Scrutatio

Martedi, 23 aprile 2024 - San Giorgio ( Letture di oggi)

Giudici 4


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Vittoria di Debora e Barac

1- Dopo la morte di Aod i figli d'Israele tornarono a fare il male al cospetto del Signore,2e questi li diede in balìa di Jabin re di Canaan, il quale regnò in Asor ed ebbe come condottiero dell'esercito uno chiamato Sisara. Costui abitava in Aroset delle genti.3I figli d'Israele invocarono allora il Signore, poichè quegli avea novecento carri falcati e da venti anni li teneva in grande oppressione.4Eravi allora Debora, profetessa, moglie di Lapidot, la quale in quel tempo giudicava il popolo.5Essa sedeva sotto una palma tra Rama e Betel sul monte di Efraim e ad essa ricorrevano i figli di Israele in ogni loro causa.6Essa mandò a chiamare Barac figlio di Abinoem di Cedes di Neftali e gli disse: «Il Signore Iddio d'Israele ti comanda d'andare e di condurre l'esercito sul monte Tabor, prendendo teco diecimila combattenti dei figli di Neftali e dei figli di Zabulon.7Io poi condurrò a te, al torrente Cison, Sisara capitano dell'esercito di Iabin e i suoi carri e tutta la moltitudine e li darò nelle tue mani».8Barac le rispose: «Andrò se tu verrai con me; ma se tu non volessi venire, non mi moverò».9Al che essa disse: «Verrò senza dubbio con te, ma per questa volta la vittoria non sarà attribuita a te, poichè Sisara sarà dato in mano ad una donna». Sorse pertanto Debora e andò in Cedes con Barac,10il quale, convocati Zabulon e Neftali, ascese insieme ai diecimila combattenti avendo Debora con sè.11Aber il Cineo erasi staccato da tempo dagli altri Cinei suoi fratelli figli di Obab cognato di Mosè e aveva piantato le tende fino nella valle, chiamata Sennim presso Cedes.12Sisara, informato che Barac figlio di Abinoem era salito sul monte Tabor,13raccolse novecento carri falcati e tutto l'esercito di Aroset delle genti presso il torrente Cison.14Debora allora disse a Barac: «Sorgi, poichè è il giorno in cui Dio ti darà nelle mani Sisara; ecco, egli stesso sarà la tua guida». Discese pertanto Barac dal monte Tabor con i diecimila combattenti15ed il Signore gettò tale spavento sopra Sisara, i suoi carri e tutto l'esercito di lui, mettendoli a fil di spada al cospetto di Barac, che Sisara sceso dal carro se ne fuggì a piedi16e Barac si diede a inseguire i carri dei fuggiaschi e tutto l'esercito fino ad Aroset delle genti e tutta quella moltitudine di nemici cadde e fu massacrata.17Sisare fuggendo giunse alla tenda di Jael moglie di Aber il Cineo, giacchè Iabin re di Azor e Aber Cineo erano tra loro in pace.18Uscì pertanto Jael incontro a Sisara e gli disse: «Entra in casa mia, o mio signore: entra, non temere». Entrato egli nella tenda di lei e ricoperto da essa con un ampio mantello,19le disse: «Dammi, di grazia, un po' d'acqua, chè muoio di sete». Ed essa, aperto un otre di latte, gliene diede da bere e poi lo ricoprì.20Sisara allora le disse: «Stattene innanzi all'entrata della tenda e se qualcuno verrà a interrogarti, dicendo: - C'è forse qui qualcuno? -, rispondigli che non v'è anima viva».21Allora Jael moglie di Aber prese un piuolo della tenda ed un martello ed entrata silenziosamente, gli pose sopra la tempia il chiodo e con un colpo di martello glielo conficcò nel cervello e lo inchiodò a terra, cosicchè egli associando il sonno alla morte venne meno e morì.22Giungeva in quel momento Barac che inseguiva Sisara e uscitagli incontro Jael gli disse: «Vieni e ti mostrerò l'uomo che cerchi». Ed essendo egli entrato vide Sisara steso morto e il piuolo infisso nella tempia di lui.23In quel giorno Iddio umiliò Jabin re di Canaan innanzi ai figli d'Israele,24i quali crescevano di giorno in giorno e con mano forte opprimevano Jabin re di Canaan, finchè lo sterminarono.