Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Prima lettera di Pietro 3


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA MARTINI
1 Allo stesso modo voi, mogli, state sottomesse ai vostri mariti, perché, anche se alcuni non credono alla Parola, vengano riguadagnati dal comportamento delle mogli senza bisogno di discorsi,1 Similmente anche le donne sian soggette a' loro mariti: anche perché se alcuni non credono alla parola, siano guadagnati senza la parola dai portamenti delle mogli,
2 avendo davanti agli occhi la vostra condotta casta e rispettosa.2 Considerando quegli (insieme) colla riverenza la casta vostra condotta.
3 Il vostro ornamento non sia quello esteriore – capelli intrecciati, collane d’oro, sfoggio di vestiti –3 Delle quali l'ornato non sia al di fuori l'acconciatura de' capelli, o l'oro, che si mettano dattorno, o le vestimenta, onde si ammantino:
4 ma piuttosto, nel profondo del vostro cuore, un’anima incorruttibile, piena di mitezza e di pace: ecco ciò che è prezioso davanti a Dio.4 Ma quell'uomo ascoso del cuore con quello, che non si corrompe, Spirito tranquillo, e modesto, che è cosa preziosa nel cospetto di Dio.
5 Così un tempo si ornavano le sante donne che speravano in Dio; esse stavano sottomesse ai loro mariti,5 Imperocché così una volta anche le donne sante, che in Dio speravano, sì adornavano, stando soggette a' loro mariti.
6 come Sara che obbediva ad Abramo, chiamandolo signore. Di lei siete diventate figlie, se operate il bene e non vi lasciate sgomentare da alcuna minaccia.
6 Come Sara era ubbidiente ad Abramo, chiamandolo signore: della quale voi siete figliuole, operando il bene, e non essendo sbigottite da qualsisia spavento.
7 Così pure voi, mariti, trattate con riguardo le vostre mogli, perché il loro corpo è più debole, e rendete loro onore perché partecipano con voi della grazia della vita: così le vostre preghiere non troveranno ostacolo.
7 Voi, mariti, parimente convivete con saggezza con le mogli, e come ad arnese più fragile rendete onore, ed anche come a coeredi della grazia di vita affinchè impedite non siano le vostre orazioni.
8 E infine siate tutti concordi, partecipi delle gioie e dei dolori degli altri, animati da affetto fraterno, misericordiosi, umili.8 Finalmente tutti unanimi, compassionevoli, amanti de' fratelli, misericordiosi, modesti, umili:
9 Non rendete male per male né ingiuria per ingiuria, ma rispondete augurando il bene. A questo infatti siete stati chiamati da Dio per avere in eredità la sua benedizione.
9 Non rendendo male per male, né maledizione per maledizione, ma pel contrario benedicendo: imperocché a questo siete stati chiamati, affinchè abbiate in retaggio la benedizione.
10 Chi infatti vuole amare la vita
e vedere giorni felici
trattenga la lingua dal male
e le labbra da parole d’inganno,
10 Chi adunque vuole, ed ama la vita, e di vedere de' giorni beati, raffreni la sua lingua dal male, e le labbra di lui non parlino inganno.
11 eviti il male e faccia il bene,
cerchi la pace e la segua,
11 Schivi il male, e faccia il bene: cerchi la pace, e le vada dietro:
12 perché gli occhi del Signore sono sopra i giusti
e le sue orecchie sono attente alle loro preghiere;
ma il volto del Signore è contro coloro che fanno il male.
12 Dappoiché gli occhi del Signore sopra de' giusti, e le orecchie di lui alle loro orazioni: ma la faccia di Dio contro di coloro che mal fanno.
13 E chi potrà farvi del male, se sarete ferventi nel bene?13 E chi è, che a voi noccia se sarete zelanti del bene?
14 Se poi doveste soffrire per la giustizia, beati voi! Non sgomentatevi per paura di loro e non turbatevi,14 Ma di più se alcuna cosa patite per la giustizia, beati voi. Non paventate però gli spauracchi di coloro, e non vi turbate.
15 ma adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi.15 Ma benedite ne' vostri cuori Cristo Signore, pronti sempre a dar satisfazione a chiunque vi domandi ragione della speranza, che avete dentro di voi:
16 Tuttavia questo sia fatto con dolcezza e rispetto, con una retta coscienza, perché, nel momento stesso in cui si parla male di voi, rimangano svergognati quelli che malignano sulla vostra buona condotta in Cristo.16 Ma con modestia, e rispetto, conservando buona coscienza: onde invece che sparlan di voi, rimangano confusi quegli, che intaccano la buona vostra maniera di vivere secondo Cristo.
17 Se questa infatti è la volontà di Dio, è meglio soffrire operando il bene che facendo il male,17 Imperocché è meglio il patire (se cosi piaccia al voler di Dio) ben facendo, che operando male:
18 perché anche Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio; messo a morte nel corpo, ma reso vivo nello spirito.18 Conciossiachè anche Cristo una volta pei peccati nostri morì, il giusto pegli ingiusti, affine di offerir noi a Dio, essendo stato messo a morte secondo la carne, vivificato poi per lo Spirito.
19 E nello spirito andò a portare l’annuncio anche alle anime prigioniere,19 Pel quale eziandio andò a predicare a quegli spiriti, che erano in carcere:
20 che un tempo avevano rifiutato di credere, quando Dio, nella sua magnanimità, pazientava nei giorni di Noè, mentre si fabbricava l’arca, nella quale poche persone, otto in tutto, furono salvate per mezzo dell’acqua.20 I quali erano stati una volta increduli, allorché la pazienza di Dio stava aspettando ne' giorni di Noè, mentre fabbricavasi l'arca: nella quale pochi, cioè otto anime si salvaron sopra l'acqua.
21 Quest’acqua, come immagine del battesimo, ora salva anche voi; non porta via la sporcizia del corpo, ma è invocazione di salvezza rivolta a Dio da parte di una buona coscienza, in virtù della risurrezione di Gesù Cristo.21 Alla qual cosa corrisponde adesso quel battesimo, che vi salva (non ripulimento delle sozzure della carne, ma contratto di buona coscienza fatto con Dio) per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo,
22 Egli è alla destra di Dio, dopo essere salito al cielo e aver ottenuto la sovranità sugli angeli, i Principati e le Potenze.22 Il quale sta alla destra di Dio, ingoiata avendo la morte, perché noi diventassimo eredi dalla vita eterna: essendo andato al cielo, soggettati a se gli Angeli, e le potestà, e le vertudi.