Scrutatio

Mercoledi, 1 maggio 2024 - San Giuseppe Lavoratore ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 21


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NOVA VULGATABIBBIA MARTINI
1 Cum autem factum esset, ut navigaremus abstracti ab eis, recto cursuvenimus Cho et sequenti die Rhodum et inde Patara;1 E allorchè distaccatici da essi avemmo fatto vela, andammo a dirittura a Coo, e il dì seguente a Rodi, e di lì a Patara.
2 et cum invenissemus navemtransfretantem in Phoenicen, ascendentes navigavimus.2 E trovata una nave, che passava nella Fenicia, ci imbarcammo, e facemmo vela.
3 Cum paruissemus autemCypro, et relinquentes eam ad sinistram navigabamus in Syriam et venimus Tyrum,ibi enim navis erat expositura onus.3 E avendo in vista Cipro, lasciatala alla sinistra, tirammo verso la Siria, e arrivammo a Tiro: perché quivi dovea la nave lasciare il suo carico.
4 Inventis autem discipulis, mansimus ibidiebus septem; qui Paulo dicebant per Spiritum, ne iret Hierosolymam.4 E avendo trovato dei discepoli, ci fermammo ivi sette giorni. Questi essendo ispirati, dicevano a Paolo, che non andasse a Gerusalemme.
5 Etexplicitis diebus, profecti ibamus, deducentibus nos omnibus cum uxoribus etfiliis usque foras civitatem; et positis genibus in litore orantes,5 E finiti que' giorni ci partivamo, accompagnandoci tutti con le mogli, e i figliuoli sin fuori della città: e piegate le ginocchia sul lido, facemmo orazione.
6 valefecimus invicem et ascendimus in navem; illi autem redierunt in sua.6 E abbracciatici scambievolmente, entrammo noi nella nave: e quelli tornarono alle case loro.
7 Nosvero, navigatione explicita, a Tyro devenimus Ptolemaida et, salutatisfratribus, mansimus die una apud illos.
7 E noi terminando la navigazione, da Tiro arrivammo a Tolemaide: e abbracciati i fratelli, ci fermammo con essi un giorno.
8 Alia autem die profecti venimus Caesaream et intrantes in domum Philippievangelistae, qui erat de septem, mansimus apud eum.8 E partiti il di seguente andammo a Cesarea, ed entrati in casa di Filippo Evangelista (che era uno dei sette), ci fermammo da lui.
9 Huic autem erant filiaequattuor virgines prophetantes.9 Questi avea quattro figliuole vergini, che profetavano.
10 Et cum moraremur plures dies, supervenitquidam a Iudaea propheta nomine Agabus;10 Ed essendoci trattenuti più giorni, arrivò dalla Giudea un certo profeta per nome Agabo.
11 is cum venisset ad nos et tulissetzonam Pauli, alligans sibi pedes et manus dixit: “ Haec dicit SpiritusSanctus: Virum, cuius est zona haec, sic alligabunt in Ierusalem Iudaei ettradent in manus gentium ”.11 E venuto da noi prese la cintola di Paolo: e legandosi i piedi, e le mani, disse: Lo Spirito santo dice così: l'uomo, di cui è questa cintola, lo legheranno così i Giudei in Gerusalemme, e lo daranno nelle mani de' Gentili.
12 Quod cum audissemus, rogabamus nos et, qui lociillius erant, ne ipse ascenderet Ierusalem.12 Udita la qual cosa, e noi, e quelli, che eran di quel luogo, lo pregavamo, che non andasse a Gerusalemme.
13 Tunc respondit Paulus: “ Quidfacitis flentes et affligentes cor meum? Ego enim non solum alligari sed et moriin Ierusalem paratus sum propter nomen Domini Iesu ”.13 Allora rispose Paolo, e disse: Che fate voi piagnendo, e affliggendo il mio cuore? Conciossiachè io per me son pronto non solo a esser legato, ma anche a morire in Gerusalemme per il nome del Signore Gesù.
