Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Sapienza 2


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA RICCIOTTI
1 Dicono fra loro sragionando:
"La nostra vita è breve e triste;
non c'è rimedio, quando l'uomo muore,
e non si conosce nessuno che liberi dagli inferi.
1 Han detto tra sè sragionando:« Breve e molesto è il tempo di nostra vita, e non c’è rimedio quando per uno è giunta la fine, nè si sa di alcuno che sia tornato dagli Inferi!
2 Siamo nati per caso
e dopo saremo come se non fossimo stati.
È un fumo il soffio delle nostre narici,
il pensiero è una scintilla
nel palpito del nostro cuore.
2 Per caso slam venuti all’esistenza, e saremo poi come non fossimo mai stati. È fumo il soffio delle nostre nari, e il parlare, una scintilla [prodottai dal movimento del nostro cuore.
3 Una volta spentasi questa, il corpo diventerà cenere
e lo spirito si dissiperà come aria leggera.
3 Spenta questa, si ridurrà in cenere il nostro corpo, lo spirito si dissiperà come aria leggera. Passerà la vita nostra come una nube, e si scioglierà come nebbia, ch’è spinta via dai raggi del sole, e precipitata dal suo calore.
4 Il nostro nome sarà dimenticato con il tempo
e nessuno si ricorderà delle nostre opere.
La nostra vita passerà come le tracce di una nube,
si disperderà come nebbia
scacciata dai raggi del sole
e disciolta dal calore.
4 Sarà dimenticato il nostro nome col tempo, e nessuno ricorderà le opere nostre.
5 La nostra esistenza è il passare di un'ombra
e non c'è ritorno alla nostra morte,
poiché il sigillo è posto e nessuno torna indietro.
5 Il passar d’un’ombra è la nostra vita, nè c'è ritorno della nostra fine: c’è tanto di sigillo, e nessuno torna indietro!
6 Su, godiamoci i beni presenti,
facciamo uso delle creature con ardore giovanile!
6 Su via dunque, godiamo de, beni presenti, e usiamo solleciti del creato, a mo’ di giovani.
7 Inebriamoci di vino squisito e di profumi,
non lasciamoci sfuggire il fiore della primavera,
7 Riempiamoci di vino prezioso e di profumi, e non ci sfugga via il fiore della [bella] stagione;
8 coroniamoci di boccioli di rose prima che avvizziscano;
8 coroniamoci di rose, prima che appassiscano: non siavi prato, che la nostra voluttà non percorra.
9 nessuno di noi manchi alla nostra intemperanza.
Lasciamo dovunque i segni della nostra gioia
perché questo ci spetta, questa è la nostra parte.
9 Nessuno ci sia di noi, che non partecipi alle nostre baldorie; dappertutto lasciam ricordi del [nostro] godimento: perchè questa è la nostra porzione, e questa la [nostra] sorte.
10 Spadroneggiamo sul giusto povero,
non risparmiamo le vedove,
nessun riguardo per la canizie ricca d'anni del vecchio.
10 Opprimiamo il giusto ch' è povero, non risparmiamo la vedova, non portiam rispetto alla longeva canizie del vegliardo.
11 La nostra forza sia regola della giustizia,
perché la debolezza risulta inutile.
11 La forza nostra sia la norma di giustizia, perchè ciò ch’è debole non è buono a nulla.
12 Tendiamo insidie al giusto, perché ci è di imbarazzo
ed è contrario alle nostre azioni;
ci rimprovera le trasgressioni della legge
e ci rinfaccia le mancanze
contro l'educazione da noi ricevuta.
12 Tendiamo insidie al giusto, poiché c’ è d’imbarazzo, e si oppone alle nostre opere, e si rinfaccia i falli contro la legge, e ci rimbrotta le colpe della nostra condotta.
13 Proclama di possedere la conoscenza di Dio
e si dichiara figlio del Signore.
13 Si vanta d’aver lui la conoscenza di Dio, e chiama se stesso figliuolo del Signore!
14 È diventato per noi una condanna dei nostri sentimenti;
ci è insopportabile solo al vederlo,
14 è diventato un rimprovero [vivente] de' nostri pensieri,
15 perché la sua vita è diversa da quella degli altri,
e del tutto diverse sono le sue strade.
15 e c’è uggioso anche al vederlo; perchè diversa dagli altri è la sua vita e stravaganti son le sue vie.
16 Moneta falsa siam da lui considerati,
schiva le nostre abitudini come immondezze.
Proclama beata la fine dei giusti
e si vanta di aver Dio per padre.
16 Ci reputa come gente frivola [e falsa], e si tien lontano dalle nostre vie come da immondezze; proclama beata la fine de’ giusti e si gloria d’aver Dio per padre.
17 Vediamo se le sue parole sono vere;
proviamo ciò che gli accadrà alla fine.
17 Vediam dunque se son veri i suoi discorsi, e facciam la prova di ciò che gli accadrà sul punto d’andarsene.
18 Se il giusto è figlio di Dio, egli l'assisterà,
e lo libererà dalle mani dei suoi avversari.
18 perchè se il giusto è figliuolo di Dio, [Dio] verrà in suo aiuto, e lo trarrà in salvo dalle mani de’ suoi avversari.
19 Mettiamolo alla prova con insulti e tormenti,
per conoscere la mitezza del suo carattere
e saggiare la sua rassegnazione.
19 Proviamolo con l’ingiuria e i maltrattamenti per conoscer la sua mansuetudine, e saggiar la sua pazienza.
20 Condanniamolo a una morte infame,
perché secondo le sue parole il soccorso gli verrà".

20 Condanniamolo a morte vergognosa, giacché, a quanto dice, c’è chi si piglierà cura di lui!»
21 La pensano così, ma si sbagliano;
la loro malizia li ha accecati.
21 Così ragionano e s’ingannano, poiché la loro malizia gli ha accecati.
22 Non conoscono i segreti di Dio;
non sperano salario per la santità
né credono alla ricompensa delle anime pure.
22 E non intendono i misteri di Dio, nè sperano ricompensa della giustizia, [e santità], nè apprezzano il premio delle anime senza macchia.
23 Sì, Dio ha creato l'uomo per l'immortalità;
lo fece a immagine della propria natura.
23 Dio invero creò l’uomo per l’immortalità, e lo fece ad immagine della sua propria natura.
24 Ma la morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo;
e ne fanno esperienza coloro che gli appartengono.
24 Ma per invidia del diavolo entrò la morte nel mondo,
25 e l’assaggeranno quei che a lui appartengono!