Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Lettera ai Galati 2


font
BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 1974
1 - Appresso, dopo quattordici anni, salii di nuovo a Gerusalemme con Barnaba, preso con me anche Tito.1 Dopo quattordici anni, andai di nuovo a Gerusalemme in compagnia di Bàrnaba, portando con me anche Tito:
2 Vi andai in seguito a rivelazione, ed esposi loro il Vangelo quale lo predico ai Gentili, ciò privatamente a quelli che erano più reputati, nel pensiero che io corressi forse o fossi corso invano.2 vi andai però in seguito ad una rivelazione. Esposi loro il vangelo che io predico tra i pagani, ma lo esposi privatamente alle persone più ragguardevoli, per non trovarmi nel rischio di correre o di aver corso invano.
3 Ma neanche Tito che era con me, essendo Gentile, fu obbligato a circoncidersi;3 Ora neppure Tito, che era con me, sebbene fosse greco, fu obbligato a farsi circoncidere.
4 ciò per via di quegli intrusi falsi fratelli che si ficcaron dentro a insidiare la libertà che noi abbiamo in Cristo Gesù, per ridurci in servitù,4 E questo proprio a causa dei falsi fratelli che si erano intromessi a spiare la libertà che abbiamo in Cristo Gesù, allo scopo di renderci schiavi.
5 ma a costoro neanche per il momento volemmo assoggettarci a cedere affinchè la verità del Vangelo rimanesse integra rispetto a voi.5 Ad essi però non cedemmo, per riguardo, neppure un istante, perché la verità del vangelo continuasse a rimanere salda tra di voi.
6 E da quelli che sembrano essere qualcosa (quali erano una volta, non vuol dir nulla per me: Dio non ha riguardo a persone), questi che sembrano qualcosa non aggiunsero nulla [a quel che io esposi],6 Da parte dunque delle persone più ragguardevoli - quali fossero allora non m'interessa, perché Dio non bada a persona alcuna - a me, da quelle persone ragguardevoli, non fu imposto nulla di più.
7 ma al contrario vedendo che a me fu affidata l'evangelizzazione degl'incirconcisi, così come Pietro ne aveva l'incarico pei circoncisi,7 Anzi, visto che a me era stato affidato il vangelo per i non circoncisi, come a Pietro quello per i circoncisi -
8 (giacchè chi aveva dato energia a Pietro per l'apostolato della circoncisione diè potere anche a me per le genti),8 poiché colui che aveva agito in Pietro per farne un apostolo dei circoncisi aveva agito anche in me per i pagani -
9 e conosciuta la grazia a me concessa, Giacomo e Cefa e Giovanni, quelli che sono riputati le colonne, porsero a me e a Barnaba le destre a segno di unione e società fra noi, affinchè noi andassimo alle genti, e loro alla circoncisione;9 e riconoscendo la grazia a me conferita, Giacomo, Cefa e Giovanni, ritenuti le colonne, diedero a me e a Bàrnaba la loro destra in segno di comunione, perché noi andassimo verso i pagani ed essi verso i circoncisi.
10 e ci ricordassimo solo dei poveri, ciò appunto che io mi son dato premura di fare.10 Soltanto ci pregarono di ricordarci dei poveri: ciò che mi sono proprio preoccupato di fare.

11 Quando poi venne Cefa in Antiochia, gli resistei in faccia perchè aveva torto.11 Ma quando Cefa venne ad Antiochia, mi opposi a lui a viso aperto perché evidentemente aveva torto.
12 Difatti prima che venissero alcune persone da parte di Giacomo, mangiava coi Gentili, venute quelle si ritirò e se ne stette in disparte per paura di quei che provenivano dalla circoncisione.12 Infatti, prima che giungessero alcuni da parte di Giacomo, egli prendeva cibo insieme ai pagani; ma dopo la loro venuta, cominciò a evitarli e a tenersi in disparte, per timore dei circoncisi.
13 E a tale simulazione di lui consentirono anche gli altri Giudei, sì che anche Barnaba fu trascinato da loro a quella simulazione.13 E anche gli altri Giudei lo imitarono nella simulazione, al punto che anche Bàrnaba si lasciò attirare nella loro ipocrisia.
14 Or quando io vidi che non camminavano rettamente secondo la verità del Vangelo, dissi a Cefa alla presenza di tutti: «Se tu che sei Giudei vivi da Gentile, non da Giudeo, perchè costringi i Gentili a far come i Giudei?».14 Ora quando vidi che non si comportavano rettamente secondo la verità del vangelo, dissi a Cefa in presenza di tutti: "Se tu, che sei Giudeo, vivi come i pagani e non alla maniera dei Giudei, come puoi costringere i pagani a vivere alla maniera dei Giudei?

15 Noi di nascita siamo Giudei, e non peccatori provenienti dai Gentili,15 Noi che per nascita siamo Giudei e non pagani peccatori,
16 ma sapendo che non è giustificato un uomo dalle opere della Legge, bensì solo per la fede di Gesù Cristo, anche noi abbiamo creduto in Cristo Gesù per essere giustificati in forza della fede in Cristo, e non già in forza della Legge, per la ragione che dalle opere della Legge nessuna persona sarà giustificata.16 sapendo tuttavia che l'uomo non è giustificato dalle opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in Gesù Cristo per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; poiché dalle opere della legge 'non verrà mai giustificato nessuno'".
17 Se poi procurando d'esser giustificati in Cristo, fossimo trovati anche noi peccatori, si avrebbe a dire dunque che Cristo sia ministro di peccato? Certo che no.17 Se pertanto noi che cerchiamo la giustificazione in Cristo siamo trovati peccatori come gli altri, forse Cristo è ministro del peccato? Impossibile!
18 Poichè se le cose che ho distrutto di nuovo le edifico, mi fo da me prevaricatore.18 Infatti se io riedifico quello che ho demolito, mi denuncio come trasgressore.
19 Ma io per la Legge sono morto alla Legge, per vivere a Dio. Sono stato crocifisso con Cristo;19 In realtà mediante la legge io sono morto alla legge, per vivere per Dio.
20 e vivo non più io, ma vive in me Cristo; e quel che vivo nella carne, vivo nella fede che ho nel Figliuol di Dio che mi ha amato e ha dato se stesso per me.20 Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me.
21 Io non vo' render vana la grazia di Dio, perchè se la giustizia si avesse già per la Legge, allora Cristo sarebbe morto invano.21 Non annullo dunque la grazia di Dio; infatti se la giustificazione viene dalla legge, Cristo è morto invano.