Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Lettera ai Romani 9


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NOVA VULGATABIBBIA TINTORI
1 Veritatem dico in Christo, non mentior, testimonium mihi per hibenteconscientia mea in Spiritu Sancto,1 Dico la verità in Cristo, non mentisco e me lo attesta la mia coscienza per lo Spirito Santo:
2 quoniam tristitia est mihi magna, etcontinuus dolor cordi meo.2 ho una grande tristezza, un continuo dolore nel mio cuore,
3 Optarem enim ipse ego anathema esse a Christo profratribus meis, cognatis meis secundum carnem,3 (tale) che vorrei essere io stesso separato da Cristo pei miei fratelli che sono del sangue mio secondo la carne,
4 qui sunt Israelitae, quorumadoptio est filiorum et gloria et testamenta et legislatio et cultus etpromissiones,4 gli Israeliti, ai quali appartengono l'adozione in figli, la gloria, l'alleanza, la legge, il culto, le promesse,
5 quorum sunt patres, et ex quibus Christus secundum carnem: quiest super omnia Deus benedictus in saecula. Amen.
5 i patriarchi, e dai quali è, secondo la carne, il Cristo, che è sopra tutte le cose Dio benedetto nei secoli. Così sia.
6 Non autem quod exciderit verbum Dei. Non enim omnes, qui ex Israel, hi suntIsrael;6 Non già che sia venuta meno la parola di Dio, perchè non tutti quelli che vengono da Israele sono Israeliti;
7 neque quia semen sunt Abrahae, omnes filii, sed: “ In Isaacvocabitur tibi semen ”.7 nè i nati dalla stirpe di Abramo son tutti figlioli; ma « in Isacco sarà la tua discendenza ».
8 Id est, non qui filii carnis, hi filii Dei, sed quifilii sunt promissionis, aestimantur semen;8 Quindi non i figli della carne sono figli di Dio; ma i figli della promessa sono contati come discendenti.
9 promissionis enim verbum hoc est:“ Secundum hoc tempus veniam, et erit Sarae filius ”.9 Le parole della promessa infatti erano queste: Verso questo tempo io tornerò, e Sara avrà un figlio.
10 Non solum autem,sed et Rebecca ex uno concubitum habens, Isaac patre nostro;10 E non soltanto a Sara, ma avvenne così anche a Rebecca, la quale da una sola unione con Isacco, padre nostro, concepì due gemelli.
11 cum enim nondumnati fuissent aut aliquid egissent bonum aut malum, ut secundum electionempropositum Dei maneret,11 Or non essendo questi ancor nati e non avendo fatto nulla di bene o di male (affinchè il disegno di Dio rimanesse secondo la elezione),
12 non ex operibus sed ex vocante dictum est ei: “Maior serviet minori ”;12 non dipendente dalle opere, ma da Colui che chiama, fu detto a Rebecca:
13 sicut scriptum est: “ Iacob dilexi, Esau autemodio habui ”.
13 Il maggiore servirà al minore! secondo sta scritto: Ho amato Giacobbe ed ho odiato Esaù.
14 Quid ergo dicemus? Numquid iniustitia apud Deum? Absit!14 Che diremo adunque? V'è l'ingiustizia in Dio? Giammai!
15 Moysi enim dicit:“ Miserebor, cuius misereor, et misericordiam praestabo, cui misericordiampraesto ”.
15 perché egli dice a Mosè: Avrò misericordia di colui al quale mi piacerà usar misericordia, e avrò compassione di colui con il quale vorrò essere compassionevole.
16 Igitur non volentis neque currentis sed miserentis Dei.16 Quindi non dipende da chi vuole, nè da chi corre, ma da Dio che fa misericordia.
17 Dicit enimScriptura pharaoni: “ In hoc ipsum excitavi te, ut ostendam in te virtutemmeam, et ut annuntietur nomen meum in universa terra ”.17 Dice infatti la Scrittura a Faraone: Io t'ho suscitato apposta per mostrare in te la mia potenza e perchè il mio nome sia celebrato su tutta la terra.
