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Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Isaia 26


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA MARTINI
1 In quel giorno si canterà questo canto nel paese di Giuda:

Abbiamo una città forte;
egli ha eretto a nostra salvezza
mura e baluardo.
1 In quel giorno sarà cantato questo cantico nella terra di Giuda. Nostra città forte è Sionne: sua muraglia, e suo parapetto sarà il Salvatore.
2 Aprite le porte:
entri il popolo giusto che mantiene la fedeltà.
2 Aprite le porte, ed entri la gente giusta, che custodì la verità.
3 Il suo animo è saldo;
tu gli assicurerai la pace,
pace perché in te ha fiducia.
3 L'antico errore è dissipato: tu manterrai la pace: la pace, perchè in te' noi sperammo.
4 Confidate nel Signore sempre,
perché il Signore è una roccia eterna;
4 Voi poneste la speranza vostra nel Signore pe' secoli eterni, nel Signore Dio forte in perpetuo.
5 perché egli ha abbattuto
coloro che abitavano in alto;
la città eccelsa
l'ha rovesciata, rovesciata fino a terra,
l'ha rasa al suolo.
5 Perocché egli deprimerà quei, che stanno in posti sublimi, umilierà l'altiera città. La umilierà fino a terra, la abbasserà fino alla polvere.
6 I piedi la calpestano,
i piedi degli oppressi, i passi dei poveri.

6 La calpesteranno i piedi, i piedi del povero, le orme del mendico.
7 Il sentiero del giusto è diritto,
il cammino del giusto tu rendi piano.
7 La via del giusto è diritta; diritti i sentieri, pe quali il giusto cammina.
8 Sì, nella via dei tuoi giudizi,
Signore, noi speriamo in te;
al tuo nome e al tuo ricordo
si volge tutto il nostro desiderio.
8 E nella via de' tuoi giudizj noi te aspettammo, o Signore: il tuo nome, e la memoria di te sono il desiderio dell'anima.
9 La mia anima anela a te di notte,
al mattino il mio spirito ti cerca,
perché quando pronunzi i tuoi giudizi sulla terra,
giustizia imparano gli abitanti del mondo.
9 L'anima mia te bramò nella notte: e col mio spirito, e col mio cuore mi volgerò a te dalla punta del giorno. Allorché tu avrai eseguiti i tuoi giudizj in terra, gli abitanti del mondo appareran la giustizia.
10 Si usi pure clemenza all'empio,
non imparerà la giustizia;
sulla terra egli distorce le cose diritte
e non guarda alla maestà del Signore.
10 Abbiasi compassione dell'empio,ed ei non apparerà la giustizia: egli ha commesse iniquità nella terra dei santi, e non vedrà la gloria del Signore.
11 Signore, sta alzata la tua mano,
ma essi non la vedono.
Vedano, arrossendo, il tuo amore geloso per il popolo;
anzi, il fuoco preparato per i tuoi nemici li divori.
11 Alza, o Signor, la tua mano, ed ei non veggano: veggano gl'invidiosi del popolo, e rimangan confusi: e sian divorati dal fuoco i tuoi nemici.
12 Signore, ci concederai la pace,
poiché tu dài successo a tutte le nostre imprese.
12 Signore, tu a noi darai pace: perocché tutte le opere nostre hai tu fatte per noi.
13 Signore nostro Dio, altri padroni,
diversi da te, ci hanno dominato,
ma noi te soltanto, il tuo nome invocheremo.
13 Senza di te, o Signore Dio nostro, abbiamo avuti de' padroni, che ci han dominato: di te solo, e del nome tuo fa, che noi abbiamo memoria.
14 I morti non vivranno più,
le ombre non risorgeranno;
poiché tu li hai puniti e distrutti,
hai fatto svanire ogni loro ricordo.
14 I morti non tornino a vivere; i giganti non risorgano: che perciò tu li visitasti, e gli sterminasti, e cancellasti affatto la loro memoria.
15 Hai fatto crescere la nazione, Signore,
hai fatto crescere la nazione, ti sei glorificato,
hai dilatato tutti i confini del paese.
15 Tu favoristi, o Signore, la nazione, tu favoristi la nazione; ne sei tu stato forse glorificato per aver dilatati tutti i confini della (sua) terra?
16 Signore, nella tribolazione ti abbiamo cercato;a te abbiamo gridato nella prova, che è la tua correzione.
16 Nell'afflizione cercaron te, o Signore, e la tribolazione, onde gemono, e per essi tua istruzione.
17 Come una donna incinta che sta per partorire
si contorce e grida nei dolori,
così siamo stati noi di fronte a te, Signore.
17 Come quella, che concepì, avvicinandosi al parto grida affannata nelle sue doglie, tali siam noi, o Signore, dinanzi a te.
18 Abbiamo concepito, abbiamo sentito i dolori
quasi dovessimo partorire: era solo vento;
non abbiamo portato salvezza al paese
e non sono nati abitanti nel mondo.
18 Abbiam concepito, e abbiam qua si sofferti i dolori del parto, e abbiam partorito lo spirito. Noi non facemmo nella terra opere di salute, per questo non caddero gli abitatori della terra.
19 Ma di nuovo vivranno i tuoi morti,
risorgeranno i loro cadaveri.
Si sveglieranno ed esulteranno
quelli che giacciono nella polvere,
perché la tua rugiada è rugiada luminosa,
la terra darà alla luce le ombre.

19 Avranno vita i tuoi morti; gli uccisi miei risorgeranno: svegliatevi, e cantate inni di laude voi, che abitate nella polvere: perocché la tua rugiada è rugiada di luce, e tu rovinerai la terra de' giganti.
20 Va', popolo mio, entra nelle tue stanze
e chiudi la porta dietro di te.
Nasconditi per un momento
finché non sia passato lo sdegno.
20 Vanne popolo mio, entra nelle tue camere, chiudi dietro a te le tue porte, nasconditi un momento, fintantoché passi lo sdegno.
21 Perché ecco, il Signore esce dalla sua dimora
per punire le offese fatte a lui dagli abitanti della terra;
la terra ributterà fuori il sangue assorbito
e più non coprirà i suoi cadaveri.
21 Imperocché ecco che il Signore verrà fuori dalla sua residenza a visitare l'iniquità dell'abitatore della terra contro di lui: e la terra renderà il sangue, che ha bevuto, e non ricoprirà più lungamente quelli, che sopra di lei furono uccisi.