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Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Neemia 9


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA MARTINI
1 Il ventiquattro dello stesso mese, gli Israeliti si radunarono per un digiuno, vestiti di sacchi e coperti di polvere.1 Ma il dì ventiquattro di quel mese i figliuoli d'Israele si raunarono, osservando il digiuno, vestiti di sacco, e coperti di terra.
2 I discendenti d’Israele si separarono da tutti gli stranieri e in piedi confessarono i loro peccati e le colpe dei loro padri.2 E la stirpe de figliuoli d'Israele fu separata da tutti i figliuoli stranieri: e stando dinanzi al Signore confessavano i loro peccati, e le iniquità de' padri loro.
3 Si alzarono in piedi e lessero il libro della legge del Signore, loro Dio, per un quarto della giornata; per un altro quarto essi confessarono i peccati e si prostrarono davanti al Signore, loro Dio.3 E si alzarono in piedi: e fu fatta la lettura del libro della legge del Signore Dio loro quattro volte il giorno, e quattro volte lodavano, e adoravano il Signore Dio loro.
4 Giosuè, Banì, Kadmièl, Sebania, Bunnì, Serebia, Banì e Chenanì salirono sulla pedana dei leviti e invocarono a gran voce il Signore, loro Dio.4 E salirono al posto de' Leviti, Josuè, e Bani, e Cedmihel, Sabania, Bonni, Sarebia, Bani, e Chanani, e ad alta voce gridarono al Signore Dio loro.
5 I leviti Giosuè, Kadmièl, Banì, Casabnia, Serebia, Odia, Sebania e Petachia dissero:
«Alzatevi e benedite il Signore, vostro Dio,
da sempre e per sempre!
Benedicano il tuo nome glorioso,
esaltato al di sopra di ogni benedizione
e di ogni lode!
5 E questi Leviti, Josuè, e Cedmihel, Bonni, Hasebnia, Serebia, Odaia, Sebnia, Phathathia, dissero: Alzatevi; benedite il Signore Dio vostro (che è) ab eterno, e in eterno: e sia benedetto l'eccelso nome tuo con ogni benedizione, e laude.
6 Tu, tu solo sei il Signore,
tu hai fatto i cieli, i cieli dei cieli
e tutto il loro esercito,
la terra e quanto sta su di essa,
i mari e quanto è in essi;
tu fai vivere tutte queste cose
e l’esercito dei cieli ti adora.
6 Tu stesso, o Signore, tu solo facesti il cielo, e il cielo de' cieli, e tutta la loro milizia: la terra, e tutto quello, che in essa contiensi: i mari, e tutto quel ch'ei comprendono: e a tutte queste cose dai vita, e ti adora l'esercito celestiale.
7 Tu sei il Signore Dio, che hai scelto Abram,
lo hai fatto uscire da Ur dei Caldei
e lo hai chiamato Abramo.
7 Fosti tu, o Signore Dio, che eleggesti Abramo, e lo traesti dal fuoco de' Caldei, e gli desti il nome di Abrahamo.
8 Tu hai trovato il suo cuore fedele davanti a te
e hai stabilito con lui un’alleanza,
promettendo di dare la terra dei Cananei,
degli Ittiti, degli Amorrei, dei Perizziti,
dei Gebusei e dei Gergesei,
di darla a lui e alla sua discendenza;
hai mantenuto la tua parola, perché sei giusto.
8 E conoscesti, come il suo cuore era fedele dinanzi a te: e facesti alleanza con lui, per dare a lui, e alla sua stirpe la terra de' Chananei, degli Hethei, e Amorrhei, e Pherezei, e Jebusei, e Geragezei: e adempisti la tua parola, perchè tu se'giusto.
9 Tu hai visto l’afflizione dei nostri padri in Egitto
e hai ascoltato il loro grido presso il Mar Rosso;
9 E mirasti l'afflizione de' padri nostri in Egitto: e udisti le loro grida presso al mar rosso.
10 hai operato segni e prodigi contro il faraone,
contro tutti i suoi servi,
contro tutto il popolo della sua terra,
perché sapevi che li avevano trattati con durezza,
e ti sei fatto un nome che dura ancora oggi.
