Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Isaia 64


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1Come il fuoco incendia le stoppie
e fa bollire l'acqua,
così il fuoco distrugga i tuoi avversari,
perché si conosca il tuo nome fra i tuoi nemici.
Davanti a te tremavano i popoli,
2quando tu compivi cose terribili che non attendevamo,
3di cui non si udì parlare da tempi lontani.
Orecchio non ha sentito,
occhio non ha visto
che un Dio, fuori di te, abbia fatto tanto
per chi confida in lui.
4Tu vai incontro a quanti praticano la giustizia
e si ricordano delle tue vie.
Ecco, tu sei adirato perché abbiamo peccato
contro di te da lungo tempo e siamo stati ribelli.
5Siamo divenuti tutti come una cosa impura
e come panno immondo sono tutti i nostri atti di giustizia
tutti siamo avvizziti come foglie,
le nostre iniquità ci hanno portato via come il vento.
6Nessuno invocava il tuo nome,
nessuno si riscuoteva per stringersi a te;
perché tu avevi nascosto da noi il tuo volto,
ci hai messo in balìa della nostra iniquità.
7Ma, Signore, tu sei nostro padre;
noi siamo argilla e tu colui che ci da' forma,
tutti noi siamo opera delle tue mani.
8Signore, non adirarti troppo,
non ricordarti per sempre dell'iniquità.
Ecco, guarda: tutti siamo tuo popolo.
9Le tue città sante sono un deserto,
un deserto è diventata Sion,
Gerusalemme una desolazione.
10Il nostro tempio, santo e magnifico,
dove i nostri padri ti hanno lodato,
è divenuto preda del fuoco;
tutte le nostre cose preziose sono distrutte.
11Dopo tutto questo, resterai ancora insensibile, o Signore,
tacerai e ci umilierai sino in fondo?

Note:

Is 64,2:Dopo attendevamo, BJ inserisce: «tu sei disceso: davanti alla tua faccia le montagne sono state scosse»: glossa che ripete Is 63,19 .

Is 64,3:San Paolo (1Cor 2,9) sembra citare questo testo in una formula meglio ritmata: «occhio non ha visto e orecchio non ha udito». E' difficile dire se cita a senso o se possedeva un testo di Isaia diverso dal nostro.

Is 64,4:contro di te da lungo tempo e siamo stati ribelli: conget., cf. LXX e vet. lat.; BJ traduce: «noi siamo sempre nelle tue vie e saremo salvati»: l'espressione può riferirsi alle «vie» dell'inizio del v, ma altri interpretano tutto diversamente: «Nelle nostre colpe noi siamo sempre e saremmo salvati?». Sarebbe allora un grido di scoraggiamento. Si resta esitanti ed è possibile che il testo sia corrotto.

Is 64,5:siamo avvizziti: con i LXX; il TM è corrotto.

Is 64,6:ci hai messo: con le versioni; il TM legge: «ci hai fatto tremare» (?).