14 Et cum ei suadere nonpossemus, quievimus dicentes: “ Domini voluntas fiat! ”.
14 E non potendo persuaderlo, ci chetammo, dicendo: La volontà del Signore sia fatta.
15 Post dies autem istos praeparati ascendebamus Hierosolymam;15 Passati que' giorni ci ponemmo in ordine, e partimmo per Gerusalemme.
16 venerunt autemet ex discipulis a Caesarea nobiscum adducentes apud quem hospitaremur, Mnasonemquendam Cyprium, antiquum discipulum.
16 E venner con noi anche alcuni de' discepoli da Cesarea, conducendo seco colui, che ci dovea alloggiare, Mnasone Cipriotto, antico discepolo.
17 Et cum venissemus Hierosolymam, libenter exceperunt nos fratres.17 E quando fummo in Gerusalemme, ci ricevettero con piacere i fratelli.
18 Sequentiautem die introibat Paulus nobiscum ad Iacobum, omnesque collecti suntpresbyteri.18 E il dì vegnente entrò Paolo con noi in casa di Giacomo, e tutti i seniori si raunarono.
19 Quos cum salutasset, narrabat per singula, quae fecisset Deus ingentibus per ministerium ipsius.19 E salutati che gli ebbe, esponeva egli una per una le cose, che Dio aveva fatto per suo ministero tralle genti.
20 At illi cum audissent, glorificabant Deumdixeruntque ei: “ Vides, frater, quot milia sint in Iudaeis, qui crediderunt,et omnes aemulatores sunt legis;20 Ed eglino, udito ciò, magnificarono il Signore, e gli dissero: Tu vedi, o fratello, quante migliaja di Giudei vi sono, che hanno creduto, e tutti sono zelatori della legge.
21 audierunt autem de te quia discessionemdoceas a Moyse omnes, qui per gentes sunt, Iudaeos, dicens non deberecircumcidere eos filios suos neque secundum consuetudines ambulare.21 Or essi hanno udito, che tu insegni a tutti i Giudei, che sono tra le genti, a separarsi da Mosè, dicendo, che non circoncidano i figliuoli, né vivano secondo le consuetudini.
22 Quid ergoest? Utique audient te supervenisse.22 Che è adunque questo? Certamente bisogna, che si aduni la moltitudine; imperocché sapranno, che sei arrivato.
23 Hoc ergo fac, quod tibi dicimus. Suntnobis viri quattuor votum habentes super se;23 Fa' adunque quello, che ti diciamo: noi abbiamo quattro uomini, che hanno un voto sopra di se.
24 his assumptis, sanctifica te cumillis et impende pro illis, ut radant capita, et scient omnes quia, quae de teaudierunt, nihil sunt, sed ambulas et ipse custodiens legem.24 Prendi teco costoro, e santificati con essi: e spendi per loro, che si radano il capo: e sappiano tutti, che di quello, che hanno udito di te, non è nulla, ma cammini tu ancora nell'osservanza della legge.
25 De his autem,qui crediderunt, gentibus nos scripsimus iudicantes, ut abstineant ab idolothytoet sanguine et suffocato et fornicatione ”.
25 Quanto poi a que' Gentili che hanno creduto, noi abbiamo scritto, determinando, che si astengano dalle cose offerte agli idoli, dal sangue, dal soffogato, e dalla fornicazione.
26 Tunc Paulus, assumptis viris, postera die purificatus cum illis intravit intemplum annuntians expletionem dierum purificationis, donec offerretur prounoquoque eorum oblatio.
26 Allora Paolo, presi seco quegli uomini, il di seguente purificato con essi entrò nel tempio, dando parte del compimento de' giorni della purificazione, sino a tanto che si offerisse per ciascheduno di essi l'obblazione.
