Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Genesi 43


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NOVA VULGATALA SACRA BIBBIA
1 Interim fames omnem terram vehementer premebat;1 Or la carestia gravava sul paese.
2 consumptisque cibis, quos ex Aegypto detulerant, dixit Iacob ad filios suos: “ Revertimini et emite nobis pauxillum escarum ”.2 Quando ebbero finito di mangiare il grano che avevano portato dall'Egitto, il loro padre disse loro: "Ritornate a comperarci un po' di viveri".
3 Respondit Iudas: “ Denuntiavit nobis vir ille sub attestatione iurisiurandi dicens: "Non videbitis faciem meam, nisi fratrem vestrum minimum adduxeritis vobiscum".3 Ma Giuda gli disse: "Quell'uomo ci ha formalmente dichiarato: "Non verrete alla mia presenza a meno che il vostro fratello non sia con voi!".
4 Si ergo vis eum mittere nobiscum, pergemus pariter et ememus tibi necessaria;4 Se tu sei disposto a lasciar partire con noi nostro fratello, noi scenderemo laggiù per comprarti grano;
5 sin autem non vis, non ibimus. Vir enim, ut saepe diximus, denuntiavit nobis dicens: "Non videbitis faciem meam absque fratre vestro minimo" ”.
5 ma se tu non lo vuoi lasciar partire, noi non scenderemo, perché quell'uomo ci ha detto: "Non verrete alla mia presenza a meno che il vostro fratello non sia con voi!".
6 Dixit eis Israel: “ Cur in meam hoc fecistis miseriam, ut indicaretis ei et alium habere vos fratrem? ”.6 E Israele disse: "Perché mi avete dato questo dispiacere di far conoscere a quell'uomo che avevate ancora un fratello?".
7 At illi responderunt: “ Interrogavit nos homo per ordinem nostram progeniem: si pater viveret, si haberemus fratrem; et nos respondimus ei consequenter iuxta id, quod fuerat sciscitatus. Numquid scire poteramus quod dicturus esset: "Adducite fratrem vestrum vobiscum?" ”.
7 Risposero: "Quell'uomo ci interrogò con insistenza intorno a noi e alla nostra parentela, dicendo: "E' ancora vivo vostro padre? Avete qualche fratello?", e noi rispondemmo secondo queste domande. Potevamo noi sapere che egli avrebbe detto: "Conducete qui vostro fratello"?".
8 Iudas quoque dixit patri suo Israel: “ Mitte puerum mecum, ut proficiscamur et possimus vivere, ne moriamur nos et tu et parvuli nostri.
8 E Giuda disse a Israele, suo padre: "Lascia venire il ragazzo con me, e poi leviamoci e andiamo, per poter vivere e non morire, sia noi che tu e i nostri bambini.
9 Ego spondeo pro puero; de manu mea require illum. Nisi reduxero et reddidero eum tibi, ero peccati reus in te omni tempore.9 Io mi rendo garante di lui: dalle mie mani lo reclamerai. Se non te lo avrò condotto, se non te lo avrò posto davanti, io sarò colpevole contro di te per tutta la vita.
10 Si non intercessisset dilatio, iam vice altera venissemus ”.
10 Che se non avessimo indugiato, ora saremmo già di ritorno per la seconda volta".
11 Igitur Israel pater eorum dixit ad eos: “ Si sic necesse est, facite, quod vultis; sumite de optimis terrae fructibus in vasis vestris et deferte viro munera: modicum resinae et mellis et tragacanthum et ladanum, pistacias terebinthi et amygdalas.11 Allora Israele, loro padre, disse: "Se è così, fate pure: prendete nei vostri bagagli i prodotti scelti del paese e portateli in dono a quell'uomo: un po' di balsamo, un po' di miele, di gomma e resina, dei pistacchi e delle mandorle.
12 Pecuniam quoque duplicem ferte vobiscum et illam, quam invenistis in sacculis, reportate, ne forte errore factum sit;12 E riporterete con voi doppio danaro, il danaro cioè che fu rimesso nella bocca dei vostri sacchi lo riporterete indietro: forse si tratta di uno sbaglio.
13 sed et fratrem vestrum tollite et ite ad virum.13 Prendete pure vostro fratello, e partite, ritornate da quell'uomo.
14 Deus autem meus omnipotens faciat vobis eum placabilem, et remittat vobiscum fratrem vestrum, quem tenet, et hunc Beniamin. Ego autem quasi orbatus absque liberis ero ”.
14 Dio onnipotente vi faccia trovare misericordia presso quell'uomo, così che vi rilasci l'altro fratello e Beniamino. Quanto a me, una volta che dovrò esser privato dei miei figli, che ne sia privato".
15 Tulerunt ergo viri munera et pecuniam duplicem et Beniamin descenderuntque in Aegyptum; et steterunt coram Ioseph.15 Gli uomini presero dunque questo dono, il doppio del denaro e anche Beniamino, e partirono, discesero in Egitto e si presentarono davanti a Giuseppe.
16 Quos cum ille vidisset et Beniamin simul, praecepit dispensatori domus suae dicens: “ Introduc viros domum et occide victimas et instrue convivium, quoniam mecum sunt comesturi meridie ”.16 Quando Giuseppe ebbe visto con loro Beniamino, disse a colui ch'era a capo della sua casa: "Conduci questi uomini in casa, macella quello che c'è da macellare e prepara, perché questi uomini mangeranno con me a mezzogiorno".
