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Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Lamentazioni 1


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BIBBIA CEI 2008LA SACRA BIBBIA
1 (Alef) Come sta solitaria
la città un tempo ricca di popolo!
È divenuta come una vedova,
la grande fra le nazioni;
la signora tra le province
è sottoposta a lavori forzati.
1 Come mai siede solitaria la città grande di popolo? E' divenuta come vedova la grande fra le genti! La principessa fra le province è divenuta tributaria!
2 (Bet) Piange amaramente nella notte,
le sue lacrime sulle sue guance.
Nessuno la consola,
fra tutti i suoi amanti.
Tutti i suoi amici l’hanno tradita,
le sono divenuti nemici.
2 Piange, piange nella notte e le sue lacrime sono sulle sue guance. Non ha un consolatore fra tutti i suoi amanti; tutti i suoi amici l'hanno tradita, le sono diventati nemici!
3 (Ghimel) Giuda è deportato
in miseria e in dura schiavitù.
Abita in mezzo alle nazioni,
e non trova riposo;
tutti i suoi persecutori l’hanno raggiunto
fra le angosce.
3 Giuda è partito in esilio per miseria e per grande schiavitù; abita fra le genti, non trova mai riposo; tutti i suoi persecutori l'hanno raggiunto fra le gole anguste.
4 (Dalet) Le strade di Sion sono in lutto,
nessuno si reca più alle sue feste;
tutte le sue porte sono deserte,
i suoi sacerdoti sospirano,
le sue vergini sono afflitte
ed essa è nell’amarezza.
4 Le strade di Sion sono in lutto e non si celebrano più feste. Tutte le sue porte sono deserte, i suoi sacerdoti sono in gemito, le sue vergini addolorate ed essa vive nell'amarezza.
5 (He) I suoi avversari sono suoi padroni,
i suoi nemici prosperano,
perché il Signore l’ha afflitta
per i suoi misfatti senza numero;
i suoi bambini sono andati in esilio,
sospinti dal nemico.
5 I suoi oppressori hanno il dominio, i suoi nemici sono fortunati: perché il Signore l'ha afflitta a causa dei molti suoi peccati. I suoi bambini sono andati schiavi dinanzi all'avversario.
6 (Vau) Dalla figlia di Sion
è scomparso ogni splendore.
I suoi capi sono diventati come cervi
che non trovano pascolo;
camminano senza forze
davanti agli inseguitori.
6 E' scomparso dalla figlia di Sion tutto il suo splendore, i suoi prìncipi sono divenuti come cervi che non trovano pascolo; marciavano senza vigore dinanzi al persecutore.
7 (Zain) Gerusalemme ricorda
i giorni della sua miseria e del suo vagare,
tutti i suoi beni preziosi
dal tempo antico,
quando il suo popolo cadeva per mano del nemico
e nessuno le porgeva aiuto.
I suoi nemici la guardavano
e ridevano della sua rovina.
7 Gerusalemme ricorda i giorni della sua miseria e del suo errare, tutti i suoi beni preziosi che possedeva da giorni antichi; ricorda quando cadeva il suo popolo nella mano del nemico e non vi era soccorritore per lei. L'hanno vista gli avversari, hanno riso della sua distruzione!
8 (Het) Gerusalemme ha peccato gravemente
ed è divenuta un abominio.
Quanti la onoravano la disprezzano,
perché hanno visto la sua nudità.
Anch’essa sospira
e si volge per nasconderla.
8 Ha peccato, ha peccato Gerusalemme, per questo è divenuta cosa immonda; tutti quelli che l'onoravano la disprezzano, perché hanno visto la sua nudità; anch'essa sta gemendo e si volge indietro.
9 (Tet) La sua sozzura è nei lembi della sua veste,
non pensava alla sua fine;
è caduta in modo inatteso
e nessuno la consola.
«Guarda, Signore, la mia miseria,
perché il nemico trionfa».
9 La sua impurità è sulle sue frange, non ha sospettato del suo avvenire; è caduta in modo sorprendente, senza che alcuno la consoli. "Guarda, Signore, la mia miseria, perché il nemico s'insuperbisce".
10 (Iod) L’avversario ha steso la mano
su tutte le sue cose più preziose;
ha visto penetrare
nel suo santuario i pagani,
mentre tu, Signore, avevi loro proibito
di entrare nella tua assemblea.
10 L'avversario ha steso la sua mano su tutti i suoi tesori; ella ha visto i pagani entrare nel suo santuario, per i quali tu avevi ordinato: "Non entreranno nella tua assemblea".
11 (Caf) Tutto il suo popolo sospira
in cerca di pane;
danno gli oggetti più preziosi in cambio di cibo,
per sostenersi in vita.
«Osserva, Signore, e considera
come sono disprezzata!
11 Tutto il suo popolo è di gementi, cercatori di pane; dànno i loro gioielli per pane, per riprendere la vita. "Guarda, Signore, e fissa lo sguardo, perché sto divenendo spregevole!".