27 Dum autem septem dies consummarentur, hi, qui de Asia erant, Iudaei cumvidissent eum in templo, concitaverunt omnem turbam et iniecerunt ei manus27 Ma quando erano sul finire i sette giorni, i Giudei dell'Asia, vedutolo nel tempio, concitarono tutto il popolo, e gli miser le mani addosso, gridando:
28 clamantes: “ Viri Israelitae, adiuvate! Hic est homo, qui adversus populum etlegem et locum hunc omnes ubique docens, insuper et Graecos induxit in templumet polluit sanctum locum istum ”.28 Uomini Israeliti, aiuto: questi è quell'uomo, il quale insegna a tutti per ogni dove contro il popolo, e la legge, e questo luogo; e di più ha introdotto de' Gentili nel tempio, e ha contaminato questo luogo santo.
29 Viderant enim Trophimum Ephesium incivitate cum ipso, quem aestimabant quoniam in templum induxisset Paulus.29 (Imperocché avean veduto con lui per la città Trofimo Efesio, il quale credettero, che Paolo avesse introdotto nel tempio.)
30 Commotaque est civitas tota, et facta est concursio populi, et apprehendentesPaulum trahebant eum extra templum, et statim clausae sunt ianuae.30 E si mosse a rumore tutta la città, e accorse il popolo. E preso paolo lo strascinaron fuora del tempio: e subito furon chiuse le porte.
31 Quaerentibus autem eum occidere, nuntiatum est tribuno cohortis quia totaconfunditur Ierusalem,31 E mentre cercavan d'ucciderlo fù avvisato il tribuno della coorte, come tutta Gerusalemme era in tumulto.
32 qui statim, assumptis militibus et centurionibus,decucurrit ad illos; qui cum vidissent tribunum et milites, cessaveruntpercutere Paulum.32 Il quale subito presi seco i soldati, e i centurioni, corse a coloro. I quali visto il tribuno, e i soldati, si ristettero dal batter Paolo.
33 Tunc accedens tribunus apprehendit eum et iussit alligaricatenis duabus et interrogabat quis esset et quid fecisset.33 Allora accostatosi il tribuno lo prese, e ordinò, che fosse legato con due catene: e domandò, chi egli fosse, o quel, che avesse fatto.
34 Alii autem aliudclamabant in turba; et cum non posset certum cognoscere prae tumultu, iussitduci eum in castra.34 Della turba chi gridava una cosa, e chi un'altra. E non potendo sapere il certo per causa del tumulto, ordinò, che fosse condotto agli alloggiamenti.
35 Et cum venisset ad gradus, contigit ut portaretur amilitibus propter vim turbae;35 E quando e' fu arrivato ai gradini, convenne, che fosse portato da' soldati a cagione della violenza del popolo.
36 sequebatur enim multitudo populi clamantes: “Tolle eum! ”.
36 Imperocché la moltitudine del popolo lo seguitava, gridando: Levalo dal mondo.
37 Et cum coepisset induci in castra, Paulus dicit tribuno: “ Si licet mihiloqui aliquid ad te? ”. Qui dixit: “ Graece nosti?37 E stando Paolo per entrare negli alloggiamenti, disse al tribuno: Mi è egli permesso di dirti qualche cosa? È quegli disse: Sai il Greco?
38 Nonne tu es Aegyptius,qui ante hos dies tumultum concitasti et eduxisti in desertum quattuor miliavirorum sicariorum? ”.38 Non se'tu quell'Egiziano, il quale ne' di passati movesti sedizione, e conducesti al deserto quattromila sicarj?
39 Et dixit Paulus: “ Ego homo sum quidem Iudaeus aTarso Ciliciae, non ignotae civitatis municeps; rogo autem te, permitte mihiloqui ad populum ”.39 E Paolo dissegli: Io sono certamente uomo Giudeo, cittadino di Tarso nella Cilicia, città non ignota. Ma pregoti, permettimi di parlare al popolo.
40 Et cum ille permisisset, Paulus stans in gradibusannuit manu ad plebem et, magno silentio facto, allocutus est Hebraea linguadicens:
40 E avendoglielo quegli permesso, Paolo stando in piedi su la scalinata, fece cenno con mano al popolo, e fattosi un gran silenzio, parlò loro in lingua Ebrea, dicendo;