Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Cantico 5


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BIBBIA RICCIOTTILA SACRA BIBBIA
1 Venga il mio diletto nel suo giardinoe mangi il frutto de' suoi pomi. Sposo. Son venuto nel mio giardino, sorella mia sposa, ho colto la mia mirra e il mio balsamo, ho mangiato il mio favo e il mio miele, ho bevuto il mio vino e il mio latte. Mangiate, o amici, bevete, inebriatevi, o cari! Sposa.1 Sono entrato nel mio giardino, mia sorella, sposa, ho raccolto la mia mirra col mio balsamo; ho mangiato il mio favo col mio miele, ho bevuto il mio vino col mio latte. Mangiate, amici, bevete, e inebriatevi, o cari!
2 Io dormo, ma il mio cuore veglia. [Ecco] la voce del mio diletto che picchia:«Aprimi, sorella mia, amica mia, mia colomba, perfetta mia: chè il mio capo è coperto di rugiada, e i miei riccioli [tutti molli] delle stille della notte!».2 Io dormivo, ma il mio cuore era desto. Voce del mio Diletto che bussa: "Aprimi, sorella mia, amica mia, mia colomba, mia perfetta, perché il mio capo è pieno di rugiada, i miei riccioli di gocce della notte".
3 - Mi son tolta già la veste: come la rimetterei? mi son lavata i piedi, come tornerei a imbrattarli? -3 "Ho levato la mia tunica, come indossarla di nuovo? Ho lavato i miei piedi, perché sporcarli di nuovo?".
4 L'amico mio passò la mano per lo spiraglio, e le mie viscere si commossero al sentirlo toccar [l'uscio].4 Il mio Diletto ha spinto la sua mano nella serratura, e le mie viscere si sono commosse per lui.
5 Mi levai per aprire al mio diletto, e le mie mani stillaron mirra, e le mie dita furon piene di mirra finissima.5 Mi sono alzata io per aprire al mio Diletto e le mie mani si sono impregnate di mirra e le mie dita di mirra liquida sulla maniglia del chiavistello.
6 La stanghetta dell'uscio mioaprii al mio diletto: ma quegli se n'era andato, era scomparso. L'anima mia era fuori di sè, quand'egli parlava! L'ho cercato e non l'ho trovato, l'ho chiamato e non m'ha risposto.6 Ho aperto io al mio Diletto, ma il Diletto era scomparso, era fuggito la mia anima veniva meno al suo parlare. L'ho cercato e non l'ho più trovato, l'ho chiamato: non mi ha risposto.
7 M'han trovato le scolte che perlustran la città, m'han percossa, ferita: m'han tolto di dosso il mantellole scolte delle mura.7 M'hanno incontrato le sentinelle, quelle che fanno la ronda per la città: mi hanno percossa, ferita, mi hanno strappato di dosso il mio velo le guardie delle mura.
8 Vi scongiuro, fanciulle di Gerusalemme, se trovate il mio diletto, oh! ditegliche languisco d'amore! Donzelle.8 Vi scongiuro, figlie di Gerusalemme, se troverete il mio Diletto, che cosa gli direte? Che sono malata d'amore, io!
9 Com'è il tuo diletto e in che si distingue da un altro, o bellissima tra le donne? com'è il tuo diletto e in che si distingue da un altro, che tu ci scongiuri così? Sposa.9 In che cosa il tuo Diletto è migliore di ogni altro diletto, o la più bella delle donne, in che cosa il tuo Diletto è migliore di ogni altro diletto, poiché tu ci scongiuri così?
10 Il mio diletto è bianco e vermiglio, eletto tra mille.10 Il mio Diletto è bianco e rosso, si riconosce fra diecimila!
11 Il suo capo è oro purissimo, i suoi riccioli come rame di palma, neri come il corvo.11 Il suo capo è oro, oro puro, i suoi riccioli sono palme, neri come il corvo.
12 I suoi occhi, come colombe su rivi d'acqua, lavate nel latte e raccolte dove l'acqua è copiosa.12 I suoi occhi sono come colombe su rivoli d'acque; i suoi denti lavati nel latte si posano in una perfetta incastonatura.
13 Le sue gote, come aiuole di balsamo, piantate da profumieri. Le sue labbra, come gigli, stillanti mirra squisita.13 Le sue guance sono come aiuole di balsamo, scrigni di erbe aromatiche; le sue labbra sono gigli, stillano mirra liquida.
14 Le sue mani, fatte al tornio, sono d'oro e ingemmate di giacinti. Il suo seno, avorio lavorato, tempestato di zaffiri.14 Le sue mani sono cilindri d'oro, tempestate di gemme di Tarsis; il suo ventre un blocco d'avorio incrostato di zaffiri.
15 Le sue gambe son colonne di marmo, poggiate su basi d'oro fine. Il suo aspetto, [maestoso] come il Libano, florido come i cedri.15 Le sue gambe sono colonne d'alabastro che poggiano su basi d'oro puro; il suo aspetto è come il Libano, maestoso come i cedri.
16 La sua gola soavissima, tutto è egli adorabile! Tale il mio diletto, tale il mio amico, o fanciulle di Gerusalemme. Donzelle.16 Il suo palato è la stessa dolcezza ed egli è tutto una delizia. Questo è il mio Diletto e questo è il mio amico, o figlie di Gerusalemme!
17 Dov'è andato il tuo diletto, o bellissima tra le donne? Dove s'è rivolto il tuo diletto, e lo cercheremo con te? Sposa.