10 E facesti segni, e prodigj sopra Pharaone, e sopra tutti i suoi servi, e sopra tutto il popolo di quel paese: perocché tu sapevi, com' eglino ci avean trattati superbamente: e ti facesti il nome, quale tu hai anche in oggi.
11 Hai aperto il mare davanti a loro
ed essi sono passati in mezzo al mare sull’asciutto;
quelli che li inseguivano hai precipitato nell’abisso,
come una pietra in acque impetuose.
11 E apristi il mare dinanzi ad essi, e passaron per mezzo al mare asciutto: e i loro persecutori gettasti nell'abisso, come pietra che cade in acqua profonda.
12 Li hai guidati di giorno con una colonna di nube
e di notte con una colonna di fuoco,
per rischiarare loro la strada su cui camminare.
12 E fosti loro condottiere in una colonna di nube il giorno, e in una colonna di fuoco la notte, affinchè vedessero la strada, per cui camminare.
13 Sei sceso sul monte Sinai
e hai parlato con loro dal cielo,
e hai dato loro norme giuste e leggi sicure,
statuti e comandi buoni;
13 Scendesti ancora sul monte del Sinai, e con essi parlasti dal cielo, e desti loro de' precetti di giustizia, e una legge di verità, e cerimonie, e comandamenti buoni.
14 hai fatto loro conoscere il tuo santo sabato
e hai dato loro comandi, statuti e una legge
per mezzo di Mosè, tuo servo.
14 E facesti loro conoscere il santo tuo sabato, e i tuoi insegnamenti, e le tue cerimonie, e la legge intimasti loro per mezzo di Mosè tuo servo.
15 Hai dato loro
pane del cielo per la loro fame
e hai fatto scaturire
acqua dalla rupe per la loro sete,
e hai detto loro di andare
a prendere in possesso la terra
che avevi giurato di dare loro.
15 E desti anche ad essi pane dal cielo, quand' erano affamati, e quando ebber sete, facesti scaturire acqua da un masso; e dicesti loro, che entrassero al possesso della terra, cui tu, alzata la mano, avevi promesso di dare ad essi.
16 Ma essi, i nostri padri,
si sono comportati con superbia,
hanno indurito la loro cervice
e non hanno obbedito ai tuoi comandi.
16 Ma eglino, e i padri nostri operarono con superbia, e induraron le loro cervici, e non ascoltarono i tuoi comandamenti.
17 Si sono rifiutati di obbedire
e non si sono ricordati dei tuoi prodigi,
che tu avevi operato in loro favore;
hanno indurito la loro cervice
e nella loro ribellione si sono dati un capo
per tornare alla loro schiavitù.
Ma tu sei un Dio pronto a perdonare,
misericordioso e pietoso,
lento all’ira e ricco di amore
e non li hai abbandonati.
17 E non vollero intendere, e si scordarono delle mirabili cose fatte da te a prò loro. E induraron le loro cervici, e si fìssero in testa di tornare alla loro schiavitù, quasi per contender (con te.) Ma tu Dio buono, clemente, e misericordioso, paziente, e di molta benignità, non gli abbandonasti,
18 Anche quando si sono fatti un vitello di metallo fuso
e hanno detto: “Ecco il tuo Dio
che ti ha fatto uscire dall’Egitto!”,
e ti hanno insultato gravemente,
18 Neppur quando si fecero quel vitello di getto, e dissero: Questo (o Israele) è il tuo Dio, che ti ha tratto dall'Egitto: e commisero bestemmie grandi.
19 tu nella tua grande misericordia,
non li hai abbandonati nel deserto,
non hai ritirato da loro la colonna di nube di giorno,
per guidarli nel cammino,
né la colonna di fuoco di notte,
per rischiarare loro la strada su cui camminare.
19 Ma tu, perchè grandi sono le tue misericordie, non li lasciasti nel deserto: la colonna della nube, che mostrava loro la strada, non fu sottratta ad essi di giorno, né la colonna di fuoco, da cui eran guidati la notte nel loro viaggio.
20 Hai concesso loro il tuo spirito buono per istruirli
e non hai rifiutato la tua manna alle loro bocche
e hai dato loro l’acqua per la loro sete.
20 E desti loro per maestro il tuo spirito buono, e non togliesti loro di bocca la tua manna, e assetati ebbero acqua da te.
