Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Isaia 61


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1Lo spirito del Signore Dio è su di me
perché il Signore mi ha consacrato con l'unzione;
mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai miseri,
a fasciare le piaghe dei cuori spezzati,
a proclamare la libertà degli schiavi,
la scarcerazione dei prigionieri,
2a promulgare l'anno di misericordia del Signore,
un giorno di vendetta per il nostro Dio,
per consolare tutti gli afflitti,
3per allietare gli afflitti di Sion,
per dare loro una corona invece della cenere,
olio di letizia invece dell'abito da lutto,
canto di lode invece di un cuore mesto.
Essi si chiameranno querce di giustizia,
piantagione del Signore per manifestare la sua gloria.
4Ricostruiranno le vecchie rovine,
rialzeranno gli antichi ruderi,
restaureranno le città desolate,
devastate da più generazioni.
5Ci saranno stranieri a pascere i vostri greggi
e figli di stranieri saranno vostri contadini e vignaioli.
6Voi sarete chiamati sacerdoti del Signore,
ministri del nostro Dio sarete detti.
Vi godrete i beni delle nazioni,
trarrete vanto dalle loro ricchezze.
7Perché il loro obbrobrio fu di doppia misura,
vergogna e insulto furono la loro porzione;
per questo possiederanno il doppio nel loro paese,
avranno una letizia perenne.
8Poiché io sono il Signore che amo il diritto
e odio la rapina e l'ingiustizia:
io darò loro fedelmente il salario,
concluderò con loro un'alleanza perenne.
9Sarà famosa tra i popoli la loro stirpe,
i loro discendenti tra le nazioni.
Coloro che li vedranno ne avranno stima,
perché essi sono la stirpe che il Signore ha benedetto.

10Io gioisco pienamente nel Signore,
la mia anima esulta nel mio Dio,
perché mi ha rivestito delle vesti di salvezza,
mi ha avvolto con il manto della giustizia,
come uno sposo che si cinge il diadema
e come una sposa che si adorna di gioielli.
11Poiché come la terra produce la vegetazione
e come un giardino fa germogliare i semi,
così il Signore Dio farà germogliare la giustizia
e la lode davanti a tutti i popoli.

Note:

Is 61,1-9:Il profeta, molto probabilmente l'autore dei cc 60 e 62, annunzia che ha ricevuto da Dio un messaggio di consolazione (vv 1-3): si ricostruirà (v 4); gli stranieri assicureranno i bisogni materiali di Israele divenuto un popolo di sacerdoti e colmato di gloria (vv 5-7); Dio prende la parola per stabilire un'alleanza eterna (vv 8-9). I vv 10-11 sono un ringraziamento del profeta, che parla a nome di Sion. Questo poema fa eco ai canti del servo (cf. Is 42,1; Is 42,7; Is 49,9 , e anche Is 50,4-11 , dove è il servo che parla, come qui).

Is 61,1:il lieto annunzio: BJ ha: «l'annuncio», e commenta: sebbene la parola usata non lo indichi espressamente, si tratta della «buona» novella, cioè del «vangelo» (cf. Is 11,2; Is 42,1 e Lc 4,18; Lc 4,19 , dove Gesù a Nazaret parte da questo testo per spiegare la sua stessa missione).

Is 61,3:questo verso, che sembra un doppione, deve essere stato introdotto come glossa esplicativa.

Is 61,7:il loro obbrobrio fu di doppia misura, al quale corrisponde una «duplice eredità» e che richiama la «duplice punizione» di Is 40,2 . Ma il testo non è sicuro. BJ traduce: «Invece della vostra vergogna, avrete parte doppia; invece dell'umiliazione, grido di gioia».

Is 61,8:ingiustizia: con le versioni; il TM (con semplice cambiamento di vocalizzazione) legge: «olocausto».