Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Seconda lettera ai Corinzi 1


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA TINTORI
1 - Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Timoteo alla Chiesa di Dio che è in Corinto con tutti i santi che sono nell'Acaia,1 Paolo, per volontà di Dio apostolo di Gesù Cristo, e il fratello Timoteo, alla Chiesa di Dio che è in Corinto e a tutti i santi che sono in tutta l'Acaia.
2 grazie a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signor Gesù Cristo!2 Grazia e pace a voi da Dio Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo.
3 Sia benedetto Iddio e Padre del Signor nostro Gesù Cristo, il padre delle misericordie e il Dio di ogni consolazione,3 Benedetto sia Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, padre delle misericordie e Dio d'ogni consolazione,
4 il consolatore nostro in ogni nostra tribolazione, affinchè anche noi possiamo consolare gli altri in ogni afflizione, per via della consolazione onde noi siam confortati da Dio.4 il quale ci consola in ogni nostra tribolazione, affinchè mediante la consolazione che riceviamo noi stessi da Dio, possiamo consolare anche gli altri, in qualunque affanno si trovino.
5 Giacchè, come traboccano su noi i patimenti di Cristo, così per Cristo sovrabbonda la nostra consolazione.5 Perché, come in noi traboccano le sofferenze di Cristo, cosi per Cristo abbonda anche la nostra consolazione.
6 E se siamo tribolati, è per consolazione e salvezza vostra; se siam consolati, è per la vostra consolazione, la quale mostra la sua efficacia nel farvi sopportare gli stessi patimenti che sopportiamo noi.6 Ma se siamo tribolati, è per la vostra consolazione e salvezza; se siamo consolati, è per la vostra consolazione; se siamo incoraggiati, è per la vostra esortazione e salute, che vi fa sopportare con pazienza i medesimi patimenti che noi soffriamo.
7 E salda è la nostra speranza su di voi, sapendo che come siete partecipi dei patimenti così anche della consolazione.7 Così la speranza che abbiamo di voi è sicura, perchè sappiamo che voi, come siete compagni nelle sofferenze, sarete pure nella consolazione.
8 Non vogliamo ignoriate, o fratelli, rispetto alla nostra tribolazione subita in Asia, che siamo stati oltre misura e sopra le nostre forze aggravati, tanto da essere anche stanchi della vita.8 Non vogliamo infatti, o fratelli, lasciarvi ignorare la tribolazione che ci ha colti in Asia, che oltremodo ci ha oppressi al di là delle forze, fino a farci venire a noia la vita.
9 Anzi in noi stessi abbiamo avuto come un responso di morte, e ciò perchè non ponessimo fiducia in noi stessi ma nel Dio che risuscita i morti.9 Ma noi abbiamo avuto dentro noi stessi ravviso della morte, affinchè non confidiamo in noi, ma in Dio che risuscita i morti.
10 Il quale ci ha liberati da sì gravi pericoli, e ci libera, e in lui speriamo che ancora dell'altro ci libererà,10 Egli ci ha liberati da tanti pericoli e ci libera e come speriamo, ci libererà ancora,
11 cooperando anche voi a favor nostro colla preghiera, affinchè il dono a noi concesso a mezzo di molte persone sia per molti oggetto di ringraziamento a riguardo nostro.11 specialmente se ci aiuterete anche voi colle vostre preghiere, onde, come il bene ci vien largito per mezzo di tante persone, così anche da tanti sian resi per noi i ringraziamenti.
12 Poichè questo è il nostro vanto, la testimonianza della nostra coscienza, che in semplicità di cuore e genuino pensiero di Dio ci siam comportati nel mondo: non in sapienza carnale ma nella grazia di Dio, specialmente a rispetto di voi;12 Il nostro vanto è questo: la testimonianza della nostra coscienza, secondo la quale noi ci siam diportati nel mondo, e specialmente verso di voi, con semplicità di cuore e colla sincerità di Dio, e non con la sapienza della carne, ma colla grazia di Dio.
13 giacchè non altro a voi scriviamo se non quello che già avete avuto occasione di leggere e di riconoscere, e spero riconoscerete sino alla fine13 Or non vi scriviamo nulla di diverso da quello che avete letto e riconosciuto, e spero che lo riconoscerete sino alla fine:
14 come parzialmente avete già riconosciuto, che noi siamo il vostro vanto come voi il nostro pel giorno del Signore nostro Gesù.14 in parte infatti voi avete riconosciuto che noi siamo la vostra gloria, come anche voi la nostra, nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo.
15 E in questa fiducia volevo prima venir da voi, affinchè aveste una seconda grazia;15 Con questa fiducia, volevo recarmi prima da voi, affinchè aveste una doppia grazia;
16 e attraverso il vostro paese poi passar nella Macedonia, e di nuovo di là tornar da voi, per fare coi vostri auguri il viaggio verso la Giudea.16 da voi passare in Macedonia, dalla Macedonia tornar di nuovo a voi, che m'avreste accompagnato nella Giudea.
17 Avendo questa intenzione, forse che ho agito con leggerezza? forse che ciò che voglio lo voglio secondo la carne in modo che sia in me il «sì» e il «no»?17 Essendo stato questo il mio proposito, sono stato forse incostante? Ovvero, quello che delibero, lo delibero secondo la carne, in modo che dica or « sì » or «no »?
18 Ma Iddio, fedele è testimone che il nostro parlare con voi non è ora «sì», ora «no»!18 Ma come Dio è fedele, il nostro discorso presso di voi non è tra il « sì » e il « no »;
19 Gli è che il Figlio di Dio, Cristo Gesù, annunziato a voi per mezzo nostro, cioè per opera mia, di Silvano e di Timoteo, non era or «sì» or «no»; ma il «sì» fu in Lui;19 perchè il Figliolo di Dio Cristo Gesù, che fu tra voi predicato da noi, da me, da Silvano e da Timoteo, non fu « sì » e « no »: in lui fu il solo « sì ».
20 poichè quante sono le promesse di Dio, in Lui sono il «sì», e però anche per opera di Lui è l'«Amen» che per noi si dice a Dio a titolo di gloria.20 Infatti quante sono le promesse di Dio, tutte hanno in lui il loro « sì », ed è quindi per mezzo di lui detto l'« Amen » a Dio per la nostra gloria.
21 Or chi ci conferma con voi in Cristo e che ci ha unto è Dio,21 Or è Dio colui che ci rende fermi con voi in Cristo, e ci ha unti,
22 il quale ha anche impresso su noi l'impronta del suo sigillo, e ci ha dato la caparra dello spirito nei nostri cuori.22 egli ci ha pure impresso il proprio sigillo ed ha infuso nei nostri cuori il pegno dello Spirito.
23 E io chiamo Dio a testimone sull'anima mia, che gli è per risparmiarvi ch'io non son venuto più a Corinto. Non che noi vogliamo signoreggiare sulla vostra fede, ma siamo cooperatori della vostra allegrezza, perchè voi nella fede state saldi.23 Or io sull'anima mia chiamo Dio in testimone, che, per risparmiarvi, non son più venuto a Corinto, non perchè la facciamo da padroni sulla vostra fede, cooperiamo invece alla vostra allegrezza, giacché state saldi nella fede.