21 Per quarant’anni li hai nutriti nel deserto
e non è mancato loro nulla;
le loro vesti non si sono logorate
e i loro piedi non si sono gonfiati.
21 Per quarant'anni ìi pascesti nel deserto, e nulla ad essi mancò: le loro vesti non invecchiarono, e i loro piedi non si logorarono.
22 Poi hai dato loro regni e popoli
e li hai divisi definendone i confini;
essi hanno posseduto la terra di Sicon
e la terra del re di Chesbon
e la terra di Og, re di Basan.
22 E desti in dominio loro i regni, e i popoli, e desti loro a sorte le loro porzioni: ed ei divennero padroni della terra di Sehon, e della terra del re Hesebon, e della terra di Og re di Basan.
23 Hai moltiplicato i loro figli come le stelle del cielo
e li hai introdotti nella terra
nella quale avevi comandato ai loro padri
di entrare per prenderne possesso.
23 E moltiplicasti i loro figliuoli, come le stelle del cielo, e li collocasti nel paese, in cui avevi detto a' padri loro di fargli entrare per averne il dominio.
24 I figli sono entrati
e hanno preso in possesso la terra;
tu hai umiliato dinanzi a loro
gli abitanti della terra, i Cananei,
e li hai messi nelle loro mani
con i loro re e con i popoli della terra,
perché ne disponessero a loro piacere.
24 E i figliuoli vennero, e occuparono questa terra, e umiliasti dinanzi aloro i Chananei abitatori della medesima terra, e li desti in loro potere, coi loro re, e coi popoli del paese, affinchè li trattassero, come loro piaceva.
25 Essi si sono impadroniti
di città fortificate e di una terra grassa
e hanno posseduto case piene di ogni bene,
cisterne scavate, vigne,
oliveti, alberi da frutto in abbondanza;
hanno mangiato e si sono saziati
e si sono ingrassati
e sono vissuti nelle delizie per la tua grande bontà.
25 Ed ei si fecero padroni delle città forti, e di un grasso paese, e occuparon le case piene a ogni bene: le cisterne fatte da altri, le vigne, e gli uliveti, e le piante fruttifere in gran numero, e mangiarono, e si saziarono, e ingrassarono, e nuotarono nelle delizie, mercè della tua bontà grande.
26 Ma poi hanno disobbedito,
si sono ribellati contro di te,
si sono gettati la tua legge dietro le spalle,
hanno ucciso i tuoi profeti,
che li ammonivano per farli tornare a te,
e ti hanno insultato gravemente.
26 Ma eglino ti provocarono ad ira,e si ritiraron da te, e si gettarono la tua legge dietro alle spalle: e uccissero i tuoi profeti, i quali gli scongiuravano, che tornassero a te: e diedero in gran di bestemmie.
27 Perciò tu li hai messi nelle mani dei loro nemici,
che li hanno oppressi.
Ma nel tempo della loro angoscia
essi hanno gridato a te
e tu hai ascoltato dal cielo
e, nella tua grande misericordia,
tu hai dato loro salvatori,
che li hanno salvati dalle mani dei loro nemici.
27 E tu li desti in potere de' loro nemici, i quali gli oppressero. E nel tempo della loro tribolazione alzaron le grida a te, e tu udisti dal cielo, e nella molta tua misericordia concedesti loro dei salvatori, che li liberassero dalle mani de' loro nemici.
28 Ma quando avevano pace,
ritornavano a fare il male dinanzi a te,
perciò tu li abbandonavi
nelle mani dei loro nemici,
che li opprimevano;
poi quando ricominciavano a gridare a te,
tu ascoltavi dal cielo.
Così nella tua misericordia
più volte li hai liberati.
28 E quand' ebber riposo, tornarono a fare il male dinanzi a te: e tu gli abbandonasti in potere de' loro nemici, i quali li dominarono. E si rivolsero, e alzaron le grida verso di te: e tu dal cielo gli esaudisti, e mercè delle tue misericordie, molte volte li liberasti;
29 Tu li ammonivi
per farli tornare alla tua legge,
ma essi si mostravano superbi
e non obbedivano ai tuoi comandi;
peccavano contro i tuoi decreti,
che fanno vivere chi li mette in pratica,
offrivano spalle ribelli,
indurivano la loro cervice e non obbedivano.
