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Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Levitico 22


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA MARTINI
1 Il Signore parlò a Mosè e disse:1 Parlò di nuovo il Signore a Mosè, e disse:
2 «Parla ad Aronne e ai suoi figli: trattino con rispetto le offerte sante degli Israeliti e non profanino il mio santo nome, perché sono offerte consacrate a me. Io sono il Signore.
2 Di' ad Aronne, e a' suoi figliuoli, che si astengano dalle cose, le quali sono consacrate a me da' figliuoli d'Israele; e non profanino le cose santificate in onor mio, le quali eglino offeriscono. Io il Signore.
3 Di’ loro: “Nelle generazioni future ogni uomo della vostra discendenza che si accosterà in stato di impurità alle offerte sante, consacrate dagli Israeliti in onore del Signore, sarà eliminato dalla mia presenza. Io sono il Signore.
3 Fa' sapere ad essi, e a' loro posteri, che qualunque uomo della loro stirpe, il quale essendo immondo si accosterà alle cose consacrate, e offerte dai figliuoli d'Israele al Signore, perirà dinanzi al Signore. Io sono il Signore.
4 Nessun uomo della stirpe di Aronne affetto da lebbra o da gonorrea potrà mangiare le offerte sante, finché non sia puro. Così sarà per chi toccherà qualsiasi cosa impura a causa di un cadavere o per chi avrà perdite seminali,4 Un uomo della stirpe d'Aronne, che sia lebbroso, o malato di gonorrea, non mangerà delle cose consacrate a me, fino a tanto ch'ei sia guarito. Chi toccherà un uomo, che è immondo per ragione d'un morto, o uno, che è soggetto a gonorrea,
5 oppure per chi toccherà un rettile che lo rende impuro o una persona che lo rende impuro, qualunque sia la sua impurità.5 E chi toccherà un rettile, e qualunque cosa immonda, il toccamento della quale porta impurità,
6 Colui che avrà avuto tali contatti resterà impuro fino alla sera e non mangerà le offerte sante prima di essersi lavato il corpo nell’acqua;6 Sarà immondo fino alla sera, e non mangerà delle cose santificate; ma lavata che avrà la sua carne nell'acqua,
7 dopo il tramonto del sole sarà puro e allora potrà mangiare le offerte sante, perché esse sono il suo cibo.7 E tramontato il sole, allora essendo mondo mangerà delle cose santificate; perché elle sono suo cibo.
8 Non mangerà carne di bestia morta naturalmente o sbranata, per non rendersi impuro. Io sono il Signore.8 Non mangeranno d’una bestia morta da sé, ovvero uccisa da un’altra bestia, e non si contamineranno con tali cose. Io sono il Signore.
9 Osserveranno dunque ciò che ho comandato, altrimenti porteranno la pena del loro peccato e moriranno per aver commesso profanazioni. Io sono il Signore che li santifico.
9 Osservino i miei comandamenti, affinché non cadano in peccato, e non muoiano nel santuario dopo d’averlo profanato. Io il Signore, che li santifico.
10 Nessun profano mangerà le offerte sante; né l’ospite di un sacerdote né il salariato potrà mangiare le offerte sante.10 Nissun d'altra stirpe mangerà delle cose santificate; colui, che coabita col sacerdote, e il servo mercenario non ne mangeranno.
11 Ma una persona che il sacerdote avrà comprato con il proprio denaro ne potrà mangiare, e così anche lo schiavo che gli è nato in casa: costoro potranno mangiare il suo cibo.11 Ma il servo comprato dal sacerdote, e il servo nato in sua casa, questi ne mangeranno.
12 Se la figlia di un sacerdote è sposata con un profano, non potrà mangiare del contributo delle offerte sante.12 Se la figlia del sacerdote sposa un uomo qualunque del popolo, non mangerà delle cose santificate, e delle primizie:
13 Se invece la figlia del sacerdote è rimasta vedova o è stata ripudiata e non ha figli, ed è tornata ad abitare da suo padre come quando era giovane, potrà mangiare il cibo del padre; ma nessun profano potrà mangiarne.
13 Ma se divenuta vedova, ovvero ripudiata, e senza figliuoli, ella fa ritorno alla casa di suo padre, mangerà di quel che mangia suo padre, com'ella usava di far da fanciulla. Nissuno d'altra nazione ha potestà di mangiarne.
14 Se uno mangia inavvertitamente di un'offerta santa, darà al sacerdote il valore dell'offerta santa, aggiungendovi un quinto.14 Chi per ignoranza avrà mangiato delle cose santificate, aggiungerà un quinto a quel che ha consumato, e darallo al sacerdote per uso del santuario.
15 I sacerdoti non profaneranno dunque le offerte sante degli Israeliti, che essi prelevano per il Signore,15 Guardinsi dal profanare le cose santificate, offerte dai figliuoli d'Israele al Signore:
16 e non faranno portare loro il peso della colpa di cui si renderebbero colpevoli, mangiando le loro offerte sante; poiché io sono il Signore che le santifico”».
