Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Isaia 46


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1A terra è Bel,
rovesciato è Nebo;
i loro idoli sono per gli animali e le bestie,
caricati come loro fardelli,
come peso sfibrante.
2Sono rovesciati, sono a terra insieme,
non hanno potuto salvare chi li portava
ed essi stessi se ne vanno in schiavitù.
3Ascoltatemi, casa di Giacobbe
e voi tutti, superstiti della casa di Israele;
voi, portati da me fin dal seno materno,
sorretti fin dalla nascita.
4Fino alla vostra vecchiaia io sarò sempre lo stesso,
io vi porterò fino alla canizie.
Come ho già fatto, così io vi sosterrò,
vi porterò e vi salverò.
5A chi mi paragonate e mi assomigliate?
A chi mi confrontate, quasi fossimo simili?
6Traggono l'oro dal sacchetto
e pesano l'argento con la bilancia;
pagano un orefice perché faccia un dio,
che poi venerano e adorano.
7Lo sollevano sulle spalle e lo portano,
poi lo ripongono sulla sua base e sta fermo:
non si muove più dal suo posto.
Ognuno lo invoca, ma non risponde;
non libera nessuno dalla sua angoscia.
8Ricordatevelo e agite da uomini;
rifletteteci, o prevaricatori.
9Ricordatevi i fatti del tempo antico,
perché io sono Dio e non ce n'è altri.
Sono Dio, nulla è uguale a me.
10Io dal principio annunzio la fine
e, molto prima, quanto non è stato ancora compiuto;
io che dico: "Il mio progetto resta valido,
io compirò ogni mia volontà!".
11Io chiamo dall'oriente l'uccello da preda,
da una terra lontana l'uomo dei miei progetti.
Così ho parlato e così avverrà;
l'ho progettato, così farò.
12Ascoltatemi, voi che vi perdete di coraggio,
che siete lontani dalla giustizia.
13Faccio avvicinare la mia giustizia: non è lontana;
la mia salvezza non tarderà.
Io dispenserò in Sion la salvezza
a Israele, oggetto della mia gloria.

Note:

Is 46,1-13:Il profeta intravvede la presa di Babilonia da parte di Ciro. Gli dèi del pantheon assirobabilonese, Bel, dio del cielo, e Nebo, dio della saggezza, sono schiacciati. I babilonesi fuggono, portando i loro dèi, cioè gli idoli che li rappresentano.

Is 46,3:Gli idolatri «portano» con sé i loro dèi nella fuga, invece Jahve ha «portato» Israele fin dalle origini. - fin dal seno materno... fin dalla nascita: alla lettera «dalle viscere... dal seno».

Is 46,5:L'opposizione tra gli dèi babilonesi vinti e Jahve, Dio di Israele trionfante, conduce il profeta a riprendere l'argomento della potenza incomparabile del vero Dio (cf. Is 44,7; Is 41,21-29; Is 42,8; Is 43,8-13).

Is 46,6:bilancia: alla lettera «canna», cioè l'asta della bilancia.

Is 46,8a:Senso vago. Si corregge talvolta in «siate confusi», ma il greco («siate fermi») seguito qui da BJ e BC, sembra appoggiare la traduzione proposta.

Is 46,11:l'uccello da preda: Ciro, che piomba sui suoi nemici come un uccello da preda. Il termine non è peggiorativo.