Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Tobia 7


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA TINTORI
1 Quando fu entrato in Ecbàtana, Tobia disse: «Fratello Azaria, conducimi diritto dal nostro fratello Raguele». Egli lo condusse alla casa di Raguele, che trovarono seduto presso la porta del cortile. Lo salutarono per primi ed egli rispose: «Salute, fratelli, siate i benvenuti!». Li fece entrare in casa.1 Essi entrarono da Raguele, che li accolse con gioia,
2 Disse a sua moglie Edna: «Quanto somiglia questo giovane a mio fratello Tobi!».2 e, mirando Tobia, disse ad Anna sua moglie: « Quanto rassomiglia a mio cugino questo giovane! »
3 Edna domandò loro: «Di dove siete, fratelli?», ed essi risposero: «Siamo dei figli di Nèftali, deportati a Ninive».3 Detto questo, domandò loro: « Di dove siete, o giovani nostri fratelli? » Essi risposero: « Della tribù di Nettali, della cattività di Ninive ».
4 Disse allora: «Conoscete nostro fratello Tobi?». Le dissero: «Lo conosciamo».4 E Raguele a loro: « Allora conoscete Tobia mio fratello? » Risposero: « Lo conosciamo ».
5 Riprese: «Sta bene?». Risposero: «Sta bene e vive». E Tobia aggiunse: «È mio padre».
5 Siccome Raguole diceva molto bene di Tobia, l'angelo gli disse: « Tobia del quale ci parli, è padre di lui ».
6 Raguele allora balzò in piedi, l’abbracciò e pianse. Poi gli disse: «Sii benedetto, o figlio! Hai un ottimo padre. Che sventura per un uomo giusto e generoso nel fare elemosine essere diventato cieco!». Si gettò al collo del parente Tobia e pianse.6 Raguele gli si gettò al collo e, coprendolo di lacrime e baci, esclamò singhiozzando sul collo di lui:
7 Pianse anche sua moglie Edna e pianse anche la loro figlia Sara.7 Sii benedetto, figlio mio, che sei figliolo di un uomo dabbene, anzi ottimo ».
8 Poi egli macellò un montone del gregge e fece loro una festosa accoglienza.
8 La sua moglie Anna e la loro figlia Sara si misero a piangere.
9 Si lavarono, fecero le abluzioni e, quando si furono messi a tavola, Tobia disse a Raffaele: «Fratello Azaria, domanda a Raguele che mi dia in moglie mia cugina Sara».9 Dopo aver parlato, Raguele ordinò di uccidere un ariete e di preparare un convito; ma quando li pregò di porsi a mensa,
10 Raguele udì queste parole e disse al giovane: «Mangia, bevi e sta’ allegro per questa sera, poiché nessuno all’infuori di te, mio parente, ha il diritto di prendere mia figlia Sara, come del resto neppure io ho la facoltà di darla a un altro uomo all’infuori di te, poiché tu sei il mio parente più stretto. Però, figlio, voglio dirti con franchezza la verità.10 Tobia disse: « Io non mungerò nè berrò qui oggi, se tu prima non mi concedi quanto ti chiedo, e non mi prometti di darmi in moglie Sara tua figlia: ».
11 L’ho data a sette mariti, scelti tra i nostri fratelli, e tutti sono morti la notte in cui entravano da lei. Ora, figlio, mangia e bevi; il Signore sarà con voi».11 A queste parole Raguele fu pieno di spavento, perchè, sapendo quant'era accaduto a quei sette mariti, temeva che lo stesso avvenisse a lui. Siccome esitava e non dava risposta alla richiesta di Tobia,
12 Ma Tobia disse: «Non mangerò affatto né berrò, prima che tu abbia preso una decisione a mio riguardo». Rispose Raguele: «Lo farò! Ella ti viene data secondo il decreto del libro di Mosè e come dal cielo è stato stabilito che ti sia data. Abbi cura di lei, d’ora in poi tu sei suo fratello e lei tua sorella. Ti viene concessa da oggi per sempre. Il Signore del cielo vi assista questa notte, o figlio, e vi conceda la sua misericordia e la sua pace».
12 l'angelo gli disse: « Non temere di darla a questo giovane: nessun altro l'ha potuta avere, perchè di lui che teme Dio doveva esser moglie tua figlia ».
13 Raguele chiamò sua figlia Sara e, quando venne, la prese per mano e l’affidò a Tobia con queste parole: «Prendila; secondo la legge e il decreto scritto nel libro di Mosè lei ti viene concessa in moglie. Tienila e, sana e salva, conducila da tuo padre. Il Dio del cielo vi conceda un buon viaggio e pace».13 Allora Raguele disse: « Non dubito che il Signore abbia ammesso al suo cospetto le mie preghiere e le mie lacrime,
14 Chiamò poi la madre di lei e le disse di portare un foglio e stese l’atto di matrimonio, secondo il quale concedeva in moglie a Tobia la propria figlia, in base al decreto della legge di Mosè. Dopo di ciò cominciarono a mangiare e a bere.14 e credo che appunto per questo vi abbia fatti venire da me, affinchè essa si sposi ad un suo parente, secondo la legge di Mosè. Or non dubitare, te la darò ».
15 Poi Raguele chiamò sua moglie Edna e le disse: «Sorella mia, prepara l’altra camera e conducila dentro».15 Presa la mano destra della sua figlia e postala nella mano destra di Tobia, disse: « Il Dio d'Abramo, il Dio d'Isacco, il Dio di Giacobbe sia con voi, lui vi unisca, e adempia in voi la sua benedizione ».
16 Quella andò a preparare il letto della camera, come le aveva ordinato, e vi condusse la figlia. Pianse per lei, poi si asciugò le lacrime e le disse:16 Presa poi della carta, fecero la scrittura di matrimonio,
17 «Coraggio, figlia, il Signore del cielo cambi in gioia il tuo dolore. Coraggio, figlia!». E uscì.17 e dopo mangiarono, benedicendo Dio.
18 Raguele, chiamata Anna sua moglie, le ordinò di preparare un'altra camera.
19 Essa vi condusse Sara, sua figlia, la quale si mise a piangere.
20 Anna le disse: «Fatti coraggio, figlia mia: il Signore del cielo ti dia gioie da ricompensarti di quanto hai sofferto ».