16 Affinché non abbiano a portar la pena del loro delitto, quando abbian mangiato delle cose santificate. Io il Signore, che li santifico.
17 Il Signore parlò a Mosè e disse:17 E il Signore parlò a Mosè, e disse:
18 «Parla ad Aronne, ai suoi figli, a tutti gli Israeliti dicendo loro: “Chiunque della casa d’Israele o dei forestieri dimoranti in Israele presenterà la sua offerta, per qualsiasi voto o dono spontaneo, da presentare come olocausto in onore del Signore,18 Parla ad Aronne, e ai suoi figliuoli, e a tutt’i figliuoli d'Israele, e di' loro: Qualunque uomo della casa d'Israele, o forestiero abitante tra voi, il quale faccia sua obblazione o per isciogliere un voto, o per libera elezione, qualunque sia la vittima, che egli presenta per farne olocausto al Signore per le mani vostre,
19 per essere gradito, dovrà offrire un maschio, senza difetto, di bovini, di pecore o di capre.19 Ella sarà un maschio senza macchia, o bue, o agnello, o capro:
20 Non offrirete nulla con qualche difetto, perché non sarebbe gradito.20 Se avrà difetto, non l'offerirete, né sarà accettevole.
21 Se qualcuno presenterà al Signore, in sacrificio di comunione, un bovino o un ovino, sia per adempiere un voto sia come offerta spontanea, la vittima, perché sia gradita, dovrà essere perfetta e non avere alcun difetto.21 Chi offerisce al Signore un'ostia pacifica, o per isciogliere un voto, o di libera elezione, sia ella di buoi, o di pecore, la offerirà immacolata, affinché ella sia accettevole: nissun difetto sarà in essa.
22 Non presenterete in onore del Signore nessuna vittima cieca o storpia o mutilata o con ulcere o con la scabbia o con piaghe purulente; non ne farete sull’altare un sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore.22 Se sarà cieca, se stroppiata, se con qualche cicatrice, se ha scrofole, o rogna, o scabbia, non l’offerirete al Signore, e non ne farete andare sull’altare del Signore.
23 Un capo di bestiame grosso o minuto che sia deforme o atrofizzato, potrai offrirlo come dono spontaneo, ma non sarà gradito come sacrificio votivo.23 Il bue, o la pecora, a cui sia stato tagliato un orecchio, o la coda, tu puoi offerirla volontariamente; ma non puoi con essa sciogliere un voto.
24 Non offrirete al Signore un animale con i testicoli ammaccati o contusi o strappati o tagliati. Tali cose non farete nella vostra terra24 Non offerirete al Signore nissuno animale, a cui sieno stati ammaccati, o pestati, o tagliati, o strappati i testicoli, e non farete assolutamente tal cosa nel vostro paese.
25 né prenderete dalle mani dello straniero alcuna di queste vittime per offrirla come cibo in onore del vostro Dio; essendo mutilate, difettose, non sarebbero gradite a vostro favore”».
25 Non offerirete al vostro Dio de' pani presentati a voi da uomo straniero, né qualunque altra cosa, che questi voglia dare, perocché tutte le cose loro sono contaminate: non le accettate.
26 Il Signore parlò a Mosè e disse:26 E il Signore parlò a Mosè, e disse:
27 «Quando nascerà un vitello o un agnello o un capretto, starà sette giorni presso la madre; dall’ottavo giorno in poi, sarà gradito come vittima da consumare con il fuoco per il Signore.27 Il vitello, la pecora, e la capra, nate che sieno, per sette giorni staranno alla mammella della madre: e l’ottavo giorno, e in appresso potranno offerirsi al Signore.
28 Non scannerete mucca o pecora lo stesso giorno con il suo piccolo.
28 Sia vacca, sia pecora, non sarà immolata lo stesso dì coi suoi parti.
29 Quando offrirete al Signore un sacrificio di ringraziamento, offritelo in modo che sia gradito.29 Se immolate al Signore un'ostia in rendimento di grazie affinché egli vi sia propizio,
30 La vittima sarà mangiata il giorno stesso; non ne farete avanzare nulla fino al mattino. Io sono il Signore.
30 Voi la mangerete lo stesso dì: non ne resterà nulla pella mattina del dì seguente. Io il Signore.
31 Osserverete dunque i miei comandi e li metterete in pratica. Io sono il Signore.31 Osservate i miei comandamenti, e mettetegli in pratica. Io il Signore.
32 Non profanerete il mio santo nome, affinché io sia santificato in mezzo agli Israeliti. Io sono il Signore che vi santifico,32 Non profanate il nome mio santo, affinché io sia glorificato dalla società de' figliuoli d'Israele. Io il Signore, che vi santifico,
33 che vi ho fatto uscire dalla terra d’Egitto per essere vostro Dio. Io sono il Signore».
33 E vi ho tratti dalla terra d'Egitto per essere vostro Dio. Io il Signore.