Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Proverbios 30


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BIBLIABIBBIA CEI 2008
1 Palabras de Agur, hijo de Yaqué, de Massá. Oráculo de este
hombre para Itiel, para Itiel y para Ukal.
1 Detti di Agur, figlio di Iakè, da Massa.
Dice quest’uomo: Sono stanco, o Dio,
sono stanco, o Dio, e vengo meno,
2 ¡Soy el más estúpido de los hombres!
No tengo inteligencia humana.
2 perché io sono il più stupido degli uomini
e non ho intelligenza umana;
3 No he aprendido la sabiduría,
¿y voy a conocer la ciencia de los santos?
3 non ho imparato la sapienza
e la scienza del Santo non l’ho conosciuta.
4 ¿Quién subió a los cielos y volvió a bajar?
¿quién ha recogido viento en sus palmas?
¿quién retuvo las aguas en su manto?
¿quién estableció los linderos de la tierra?
¿Cuál es su nombre
y el nombre de su hijo, si es que lo sabes?
4 Chi è salito al cielo e ne è sceso?
Chi ha raccolto il vento nel suo pugno?
Chi ha racchiuso le acque nel suo mantello?
Chi ha fissato tutti i confini della terra?
Come si chiama? Qual è il nome di suo figlio, se lo sai?
5 Probadas son todas las palabras de Dios;
él es un escudo para cuantos a él se acogen.
5 Ogni parola di Dio è purificata nel fuoco;
egli è scudo per chi in lui si rifugia.
6 No añadas nada a sus palabras,
no sea que te reprenda
y pases por mentiroso.
6 Non aggiungere nulla alle sue parole,
perché non ti riprenda e tu sia trovato bugiardo.
7 Dos cosas te pido.
no me las rehúses antes de mi muerte:
7 Io ti domando due cose,
non negarmele prima che io muoia:
8 Aleja de mí la mentira y la palabra engañosa;
no me des pobreza ni riqueza,
déjame gustar mi bocado de pan,
8 tieni lontano da me falsità e menzogna,
non darmi né povertà né ricchezza,
ma fammi avere il mio pezzo di pane,
9 no sea que llegue a hartarme y reniegue,
y diga: «¿Quién es Yahveh?».
o no sea que, siendo pobre, me dé al robo,
e injurie el nombre de mi Dios.
9 perché, una volta sazio, io non ti rinneghi
e dica: «Chi è il Signore?»,
oppure, ridotto all’indigenza, non rubi
e abusi del nome del mio Dio.
10 No calumnies a un siervo ante su amo
no sea que te maldiga y tengas que pagar la pena.
10 Non calunniare lo schiavo presso il padrone,
perché egli non ti maledica e tu non venga punito.
11 Hay gente que maldice a su padre,
y a su madre no bendice,
11 C’è gente che maledice suo padre
e non benedice sua madre.
12 gente que se cree pura
y no está limpia de su mancha,
12 C’è gente che si crede pura,
ma non si è lavata della sua lordura.
13 ¡gente de qué altivos ojos,
cuyos párpados se alzan!;
13 C’è gente dagli occhi così alteri
e dalle ciglia così altezzose!
14 gente cuyos dientes son espadas,
y sus mandíbulas cuchillos,
para devorar a los desvalidos echándolos del país
y a los pobres de entre los hombres.
14 C’è gente i cui denti sono spade
e le cui mascelle sono coltelli,
per divorare gli umili eliminandoli dalla terra
e togliere i poveri di mezzo agli uomini.
15 La sanguijuela tiene dos hijas: «¡Daca, daca!»
Hay tres cosas insaciables
y cuatro que no dicen: «¡Basta!»
15 La sanguisuga ha due figlie: «Dammi! Dammi!».
Tre cose non si saziano mai,
anzi quattro non dicono mai: «Basta!»:
16 El seol, el seno estéril,
la tierra que no se sacia de agua,
y el fuego que no dice: «¡Basta!»
16 il regno dei morti, il grembo sterile,
la terra mai sazia d’acqua
e il fuoco che mai dice: «Basta!».
17 Al ojo que se ríe del padre
y desprecia la obediencia de una madre,
lo picotearán los cuervos del torrente,
los aguiluchos lo devorarán.
17 L’occhio che guarda con scherno il padre
e si rifiuta di ubbidire alla madre
sia cavato dai corvi della valle
e divorato dagli aquilotti.
18 Tres cosas hay que me desbordan
y cuatro que no conozco:
18 Tre cose sono troppo ardue per me,
anzi quattro, che non comprendo affatto:
19 el camino del águila en el cielo,
el camino de la serpiente por la roca,
el camino del navío en alta mar,
el camino del hombre en la doncella.
19 la via dell’aquila nel cielo,
la via del serpente sulla roccia,
la via della nave in alto mare,
la via dell’uomo in una giovane donna.
20 Este es el camino de la mujer adúltera:
come, se limpia la boca y dice:
«¡No he hecho nada de malo ¡»
20 Così si comporta la donna adultera:
mangia e si pulisce la bocca
e dice: «Non ho fatto nulla di male!».
21 Por tres cosas tiembla la tierra
y cuatro no puede soportar:
21 Per tre cose freme la terra,
anzi quattro non può sopportare:
22 Por esclavo que llega a rey,
por idiota que se ahíta de comer,
22 uno schiavo che diventa re
e uno stolto che si sazia di pane,
23 por mujer odiada que se casa,
por esclava que hereda a su señora.
23 una donna già trascurata da tutti che trova marito
e una schiava che prende il posto della padrona.
24 Hay cuatro seres los más pequeños de la tierra,
pero que son más sabios que los sabios:
24 Quattro esseri sono fra le cose più piccole della terra,
eppure sono più saggi dei saggi:
25 las hormigas - multitud sin fuerza -
que preparan en verano su alimento;
25 le formiche sono un popolo senza forza,
eppure si provvedono il cibo durante l’estate;
26 los damanes - multitud sin poder -,
que ponen sus casas en la roca;
26 gli iràci sono un popolo imbelle,
eppure hanno la tana sulle rupi;
27 las langostas, que sin tener rey,
salen todas en orden;
27 le cavallette non hanno un re,
eppure marciano tutte ben schierate;
28 el lagarto, al que se agarra con la mano
y está en los palacios de los reyes.
28 la lucertola si può prendere con le mani,
eppure penetra anche nei palazzi dei re.
29 Hay tres cosas de paso gallardo
y cuatro de elegante marcha:
29 Tre cose hanno un portamento magnifico,
anzi quattro hanno un’andatura maestosa:
30 el león - fuerte entre los animales -,
que ante nada retrocede,
30 il leone, il più forte degli animali,
che non indietreggia davanti a nessuno;
31 el esbelto gallo o el macho cabrío,
y el rey que arenga a su pueblo.
31 il gallo pettoruto e il caprone
e un re alla testa del suo popolo.
32 Si hiciste el necio, envalentonándote,
y has reflexionado, pon mano en boca,
32 Se stoltamente ti sei esaltato e se poi hai riflettuto,
mettiti una mano sulla bocca,
33 pues apretando la leche se saca mantequilla
apretando la nariz se saca sangre
y apretando la ira, se saca querella.
33 poiché, sbattendo il latte ne esce la panna,
premendo il naso ne esce il sangue
e spremendo la collera ne esce la lite.