, lontano da Abimèlech suo fratello.
22 Abimelec pertanto regnò sopra Israele per tre anni.22 Abimèlech dominò su Israele tre anni.
23 Poi il Signore mandò un pessimo spirito tra Abimelec e gli abitanti di Sichem, i quali cominciarono a detestarlo23 Poi Dio mandò un cattivo spirito fra Abimèlech e i signori di Sichem e i signori di Sichem si ribellarono ad Abimèlech.
24 e a incolpare Abimelec, loro fratello, e gli altri principi di Sichem che l'avevano aiutato, del delitto dell'uccisione dei settanta figli di Jerobaal e dello spargimento del loro sangue.24 Questo avvenne perché la violenza fatta ai settanta figli di Ierub-Baal ricevesse il castigo e il loro sangue ricadesse su Abimèlech loro fratello, che li aveva uccisi, e sui signori di Sichem, che gli avevano dato mano per uccidere i suoi fratelli.
25 Gli tesero quindi insidie sulla sommità dei monti, e mentre ne attendevano la venuta esercitavano il brigantaggio contro quelli che passavano, spogliandoli di quanto aveano; la qual cosa fu annunziata ad Abimelec.25 I signori di Sichem posero agguati contro di lui sulla cima dei monti, rapinando chiunque passasse vicino alla strada. Abimèlech fu informato della cosa.
26 Gaal figlio di Obed venne coi suoi fratelli e passò in Sichem. Incoraggiati dalla sua venuta, gli abitanti di Sichem26 Poi Gaal, figlio di Ebed, e i suoi fratelli vennero e si stabilirono a Sichem e i signori di Sichem riposero la fiducia in lui.
27 uscirono nelle campagne devastando le vigne e calpestando le uve, e abbandonandosi a danze e a canti entrarono nel tempio del loro dio e si misero tra le vivande e i vini a maledire Abimelec,27 Usciti nella campagna, vendemmiarono le loro vigne, pigiarono l'uva e fecero festa. Poi entrarono nella casa del loro Dio, mangiarono, bevvero e maledissero Abimèlech.
28 mentre Gaal figlio di Obed gridava: «Chi è Abimelec e chi è Sichem, perchè noi abbiamo a servire a lui? Non è egli il figlio di Jerobaal, e Zebul suo servo non fu costituito principe sopra gli uomini di Emor, padre di Sichem? Perchè lo serviremo?28 Gaal, figlio di Ebed, disse: "Chi è Abimèlech e che è Sichem, perché dobbiamo servirlo? Non dovrebbero piuttosto il figlio di Ierub-Baal e Zebul, suo luogotenente, servire gli uomini di Camor, capostipite di Sichem? Perché dovremmo servirlo noi?
29 Oh, se alcuno desse in mio potere questo popolo, io torrei di mezzo Abimelec!». Fu detto perciò ad Abimelec: «Riunisci un forte esercito e vieni».29 Se avessi in mano questo popolo, io scaccerei Abimèlech e direi: Accresci pure il tuo esercito ed esci in campo".
30 Zebul, governatore della città, a sentire le parole di Gaal, figlio di Obed, si adirò fortemente30 Ora Zebul, governatore della città, udite le parole di Gaal, figlio di Ebed, si accese d'ira
31 e mandò di nascosto a dire ad Abimelec: «Ecco Gaal, figlio di Obed, giunse co' suoi fratelli in Sichem e solleva la città contro di te.31 e mandò messaggeri ad Abimèlech in Aruma per dirgli: "Ecco Gaal, figlio di Ebed, e i suoi fratelli sono venuti a Sichem e sollevano la città contro di te.
32 Sorgi pertanto durante la notte e insieme colla gente che è teco nasconditi nella campagna32 Alzati dunque di notte con la gente che hai con te e tendi un agguato nella campagna.
