Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Lettera di Giacomo 3


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BIBBIA CEI 2008NOVA VULGATA
1 Fratelli miei, non siate in molti a fare da maestri, sapendo che riceveremo un giudizio più severo:1 Nolite plures magistri fieri, fra tres mei, scientes quoniam maiusiudicium accipiemus.
2 tutti infatti pecchiamo in molte cose. Se uno non pecca nel parlare, costui è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo.2 In multis enim offendimus omnes. Si quis in verbo nonoffendit, hic perfectus est vir, potens etiam freno circumducere totum corpus.
3 Se mettiamo il morso in bocca ai cavalli perché ci obbediscano, possiamo dirigere anche tutto il loro corpo.3 Si autem equorum frenos in ora mittimus ad oboediendum nobis, et omne corpusillorum circumferimus.
4 Ecco, anche le navi, benché siano così grandi e spinte da venti gagliardi, con un piccolissimo timone vengono guidate là dove vuole il pilota.4 Ecce et naves, cum tam magnae sint et a ventis validisminentur, circumferuntur a minimo gubernaculo, ubi impetus dirigentis voluerit;
5 Così anche la lingua: è un membro piccolo ma può vantarsi di grandi cose. Ecco: un piccolo fuoco può incendiare una grande foresta!5 ita et lingua modicum quidem membrum est et magna exsultat. Ecce quantus ignisquam magnam silvam incendit!
6 Anche la lingua è un fuoco, il mondo del male! La lingua è inserita nelle nostre membra, contagia tutto il corpo e incendia tutta la nostra vita, traendo la sua fiamma dalla Geènna.6 Et lingua ignis est, universitas iniquitatis;lingua constituitur in membris nostris, quae maculat totum corpus et inflammatrotam nativitatis et inflammatur a gehenna.
7 Infatti ogni sorta di bestie e di uccelli, di rettili e di esseri marini sono domati e sono stati domati dall’uomo,7 Omnis enim natura et bestiarum etvolucrum et serpentium et etiam cetorum domatur et domita est a natura humana;
8 ma la lingua nessuno la può domare: è un male ribelle, è piena di veleno mortale.8 linguam autem nullus hominum domare potest, inquietum malum, plena venenomortifero.
9 Con essa benediciamo il Signore e Padre e con essa malediciamo gli uomini fatti a somiglianza di Dio.9 In ipsa benedicimus Dominum et Patrem et in ipsa maledicimushomines, qui ad similitudinem Dei facti sunt;
10 Dalla stessa bocca escono benedizione e maledizione. Non dev’essere così, fratelli miei!10 ex ipso ore procedit benedictioet maledictio. Non oportet, fratres mei, haec ita fieri.
11 La sorgente può forse far sgorgare dallo stesso getto acqua dolce e amara?11 Numquid fons deeodem foramine emanat dulcem et amaram aquam?
12 Può forse, miei fratelli, un albero di fichi produrre olive o una vite produrre fichi? Così una sorgente salata non può produrre acqua dolce.
12 Numquid potest, fratres mei,ficus olivas facere, aut vitis ficus? Neque salsa dulcem potest facere aquam.
13 Chi tra voi è saggio e intelligente? Con la buona condotta mostri che le sue opere sono ispirate a mitezza e sapienza.13 Quis sapiens et disciplinatus inter vos? Ostendat ex bona conversationeoperationem suam in mansuetudine sapientiae.
14 Ma se avete nel vostro cuore gelosia amara e spirito di contesa, non vantatevi e non dite menzogne contro la verità.14 Quod si zelum amarum habetis etcontentiones in cordibus vestris, nolite gloriari et mendaces esse adversusveritatem.
15 Non è questa la sapienza che viene dall’alto: è terrestre, materiale, diabolica;15 Non est ista sapientia desursum descendens, sed terrena, animalis,diabolica;
16 perché dove c’è gelosia e spirito di contesa, c’è disordine e ogni sorta di cattive azioni.16 ubi enim zelus et contentio, ibi inconstantia et omne opus pravum.
17 Invece la sapienza che viene dall’alto anzitutto è pura, poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale e sincera.17 Quae autem desursum est sapientia primum quidem pudica est, deinde pacifica,modesta, suadibilis, plena misericordia et fructibus bonis, non iudicans, sinesimulatione;
18 Per coloro che fanno opera di pace viene seminato nella pace un frutto di giustizia.18 fructus autem iustitiae in pace seminatur facientibus pacem.