29 E gli esortasti a ritornare alla tua legge. Ma eglino operaron superbamente, e non ascoltarono i tuoi comandamenti, nell'adempimento de' quali l'uomo trova la vita: ed ei voltaron le spalle, e indurarono le loro cervici, e non diedero retta.
30 Hai pazientato con loro molti anni
e li hai ammoniti con il tuo spirito
per mezzo dei tuoi profeti;
ma essi non hanno voluto prestare orecchio.
Allora li hai messi nelle mani
dei popoli di terre straniere.
30 E pazientasti con essi per molti anni, e gli ammonisti per mezzo del tuo spirito per bocca de tuoi profeti: ed essi non ascoltarono, e tu li desti in balia dei popoli delle genti.
31 Però, nella tua grande compassione,
tu non li hai sterminati del tutto
e non li hai abbandonati,
perché sei un Dio misericordioso e pietoso.
31 Ma per le tue misericordie, che sono moltissime, tu non li volesti con sunti, ne gli abbandonasti: perchè tu se' un Dio di benignità, e di clemenza.
32 Ora, o nostro Dio, Dio grande, potente e tremendo,
che mantieni l’alleanza e la benevolenza,
non sembri poca cosa ai tuoi occhi
tutta la sventura che è piombata su di noi,
sui nostri re, sui nostri capi,
sui nostri sacerdoti, sui nostri profeti,
sui nostri padri, su tutto il tuo popolo,
dal tempo dei re d’Assiria fino ad oggi.
32 Adesso adunque, Dio nostro grande, forte, e terribile, che mantieni il patto, e la misericordia, non voler porre in non cale tutti que' mali, che sono caduti addosso a noi, ai nostri re, ai nostri principi, ai nostri sacerdoti, ai nostri profeti, e ai padri nostri, e a tutto il tuo popolo dal tempo del re di Assur fin a questo di.
33 Tu sei giusto per tutto quello che ci è accaduto,
poiché tu hai agito fedelmente,
mentre noi ci siamo comportati da malvagi.
33 Or giusto se' tu in tutti quei mali, che sono piovuti sopra di noi: perocché tu hai fatta giustizia, ma noi abbiamo operato empiamente.
34 I nostri re, i nostri capi, i nostri sacerdoti, i nostri padri
non hanno messo in pratica la tua legge
e non hanno obbedito né ai comandi né agli ammonimenti
con i quali tu li ammonivi.
34 I nostri re, i nostri principi, i nostri sacerdoti, e i padri nostri non adempirono la tua legge, e non ubbidirono a' tuoi comandamenti, e agli ordini, che tu avevi loro intimati.
35 Essi, mentre godevano del loro regno,
del grande benessere che tu largivi loro
e della terra vasta e fertile
che tu avevi messo a loro disposizione,
non ti hanno servito
e non hanno abbandonato le loro azioni malvagie.
35 Ed eglino mentre regnavano, e godevano dei molti beni dati loro da te, e di questa terra grassa, e spaziosa, di cui tu avevi conceduta loro la padronanza, non servirono a te, e non si convertirono dalle pessime loro inclinazioni.
36 Oggi, eccoci schiavi;
e quanto alla terra che tu hai concesso ai nostri padri,
perché ne mangiassero i frutti e i beni,
ecco, in essa siamo schiavi.
36 Ecco che noi medesimi oggi dì siamo servi; e nella terra data da te a' padri nostri, perchè mangiassero il suo pane, e i suoi frutti, in essa noi stessi siamo servi.
37 I suoi prodotti abbondanti sono per i re,
che hai posto su di noi a causa dei nostri peccati
e dispongono dei nostri corpi
e del nostro bestiame a loro piacimento,
e noi siamo in grande angoscia.
37 E le sue biade moltiplicano in prò dei regi, ai quali tu ci hai sottoposti pe' nostri peccati; ei sono padroni de' nostri corpi, e de' nostri giumenti a lor talento; e noi siamo in grande afflizione.
38 A riflesso di tutte queste cose pertanto noi stessi facciamo per iscritto il patto, e lo sottoscrivono i nostri capi, i nostri Leviti, e i nostri sacerdoti.