Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Tessalonicesi 2


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BIBBIA CEI 2008NOVA VULGATA
1 Voi stessi infatti, fratelli, sapete bene che la nostra venuta in mezzo a voi non è stata inutile.1 Nam ipsi scitis, fratres, introi tum nostrum ad vos, quia non inanisfuit;
2 Ma, dopo aver sofferto e subìto oltraggi a Filippi, come sapete, abbiamo trovato nel nostro Dio il coraggio di annunciarvi il vangelo di Dio in mezzo a molte lotte.2 sed ante passi et contumeliis affecti, sicut scitis, in Philippis,fiduciam habuimus in Deo nostro loqui ad vos evangelium Dei in multasollicitudine.
3 E il nostro invito alla fede non nasce da menzogna, né da disoneste intenzioni e neppure da inganno;3 Exhortatio enim nostra non ex errore neque ex immunditia nequein dolo,
4 ma, come Dio ci ha trovato degni di affidarci il Vangelo così noi lo annunciamo, non cercando di piacere agli uomini, ma a Dio, che prova i nostri cuori.4 sed sicut probati sumus a Deo, ut crederetur nobis evangelium, italoquimur non quasi hominibus placentes, sed Deo, qui probat corda nostra.
5 Mai infatti abbiamo usato parole di adulazione, come sapete, né abbiamo avuto intenzioni di cupidigia: Dio ne è testimone.5 Neque enim aliquando fuimus in sermone adulationis, sicut scitis, neque subpraetextu avaritiae, Deus testis,
6 E neppure abbiamo cercato la gloria umana, né da voi né da altri,6 nec quaerentes ab hominibus gloriam, neque avobis neque ab aliis;
7 pur potendo far valere la nostra autorità di apostoli di Cristo. Invece siamo stati amorevoli in mezzo a voi, come una madre che ha cura dei propri figli.7 cum possemus oneri esse ut Christi apostoli, sed factisumus parvuli in medio vestrum, tamquam si nutrix foveat filios suos;
8 Così, affezionati a voi, avremmo desiderato trasmettervi non solo il vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita, perché ci siete diventati cari.
8 itadesiderantes vos, cupide volebamus tradere vobis non solum evangelium Dei sedetiam animas nostras, quoniam carissimi nobis facti estis.
9 Voi ricordate infatti, fratelli, il nostro duro lavoro e la nostra fatica: lavorando notte e giorno per non essere di peso ad alcuno di voi, vi abbiamo annunciato il vangelo di Dio.9 Memores enim estis,fratres, laboris nostri et fatigationis; nocte et die operantes, ne quem vestrumgravaremus, praedicavimus in vobis evangelium Dei.
10 Voi siete testimoni, e lo è anche Dio, che il nostro comportamento verso di voi, che credete, è stato santo, giusto e irreprensibile.10 Vos testes estis et Deus,quam sancte et iuste et sine querela vobis, qui credidistis, fuimus;
11 Sapete pure che, come fa un padre verso i propri figli, abbiamo esortato ciascuno di voi,11 sicutscitis qualiter unumquemque vestrum, tamquam pater filios suos,
12 vi abbiamo incoraggiato e scongiurato di comportarvi in maniera degna di Dio, che vi chiama al suo regno e alla sua gloria.
12 deprecantesvos et consolantes testificati sumus, ut ambularetis digne Deo, qui vocat vos insuum regnum et gloriam.
13 Proprio per questo anche noi rendiamo continuamente grazie a Dio perché, ricevendo la parola di Dio che noi vi abbiamo fatto udire, l’avete accolta non come parola di uomini ma, qual è veramente, come parola di Dio, che opera in voi credenti.13 Ideo et nos gratias agimus Deo sine intermissione, quoniam cum accepissetis anobis verbum auditus Dei, accepistis non ut verbum hominum sed, sicut est vere,verbum Dei, quod et operatur in vobis, qui creditis.
14 Voi infatti, fratelli, siete diventati imitatori delle Chiese di Dio in Cristo Gesù che sono in Giudea, perché anche voi avete sofferto le stesse cose da parte dei vostri connazionali, come loro da parte dei Giudei.14 Vos enim imitatoresfacti estis, fratres, ecclesiarum Dei, quae sunt in Iudaea in Christo Iesu; quiaeadem passi estis et vos a contribulibus vestris, sicut et ipsi a Iudaeis,
15 Costoro hanno ucciso il Signore Gesù e i profeti, hanno perseguitato noi, non piacciono a Dio e sono nemici di tutti gli uomini.15 qui et Dominum occiderunt Iesum et prophetas et nos persecuti sunt et Deo nonplacent et omnibus hominibus adversantur,
16 Essi impediscono a noi di predicare ai pagani perché possano essere salvati. In tal modo essi colmano sempre di più la misura dei loro peccati! Ma su di loro l’ira è giunta al colmo.
16 prohibentes nos gentibus loqui, utsalvae fiant, ut impleant peccata sua semper. Pervenit autem ira Dei super illosusque in finem.
17 Quanto a noi, fratelli, per poco tempo privati della vostra presenza di persona ma non con il cuore, speravamo ardentemente, con vivo desiderio, di rivedere il vostro volto.17 Nos autem, fratres, desolati a vobis ad tempus horae, facie non corde,abundantius festinavimus faciem vestram videre cum multo desiderio.
18 Perciò io, Paolo, più di una volta ho desiderato venire da voi, ma Satana ce lo ha impedito.18 Propterquod voluimus venire ad vos, ego quidem Paulus et semel et iterum; et impedivitnos Satanas.
19 Infatti chi, se non proprio voi, è la nostra speranza, la nostra gioia e la corona di cui vantarci davanti al Signore nostro Gesù, nel momento della sua venuta?19 Quae est enim nostra spes aut gaudium aut corona gloriae —nonne et vos — ante Dominum nostrum Iesum in adventu eius?
20 Siete voi la nostra gloria e la nostra gioia!20 Vos enim estisgloria nostra et gaudium.