33 e sul far del giorno, al sorger del sole, irrompi nella città; quando egli uscirà contro di te colla sua gente fa' di lui quello che puoi».33 Domattina, non appena spunterà il sole, ti alzerai e piomberai sulla città mentre lui con la sua gente ti uscirà contro: tu gli farai quel che troverai opportuno".
34 Si levò quindi Abimelec con tutto il suo esercito durante la notte e pose un'imboscata presso Sichem in quattro luoghi diversi.34 Abimèlech e tutta la gente che era con lui si alzarono di notte e tesero un agguato contro Sichem, divisi in quattro schiere.
35 Quando uscì Gaal figlio di Obed e si venne a mettere alla porta della città, si levò Abimelec e tutto l'esercito con lui dall'imboscata ov'era.35 Gaal, figlio di Ebed, uscì e si fermò all'ingresso della porta della città; allora Abimèlech uscì dall'agguato con la gente che aveva.
36 Al veder tanta gente, Gaal disse a Zebul: «Vedi quanta gente scende dai monti?». Al che egli rispose: «Son le ombre delle montagne che tu vedi e ti sembrano teste di uomini e t'inganni».36 Gaal, vista quella gente, disse a Zebul: "Ecco gente che scende dalle cime dei monti". Zebul gli rispose: "Tu vedi l'ombra dei monti e la prendi per uomini".
37 Di nuovo Gaal disse: «Un vero popolo discende dalla sommità del paese ed una schiera s'avanza per la via che va verso la quercia».37 Gaal riprese a parlare e disse: "Ecco gente che scende dall'Ombelico della terra e una schiera che giunge per la via della Quercia dei Maghi".
38 Gli rispose Zebul: «Dov'è ora quella bocca che diceva: - Chi è Abimelec da doverlo servire - ? Non è questo il popolo che tu disprezzavi? Esci e combatti contro di lui».38 Allora Zebul gli disse: "Dov'è ora la spavalderia di quando dicevi: Chi è Abimèlech, perché dobbiamo servirlo? Non è questo il popolo che disprezzavi? Ora esci in campo e combatti contro di lui!".
39 Andò quindi Gaal alla vista di tutto il popolo di Sichem a combattere contro Abimelec,39 Allora Gaal uscì alla testa dei signori di Sichem e diede battaglia ad Abimèlech.
40 il quale lo inseguì, mentre fuggiva, e lo costrinse a entrare in città; e molti dei suoi caddero fin sotto alla porta della città.40 Ma Abimèlech lo inseguì ed egli fuggì dinanzi a lui e molti uomini caddero morti fino all'ingresso della porta.
41 Abimelec si stabilì in Ruma, mentre Zebul scacciò Gaal e i suoi compagni dalla città, nè più permise che avesse a soggiornarvi.41 Abimèlech ritornò ad Aruma e Zebul cacciò Gaal e i suoi fratelli, che non poterono più rimanere a Sichem.
42 Il giorno seguente il popolo uscì nelle campagne ed essendo ciò annunciato ad Abimelec,42 Il giorno dopo il popolo di Sichem uscì alla campagna e Abimèlech ne fu informato.
43 prese egli il suo esercito, lo divise in tre schiere tendendo insidie nei campi. Al vedere poi che il popolo usciva dalla città sorse e irruppe contro di loro,43 Egli prese la sua gente, la divise in tre schiere e tese un agguato nella campagna: quando vide che il popolo usciva dalla città, si mosse contro di essi e li batté.
44 e colla sua schiera assalì e strinse d'assedio la città mentre le altre due schiere inseguivano gli avversari dispersi per la campagna.44 Abimèlech e la sua gente fecero irruzione e si fermarono all'ingresso della porta della città, mentre le altre due schiere si gettarono su quelli che erano nella campagna e li colpirono.
45 Durante tutta la giornata Abimelec strinse d'assedio la città, e presala ne uccise gli abitanti e la distrusse così da spargervi sopra il sale.45 Abimèlech combatté contro la città tutto quel giorno, la prese e uccise il popolo che vi si trovava; poi distrusse la città e la cosparse di sale.