12 (Lamed) Voi tutti che passate per la via,
considerate e osservate
se c’è un dolore simile al mio dolore,
al dolore che ora mi tormenta,
e con cui il Signore mi ha afflitta
nel giorno della sua ira ardente.
12 O voi tutti che passate sulla via, fissate lo sguardo e vedete se v'è dolore simile al dolore mio, quello che mi è stato inflitto, quello con cui il Signore mi tormenta nel giorno dell'ardore della sua ira!
13 (Mem) Dall’alto egli ha scagliato un fuoco,
nelle mie ossa lo ha fatto penetrare.
Ha teso una rete ai miei piedi,
mi ha fatto tornare indietro.
Mi ha reso desolata,
affranta da languore per sempre.
13 Dall'alto ha scagliato un fuoco, l'ha fatto scendere nelle mie ossa, ha teso una rete ai miei piedi, m'ha fatto cadere all'indietro, m'ha reso come una donna desolata, una che soffre tutto il giorno.
14 (Nun) S’è aggravato il giogo delle mie colpe,
dalla sua mano sono annodate.
Sono cresciute fin sul mio collo
e hanno fiaccato la mia forza.
Il Signore mi ha messo nelle loro mani,
non posso alzarmi.
14 Ha vegliato sui miei peccati, nella sua mano sono intrecciati: essi gravano sul mio collo; ha fatto vacillare la mia forza. Il Signore m'ha consegnato nelle loro mani: non posso più rialzarmi.
15 (Samec) Il Signore in mezzo a me
ha ripudiato tutti i miei prodi,
ha chiamato a raccolta contro di me
per fiaccare i miei giovani;
il Signore ha pigiato nel torchio
la vergine figlia di Giuda.
15 Ha ripudiato tutti i miei forti il Signore in mezzo a me; ha convocato contro di me un'assemblea di nemici, per fiaccare i miei giovani; un torchio ha pigiato il Signore per la vergine figlia di Giuda.
16 (Ain) Per questo piango,
e dal mio occhio scorrono lacrime,
perché lontano da me è chi consola,
chi potrebbe ridarmi la vita;
i miei figli sono desolati,
perché il nemico ha prevalso».
16 Per queste cose io piango, il mio occhio, l'occhio mio si scioglie in lacrime, perché è lontano da me il consolatore, che mi renda la vita; i miei figli sono desolati, perché il nemico è stato più forte.
17 (Pe) Sion protende le mani,
nessuno la consola.
Contro Giacobbe il Signore ha mandato
da tutte le parti i suoi nemici.
Gerusalemme è divenuta
per loro un abominio.
17 Sion tende le sue mani: nessun consolatore per lei! Il Signore ha disposto per Giacobbe che i suoi vicini divenissero suoi nemici: Gerusalemme è diventata in mezzo a loro come una cosa impura.
18 (Sade) «Giusto è il Signore,
poiché mi sono ribellata alla sua parola.
Ascoltate, vi prego, popoli tutti,
e osservate il mio dolore!
Le mie vergini e i miei giovani
sono andati in schiavitù.
18 Il Signore è giusto, perché sono stata ribelle alle sue parole. Oh, ascoltate, o popoli tutti, vedete il mio dolore: le mie vergini e i miei giovani sono partiti per l'esilio!
19 (Kof) Ho chiamato i miei amanti,
ma mi hanno tradita;
i miei sacerdoti e i miei anziani
sono spirati in città,
mentre cercavano cibo
per sostenersi in vita.
19 Ho chiamato i miei amanti: essi mi hanno ingannata! I miei sacerdoti e i miei anziani sono spirati nella città mentre cercavano cibo per riprendere la vita.
20 (Res) Guarda, Signore, quanto sono in angoscia;
le mie viscere si agitano,
dentro di me è sconvolto il mio cuore,
poiché sono stata veramente ribelle.
Di fuori la spada mi priva dei figli,
dentro c’è la morte.
20 Vedi, Signore, quanto è grande la mia angoscia, le mie viscere fremono. Il mio cuore è sconvolto in me, perché ribelle sono stata io! All'esterno la spada mi priva dei figli, in casa è come la morte!
21 (Sin)Senti come gemo,
e nessuno mi consola.
Tutti i miei nemici hanno saputo della mia sventura,
hanno gioito, perché tu l’hai fatto.
Manda il giorno che hai decretato
ed essi siano simili a me!
21 Senti come io gemo, nessuno che mi consoli! Tutti i miei nemici hanno udito la mia sciagura, hanno gioito, perché tu l'hai procurata! Fa' che venga il giorno che tu hai ordinato, e divengano simili a me!
22 (Tau) Giunga davanti a te tutta la loro malvagità,
trattali come hai trattato me
per tutti i miei peccati.
Sono molti i miei gemiti
e il mio cuore si consuma»
22 Giunga tutta la loro malizia dinanzi a te e opera con loro come hai operato con me per tutte le mie colpe. Molti sono i miei lamenti, e il mio cuore languisce!