Scrutatio

Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Giudici 14


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BIBBIA RICCIOTTILA SACRA BIBBIA
1 - Sansone adunque discese in Tamnata e, avendovi veduto una donna delle figlie dei Filistei1 Una volta Sansone, che era andato a Timna, posò i suoi occhi, in questa città, su una giovane donna filistea.
2 ascese e l'annunziò a suo padre e a sua madre dicendo: «Ho visto una donna di Tamnata delle figlie dei Filistei, che vi prego di prendermi in moglie».2 Tornò subito indietro per dire a suo padre e a sua madre: "Ho visto in Timna una giovane filistea e ora voglio che me la andiate a prendere in moglie".
3 Gli risposero il padre e la madre: «Non v'è dunque tra le figlie dei tuoi fratelli e in tutto il nostro popolo una donna [per te], perchè tu voglia prendere una moglie tra i Filistei, che sono incirconcisi?». Ma Sansone disse al padre suo: «Prendimi costei, poichè essa piacque a' miei occhi».3 Suo padre e sua madre gli risposero: "Fra la tua gente e fra tutto il tuo popolo non ci sono forse donne, perché tu vada a prenderti una moglie fra i Filistei incirconcisi?". Ma Sansone rispose: "Prendimi quella, perché è lei che mi piace".
4 I suoi genitori però non sapevano che questa cosa era volontà di Dio, che cercava un'occasione contro i Filistei, i quali in quel tempo dominavano sopra Israele.4 Suo padre e sua madre non sapevano che ciò avveniva per volontà del Signore, il quale cercava un modo per provocare i Filistei che in quel tempo dominavano Israele.
5 Discese pertanto Sansone col padre e colla madre in Tamnata; giunti alle vigne di quella borgata, venne loro incontro un leoncello feroce, che mandava ruggiti.5 Sansone mosse dunque alla volta di Timna con suo padre e sua madre e sostarono a Carme-Timna. Ed ecco che un leone si fece incontro a Sansone ruggendo.
6 Ma lo spirito del Signore investì Sansone, che, senza aver nulla in mano, squarciò il leone, come avrebbe fatto a pezzi un capretto; ma non volle dir nulla al padre ed alla madre.6 Questi, investito dallo spirito del Signore, senza aver nulla in mano, squartò il leone come si squarta un capretto. Però non raccontò la sua impresa né al padre né alla madre.
7 Discese adunque e parlò alla donna che gli era piaciuta,7 Poi continuò il suo viaggio per incontrarsi con la donna che gli piacque ancora.
8 e dopo alcuni giorni ritornò colà per prenderla. Avendo però deviato dalla via per vedere la carcassa del leone, osservò uno sciame d'api nelle fauci della belva e un favo di miele,8 Qualche giorno dopo, rifacendo di nuovo la strada per andare a sposarla, lasciò la strada per andare a vedere la carcassa del leone e trovò che, dentro, le api vi avevano fatto un favo pieno di miele.
9 che si prese in mano e lo mangiò cammin facendo. Venuto poi dove si trovavano il padre e la madre ne fece loro parte ed essi pure ne mangiarono. Tuttavia non volle dir loro d'aver preso quel miele dal corpo del leone.9 Trattolo fuori, si rimise in cammino, tenendolo in mano e mangiandolo. Raggiunti poi suo padre e sua madre, ne offrì anche a loro, che ne mangiarono, ma non raccontò loro che aveva preso quel miele nella carcassa del leone.
10 Disceso allora il padre di Sansone alla donna, fece un banchetto per il figliuolo, essendo tale il costume dei giovani.10 Il padre di Sansone si presentò alla casa della donna, dove Sansone offrì un banchetto, secondo l'usanza dei giovani.
11 Come i cittadini di quel paese lo videro, gli assegnarono trenta compagni per stare in compagnia di lui.11 Quando la gente del posto lo vide, gli scelse una scorta d'onore di trenta compagni che stessero con lui.