46 All'udir ciò quei che abitavano nella torre di Sichem entrarono nel santuario del loro dio Berit, dove aveano fatto con lui alleanza e da questa il luogo, che era assai fortificato, avea preso il nome.46 Tutti i signori della torre di Sichem, all'udir questo, entrarono nel sotterraneo del tempio di El-Berit.
47 Abimelec, inteso che gli uomini si erano tutti insieme riuniti nelle torri di Sichem,47 Fu riferito ad Abimèlech che tutti i signori della torre di Sichem si erano adunati.
48 ascese sul monte Selmon con tutta la sua gente e, presa una scure, tagliò un ramo d'albero e postoselo sulle spalle, disse ai compagni: «Fate presto anche voi ciò che mi vedete fare».48 Allora Abimèlech salì sul monte Zalmon con tutta la gente che aveva con sé; prese in mano la scure, tagliò un ramo d'albero, lo sollevò e se lo mise in spalla; poi disse alla sua gente: "Quello che mi avete visto fare, fatelo presto anche voi!".
49 Avendo anch'essi tagliato rami dagli alberi, seguirono il loro capo, ne circondarono il luogo fortificato e li accesero; per il che avvenne che per il fumo e per il fuoco morissero tra uomini e donne mille abitanti della torre di Sichem.49 Tutti tagliarono ciascuno un ramo e seguirono Abimèlech; posero i rami contro il sotterraneo e bruciarono tra le fiamme la sala con quelli che vi erano dentro. Così perì tutta la gente della torre di Sichem, circa mille persone, fra uomini e donne.
50 Quindi Abimelec partito di là, venne alla città di Tebe e la strinse d'assedio col suo esercito.50 Poi Abimèlech andò a Tebes, la cinse d'assedio e la prese.
51 Eravi in mezzo alla città un'alta torre, nella quale s'eran rifugiati uomini e donne e tutti i principi della città, e dopo aver chiusa ben bene la porta, se ne stavano in difesa sul tetto della torre.51 In mezzo alla città c'era una torre fortificata, dove si rifugiarono tutti i signori della città, uomini e donne; vi si rinchiusero dentro e salirono sul terrazzo della torre.
52 Accostatosi Abimelec alla torre, combatteva da forte e cercava di avvicinarsi alla porta per appiccarvi il fuoco.52 Abimèlech, giunto alla torre, l'attaccò e si accostò alla porta della torre per appiccarvi il fuoco.
53 Ma una donna gettò abbasso un pezzo di macina da molino, che colpì Abimelec nel capo e gli spezzò il cranio.53 Ma una donna gettò giù il pezzo superiore di una macina sulla testa di Abimèlech e gli spaccò il cranio.
54 Questi allora, chiamato in fretta il suo scudiero, gli disse: «Sfodera la spada e uccidimi, affinchè non si dica che fui ucciso da una donna». Egli eseguì il comando e l'uccise.54 Egli chiamò in fretta il giovane che gli portava le armi e gli disse: "Tira fuori la spada e uccidimi, perché non si dica di me: L'ha ucciso una donna!". Il giovane lo trafisse ed egli morì.
55 Morto Abimelec, tutti quelli che erano con lui se ne tornarono alle loro case55 Quando gli Israeliti videro che Abimèlech era morto, se ne andarono ciascuno a casa sua.
56 e Dio rese ad Abimelec il male che aveva fatto contro suo padre coll'aver ucciso i suoi settanta fratelli.56 Così Dio fece ricadere sopra Abimèlech il male che egli aveva fatto contro suo padre, uccidendo settanta suoi fratelli.
57 Anche sopra i Sichemiti venne la maledizione di Joatam figlio di Jerobaal in punizione del male che aveano fatto.57 Dio fece anche ricadere sul capo della gente di Sichem tutto il male che essa aveva fatto; così si avverò su di loro la maledizione di Iotam, figlio di Ierub-Baal.