17 Fecit ille, quod sibi fuerat imperatum, et introduxit viros in domum Ioseph.
17 Quel personaggio fece come Giuseppe aveva detto e introdusse gli uomini nella casa di Giuseppe.
18 Ibique exterriti dixerunt mutuo: “ Propter pecuniam, quam rettulimus prius in saccis nostris, introducti sumus, ut irruant in nos et violenter subiciant servituti et nos et asinos nostros ”.18 Ma i nostri uomini si spaventarono, perché venivano condotti in casa di Giuseppe, e dissero: "E' per causa del denaro, rimesso nei nostri sacchi l'altra volta, che noi siamo condotti là: per poterci assalire, piombarci addosso e prenderci come schiavi con i nostri asini!".
19 Quam ob rem in ipsis foribus accedentes ad dispensatorem domus19 Allora si avvicinarono all'uomo che era a capo della casa di Giuseppe e parlarono con lui alla porta di casa.
20 locuti sunt: “ Oramus, domine, ut audias nos. Iam ante descendimus, ut emeremus escas;20 Gli dissero: "Scusa, mio signore, noi venimmo qui già un'altra volta per comperare dei viveri.
21 quibus emptis, cum venissemus ad deversorium, aperuimus saccos nostros et invenimus pecuniam in ore saccorum; quam nunc eodem pondere reportavimus.21 Quando fummo all'albergo, aprimmo i nostri sacchi ed ecco che il denaro di ciascuno si trovava alla bocca del suo sacco: proprio il nostro denaro col suo peso esatto. E allora noi l'abbiamo portato indietro,
22 Sed et aliud attulimus argentum, ut emamus, quae nobis necessaria sunt. Non est in nostra conscientia, quis posuerit argentum in marsupiis nostris ”.
22 e per comperare dei viveri abbiamo portato con noi altro denaro. Non sappiamo chi sia stato a metterci nei sacchi il nostro denaro!".
23 At ille respondit: “ Pax vobiscum, nolite timere. Deus vester et Deus patris vestri dedit vobis thesauros in saccis vestris; nam pecuniam, quam dedistis mihi, probatam ego habeo ”. Eduxitque ad eos Simeon.23 Ma quello disse: "State in pace, non temete! E' il vostro Dio e il Dio dei padri vostri che vi ha messo un tesoro nei sacchi; il vostro denaro è già pervenuto a me". E condusse loro Simeone.
24 Et introductis domum attulit aquam, et laverunt pedes suos; deditque pabulum asinis eorum.24 Poi quell'uomo fece entrare gli uomini nella casa di Giuseppe, diede loro dell'acqua perché si lavassero i piedi, e diede del foraggio ai loro asini.
25 Illi vero parabant munera, donec ingrederetur Ioseph meridie; audierant enim quod ibi comesturi essent panem.
25 Essi prepararono il dono nell'attesa che Giuseppe arrivasse a mezzogiorno, perché avevano sentito dire che avrebbe mangiato con loro in quel luogo.
26 Igitur ingressus est Ioseph domum suam, obtuleruntque ei munera tenentes in manibus suis; et adoraverunt proni in terram.26 Quando Giuseppe arrivò a casa, essi gli presentarono il dono che avevano con sé, e si prostrarono davanti a lui con la faccia a terra.
27 At ille, clementer resalutatis eis, interrogavit eos dicens: “ Salvusne est pater vester senex, de quo dixeratis mihi? Adhuc vivit? ”.27 Allora egli li salutò e disse: "Sta bene il vostro vecchio padre, di cui mi parlaste? Vive ancora?".
28 Qui responderunt: “ Sospes est servus tuus pater noster, adhuc vivit ”. Et incurvati adoraverunt eum.
28 Risposero: "Il tuo servo, nostro padre, sta bene, è ancora vivo", e s'inginocchiarono e fecero una prostrazione.
29 Attollens autem Ioseph oculos vidit Beniamin fratrem suum uterinum et ait: “ Iste est frater vester parvulus, de quo dixeratis mihi? ”. Et rursum: “ Deus, inquit, misereatur tui, fili mi ”.29 Poi egli alzò gli occhi e vide Beniamino, suo fratello, il figlio di sua madre, e disse: "E' questo il vostro fratello più giovane, di cui mi parlaste?" e aggiunse: "Dio ti dia grazia, figlio mio!".
30 Festinavitque, quia commota fuerant viscera eius super fratre suo, et erumpebant lacrimae; et introiens cubiculum flevit.
30 E Giuseppe si affrettò ad uscire, perché si era commosso nell'intimo alla presenza di suo fratello, e sentiva il bisogno di piangere; entrò nella sua camera e lì pianse.
31 Rursumque, lota facie, egressus continuit se et ait: “ Ponite panes ”.31 Poi si lavò la faccia, uscì e, facendosi forza, ordinò: "Servite il pasto".
32 Quibus appositis, seorsum Ioseph et seorsum fratribus, Aegyptiis quoque, qui vescebantur simul, seorsum ­ illicitum est enim Aegyptiis comedere cum Hebraeis, et profanum putant huiuscemodi convivium ­
32 Fu servito per lui a parte, per loro a parte e per gli Egiziani, che mangiavano con loro, a parte, perché gli Egiziani non possono prender cibo con gli Ebrei: ciò sarebbe un abominio per gli Egiziani.
33 sederunt coram eo, primogenitus iuxta primogenita sua et minimus iuxta aetatem suam. Et mirabantur nimis,33 E si misero a sedere davanti a lui: il primogenito secondo la sua primogenitura e il più giovane secondo i suoi anni giovanili; e gli uomini si guardavano l'un l'altro con meraviglia.
34 sumptis partibus, quas ab eo acceperant; maiorque pars venit Beniamin, ita ut quinque partibus excederet. Biberuntque et inebriati sunt cum eo.
34 Egli fece portare loro delle porzioni prese dalla propria mensa, ma la porzione di Beniamino era cinque volte più grossa di quella di tutti gli altri. E con lui bevvero fino all'allegria.