Proverbi 23
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BIBBIA CEI 1974 | BIBBIA MARTINI |
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1 Quando siedi a mangiare con un potente, considera bene che cosa hai davanti; | 1 Quando sarai assiso alla mensa del principe, pon mente, e fa attenzione a quelle cose, che ti son posta davanti: |
2 mettiti un coltello alla gola, se hai molto appetito. | 2 E mettiti un coltello alla gola, sa pure sei padrone dell'anima tua. |
3 Non desiderare le sue ghiottonerie, sono un cibo fallace. | 3 Non desiderare le sue vivande, perché elle son cibo che inganna. |
4 Non affannarti per arricchire, rinunzia a un simile pensiero; | 4 Non ti affannare per diventare ricco; ma modera la tua sollecitudine. |
5 appena vi fai volare gli occhi sopra, essa già non è più: perché mette ali come aquila e vola verso il cielo. | 5 Non alzare gli occhi alle ricchezze, che aver non puoi: perocché elle prenderanno ale come di aquila, e voleranno per lo cielo. |
6 Non mangiare il pane di chi ha l'occhio cattivo e non desiderare le sue ghiottonerie, | 6 Non andar a mangiare coll'avaro, e non desiderare la sua tavola: |
7 perché come chi calcola fra di sé, così è costui; ti dirà: "Mangia e bevi", ma il suo cuore non è con te. | 7 Perché egli a imitazione dell'indovino, e dell'astrologo congettura quello, che non sa. Egli ti dirà: Mangia, e bevi; ma il cuore di lui non è con te. |
8 Il boccone che hai mangiato rigetterai e avrai sprecato le tue parole gentili. | 8 Tu vomiterai quello, che avrai mangiato, e farai getto di tue belle parole. |
9 Non parlare agli orecchi di uno stolto, perché egli disprezzerà le tue sagge parole. | 9 Non ti mettere a ragionare dinanzi agli stolti, perché sprezzeranno i tuoi sensati ragionamenti. |
10 Non spostare il confine antico, e non invadere il campo degli orfani, | 10 Non toccare i termini dei padroni di tenera età; e non metter piede nel podere de' pupilli: |
11 perché il loro vendicatore è forte, egli difenderà la loro causa contro di te. | 11 Imperocché il loro curatore è forte, ed egli giudicherà la causa di quelli contro di te. |
12 Piega il cuore alla correzione e l'orecchio ai discorsi sapienti. | 12 Applica alla dottrina il tuo cuore, e le tue orecchie alle parole della scienza. |
13 Non risparmiare al giovane la correzione, anche se tu lo batti con la verga, non morirà; | 13 Non privare il fanciullo della correzione: perocché se tu lo percuoterai colla verga, egli non morrà. |
14 anzi, se lo batti con la verga, lo salverai dagli inferi. | 14 Tu lo percuoterai colla verga, e libererai l'anima di lui dall'inferno. |
15 Figlio mio, se il tuo cuore sarà saggio, anche il mio cuore gioirà. | 15 Figliuol mio, se il cuor tuo sarà saggio, il mio cuore se ne congratulerà con teco: |
16 Esulteranno le mie viscere, quando le tue labbra diranno parole rette. | 16 E le mie viscere esulteranno, allorché le tue labbra esporranno documenti di giustizia. |
17 Il tuo cuore non invidi i peccatori, ma resti sempre nel timore del Signore, | 17 Non portar invidia in cuor tuo ai peccatori; ma sta fisso perpetuamente nel timor del Signore: |
18 perché così avrai un avvenire e la tua speranza non sarà delusa. | 18 Perocché averai alla fine quello che speri, e noli ti sarà tolta la tua espettazione. |
19 Ascolta, figlio mio, e sii saggio e indirizza il cuore per la via retta. | 19 Figliuol mio, ascolta, ed avrai saggezza: e indirizzerai nella via (il lei) il cuor tuo. |
20 Non essere fra quelli che s'inebriano di vino, né fra coloro che son ghiotti di carne, | 20 Non frequentare i conviti de' buoni, né le gozzoviglie di quelli, che mettono insieme la lor porzione delle carni per banchettare: |
21 perché l'ubriacone e il ghiottone impoveriranno e il dormiglione si vestirà di stracci. | 21 Perocché questi sbevazzando, e pagando lo scotto si rifiniscono, e dormiglioni come sono si riducono ai cenci. |
22 Ascolta tuo padre che ti ha generato, non disprezzare tua madre quando è vecchia. | 22 Ascolta il padre tuo, che ti ha generato, e non disprezzare la madre tua quando sia invecchiata. |
23 Acquista il vero bene e non cederlo, la sapienza, l'istruzione e l'intelligenza. | 23 Compera la verità, e non alienare sapienza, la dottrina, e l'intelligenza. |
24 Il padre del giusto gioirà pienamente e chi ha generato un saggio se ne compiacerà. | 24 Il padre del giusto nuota nel gaudio: colui che ha generato un uom saggio, avrà in lui la sua consolazione. |
25 Gioisca tuo padre e tua madre e si rallegri colei che ti ha generato. | 25 Abbia questo gaudio il padre tuo, e la madre tua: ed esulti colei, che ti ha generato. |
26 Fa' bene attenzione a me, figlio mio, e tieni fisso lo sguardo ai miei consigli: | 26 Figliuol mio, dammi il tuo cuore: e gli occhi tuoi siano intenti alle mie vie. |
27 una fossa profonda è la prostituta, e un pozzo stretto la straniera. | 27 Perocché fossa profonda è la donna impudica, e pozzo stretto l'adultera. |
28 Essa si apposta come un ladro e aumenta fra gli uomini il numero dei perfidi. | 28 Ella tende insidie sulla strada come un ladrone, e ucciderà quanti vedrà degli incauti. |
29 Per chi i guai? Per chi i lamenti? Per chi i litigi? Per chi i gemiti? A chi le percosse per futili motivi? A chi gli occhi rossi? | 29 A chi i guai? al padre di chi i guai? a chi le risse? a chi i precipizi? a chi le ferite, senza che si sappia il perché? a chi gli occhi salariati? |
30 Per quelli che si perdono dietro al vino e vanno a gustare vino puro. | 30 Se non a quelli, che si stanno col vino, e si studiano di votar più bicchieri? |
31 Non guardare il vino quando rosseggia, quando scintilla nella coppa e scende giù piano piano; | 31 Non guardare il vino quando rosseggia, quando il suo bel colore risplende nel vetro: egli entra con grazia, |
32 finirà con il morderti come un serpente e pungerti come una vipera. | 32 Ma alla fine morde come serpente, e sparge veleno, come un basilisco. |
33 Allora i tuoi occhi vedranno cose strane e la tua mente dirà cose sconnesse. | 33 Gli occhi tuoi mireranno la donna altrui: e la tua bocca parlerà di cose perverse. |
34 Ti parrà di giacere in alto mare o di dormire in cima all'albero maestro. | 34 E tu sarai come uno che dorme in mezzo al mare, e come un piloto abbandonato al sonno, che ha perduto il timone: |
35 "Mi hanno picchiato, ma non sento male. Mi hanno bastonato, ma non me ne sono accorto. Quando mi sveglierò? Ne chiederò dell'altro". | 35 E dirai: Mi hanno battuto; ma io non ne ho sentito dolore: mi hanno strascinato, ma io non me ne sono accorto; quando mi leverò, e tornerò, a bere di nuovo? |