12 E Sansone disse loro: «Vi voglio proporre un quesito: se voi lo scioglierete durante i sette giorni del banchetto, vi darò trenta sindoni e trenta tuniche;12 Sansone disse loro: "Voglio proporre un enigma: se vi riuscirà di trovarne la soluzione e riportarmela nei sette giorni del banchetto, io vi darò trenta tuniche e trenta bei vestiti.
13 ma se voi non saprete risolverlo dovrete dare a me le trenta sindoni e le trenta tuniche». E avendo essi risposto: «Proponi il tuo problema e noi l'ascolteremo»,13 Ma se non vi riuscirà di risolverlo, sarete voi a darmi trenta tuniche e trenta bei vestiti". Essi gli risposero: "Facci sentire il tuo enigma".
14 disse loro: «Da colui che mangia è uscito il cibo, e dal forte venne fuori la dolcezza.» Per tre giorni essi non poterono sciogliere l'enigma14 Disse loro Sansone: "Da colui che mangia è venuto fuori cibo. Dal forte è uscito qualcosa di dolce". Ma in capo a tre giorni non erano ancora riusciti a risolvere l'enigma.
15 e avvicinandosi il settimo giorno, dissero alla moglie di Sansone: «Accarezza tuo marito e persuadilo a indicarti il significato del suo quesito; che se ti rifiuterai daremo fuoco a te e alla casa del padre tuo. Siamo forse stati invitati alle nozze per dover essere spogliati?».15 Al quarto giorno essi si rivolsero alla moglie di Sansone: "Seduci tuo marito, perché ci dia lui la soluzione, altrimenti daremo fuoco a te e alla casa di tuo padre! Ci avete invitato qua per derubarci!?".
16 Essa allora si fece vedere in lagrime presso Sansone e si lamentò con lui, dicendo: «Tu mi odii e non mi vuoi bene, se ti rifiuti di farmi conoscere l'enigma da te proposto ai figli del mio popolo». Ma egli rispose: «Non lo volli indicare nè a mio padre nè a mia madre; come potrei indicarlo a te?».16 Allora la moglie di Sansone si mise a piangere fra le sue braccia; diceva: "Però tu mi odi e non sei innamorato di me. Tu hai proposto un enigma a quelli della mia gente, senza dire la soluzione neanche a me". Sansone le rispose: "Non l'ho detta neanche a mio padre e a mia madre, perché dovrei dirla a te?".
17 Per tutti i sette giorni del convito essa non cessò dal piangere dinanzi a lui, finchè al settimo giorno, per togliersene la molestia, glielo fece conoscere ed essa subito lo manifestò ai suoi concittadini,17 Essa continuò a piangere fra le sue braccia per tutti e sette i giorni che durò il banchetto, finché il settimo giorno Sansone, non resistendo più alle insistenze della donna, finì con lo svelarle la soluzione, che essa riferì subito alla sua gente.
18 i quali il settimo giorno, prima che tramontasse il sole, dissero a Sansone: «Che v'ha di più dolce del miele e di più forte del leone?». Al che Sansone disse: «Se voi non aveste arato colla mia giovenca, non avreste trovato [la chiave] del quesito.»18 Così il settimo giorno, prima che tramontasse il sole, gli uomini della città dissero a Sansone: "Che cosa è più dolce del miele? E che cosa più forte del leone?". Rispose loro Sansone: "Se non aveste arato con la mia giovenca, non avreste risolto il mio enigma".
19 Lo investì allora lo spirito del Signore e disceso in Ascalone, vi uccise trenta uomini, a cui tolse le vesti, per darle a quelli che avevano sciolto l'enigma; poi adiratosi grandemente ascese alla casa del padre suo,19 Allora, investito dallo spirito del Signore, Sansone discese ad Ascalon, vi uccise trenta uomini, tolse loro le vesti che avevano e così poté dare le trenta vesti a coloro che avevano risolto l'enigma. Ma ormai in preda allo sdegno, se ne tornò alla casa di suo padre.
20 mentre la moglie prese per marito uno fra i suoi amici e compagni di nozze.20 La moglie di Sansone fu data in sposa al suo paraninfo.