18 Ergo, cuius vult,miseretur et, quem vult, indurat.
18 Egli dunque usa misericordia a chi vuole, e indura chi vuole.
19 Dices itaque mihi: “ Quid ergo adhuc queritur? Voluntati enim eius quisrestitit? ”.19 Tu mi dirai: E di che ora si lamenta? Chi mai può opporsi ai suoi voleri?
20 O homo, sed tu quis es, qui respondeas Deo? Numquid dicetfigmentum ei, qui se finxit: “ Quid me fecisti sic? ”.20 O uomo, chi sei tu da contendere con Dio? Dirà forse il vaso d'argilla al vasaio: Perchè mi hai fatto così?
21 An non habetpotestatem figulus luti ex eadem massa facere aliud quidem vas in honorem, aliudvero in ignominiam?21 Il vasaio non è egli padrone dell'argilla da poter fare della medesima quantità un vaso per un uso onorato, come un vaso per uso vile?
22 Quod si volens Deus ostendere iram et notam facerepotentiam suam, sustinuit in multa patientia vasa irae aptata in interitum;22 E che (c'è da ripetere) se Dio volendo mostrare la sua ira far conoscere la sua potenza, ha sopportato con molta pazienza vasi d'ira già pronti alla perdizione,
23 et ut ostenderet divitias gloriae suae in vasa misericordiae, quae praeparavitin gloriam,23 per far conoscere le ricchezze della sua gloria in favore dei vasi di misericordia che egli aveva già preparati per la sua gloria,
24 quos et vocavit nos non solum ex Iudaeis sed etiam ex gentibus?24 (in favore di noi) che egli ha chiamati non solo dai Giudei, ma anche dai Gentili?
25 Sicut et in Osee dicit:
“ Vocabo Non plebem meam Plebem meam
et Non dilectam Dilectam.
25 Come dice in Osea: Chiamerò mio popolo quello che non era mio popolo, e diletta quella che non era amata, e pervenuta a misericordia quella che non aveva conseguito misericordia.
26 Et erit: in loco, ubi dictum est eis:
“Non plebs mea vos”,
ibi vocabuntur Filii Dei vivi ”.
26 E dove loro fu detto: Voi non siete il mio popolo, quivi saran chiamati figli del Dio vivente.
27 Isaias autem clamat pro Israel: “ Si fuerit numerus filiorum Israel tamquamarena maris, reliquiae salvae fient.27 Isaia poi esclama sopra Israele: Anche se il numero dei figli d'Israele fosse come la rena del mare, soltanto gli avanzi saranno salvati;
28 Verbum enim consummans et breviansfaciet Dominus super terram ”.
28 perchè Dio compirà e affretterà con equità ciò che ha detto, e sarà di poche parole sulla terra.
29 Et sicut praedixit Isaias:
“ Nisi Dominus Sabaoth reliquisset nobis semen,
sicut Sodoma facti essemus
et sicut Gomorra similes fuissemus ”.
29 E come pure predisse Isaia: Se il Signore degli eserciti non avesse di noi lasciata semenza, saremmo divenuti come Sodoma e saremmo stati simili a Gomorra.
30 Quid ergo dicemus? Quod gentes, quae non sectabantur iustitiam,apprehenderunt iustitiam, iustitiam autem, quae ex fide est;30 Che diremo dunque? Che i Gentili, i quali non cercavano la giustizia, hanno abbracciata la giustizia, quella giustizia che viene dalla fede;
31 Israel verosectans legem iustitiae in legem non pervenit.31 mentre Israele, che seguiva la legge della giustizia, non ha raggiunto la legge della giustizia.
32 Quare? Quia non ex fide sedquasi ex operibus; offenderunt in lapidem offensionis,32 E perchè? Perchè (la cercò) non nella fede, ma come venisse dalle opere: e così urtò nella pietra d'inciampo,
33 sicut scriptum est:
“ Ecce pono in Sion lapidem offensionis et petram scandali;
et, qui credit in eo, non confundetur ”.
33 secondo quello che è scritto: Ecco io pongo in Sion una pietra d'inciampo, una pietra di scandalo; ma chi crede in lui non resterà confuso.