Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Genesi 41


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NOVA VULGATALA SACRA BIBBIA
1 Post duos annos vidit pharao somnium. Putabat se stare super fluvium,1 Al termine di due anni, anche il faraone sognò di trovarsi presso il Nilo.
2 de quo ascendebant septem boves pulchrae et crassae et pascebantur in locis palustribus.2 Ed ecco salire dal Nilo sette vacche, belle di aspetto e grasse di carne, e mettersi a pascolare nella macchia di papiro.
3 Aliae quoque septem emergebant post illas de flumine foedae confectaeque macie et stabant in ipsa amnis ripa;3 Dopo quelle, ecco altre sette vacche salire dal Nilo, brutte di aspetto e magre di carne, e fermarsi accanto alle prime vacche, sulla riva del Nilo.
4 devoraveruntque septem boves pulchras et crassas. Expergefactus pharao4 Ma le vacche brutte di aspetto e magre di carne divorarono le sette vacche belle di aspetto e grasse. E il faraone si svegliò.
5 rursum dormivit et vidit alterum somnium. Septem spicae pullulabant in culmo uno plenae atque formosae.5 Poi si riaddormentò e sognò una seconda volta: ecco sette spighe venir su da un unico stelo, grosse e belle.
6 Aliae quoque totidem spicae tenues et percussae vento urente oriebantur6 Ma ecco sette spighe, sottili ed arse dal vento orientale, germogliare dopo di quelle.
7 devorantes omnem priorum pulchritudinem. Evigilavit pharao, et ecce erat somnium!
7 E le spighe sottili inghiottirono le sette spighe grosse e piene. Poi il faraone si svegliò: era un sogno!
8 Et, facto mane, pavore perterritus misit ad omnes coniectores Aegypti cunctosque sapientes suos; et accersitis narravit somnium, nec erat qui interpretaretur.
8 Alla mattina il suo spirito era conturbato, perciò mandò a chiamare tutti gli indovini e tutti i sapienti dell'Egitto. Il faraone raccontò loro il suo sogno, ma non vi fu nessuno che lo interpretasse al faraone.
9 Tunc demum reminiscens pincernarum magister ait: “ Confiteor peccatum meum.9 Allora il capo-coppiere parlò col faraone in questi termini: "Io devo ricordare oggi le mie colpe.
10 Iratus rex servis suis me et magistrum pistorum retrudi iussit in carcerem principis satellitum,10 Il faraone si era adirato contro i suoi ministri e mi aveva messo in residenza forzata nella casa del capo-cuoco, me e il capo-panettiere.
11 ubi una nocte uterque vidimus somnium praesagum futurorum.11 Poi noi facemmo un sogno nella stessa notte, io e lui; ma sognammo ciascuno un sogno con un significato particolare.
12 Erat ibi puer Hebraeus eiusdem ducis satellitum famulus, cui narrantes somnia12 Ora vi era là con noi un giovane ebreo, schiavo del capo-cuoco; noi gli raccontammo i nostri sogni e lui ce li interpretò, dando a ciascuno l'interpretazione del suo sogno.
13 audivimus quidquid postea rei probavit eventus. Ego enim redditus sum officio meo, et ille suspensus est in patibulo ”.
13 E proprio come ci aveva interpretato, così avvenne; me il faraone ha restituito nella mia carica e lui ha impiccato".
14 Protinus ad regis imperium eductum de carcere Ioseph totonderunt ac, veste mutata, obtulerunt ei.14 Allora il faraone mandò a chiamare Giuseppe; fu tratto subito fuori dalla fossa ed egli si rase, si cambiò gli abiti e venne dal faraone.
15 Cui ille ait: “ Vidi somnia, nec est qui edisserat; quae audivi te sapientissime conicere ”.15 Il faraone disse a Giuseppe: "Ho fatto un sogno, e non c'è alcuno che lo interpreti; ora io ho sentito dire di te che ti basta ascoltare un sogno, per subito interpretarlo".
16 Respondit Ioseph: “ Absque me Deus respondebit prospera pharaoni! ”.
16 Giuseppe rispose al faraone in questi termini: "Io non c'entro: è Dio che darà la risposta per la salute del faraone!".
17 Narravit ergo pharao, quod viderat: “ Putabam me stare super ripam fluminis17 Allora il faraone disse a Giuseppe: "Nel mio sogno io stavo sulla riva del Nilo.
18 et septem boves de amne conscendere pulchras nimis et obesis carnibus, quae in pastu paludis virecta carpebant.18 Ed ecco salire dal Nilo sette vacche, grasse di carne e belle di forma, e pascolare nella macchia di papiro.
19 Et ecce has sequebantur aliae septem boves in tantum deformes et macilentae, ut numquam tales in terra Aegypti viderim;19 Ed ecco sette altre vacche salire dopo quelle, deboli, bruttissime di forma e magre di carne: non ne vidi mai di così brutte in tutta la terra d'Egitto.
20 quae, devoratis et consumptis prioribus,20 Poi le vacche magre e brutte divorarono le prime sette vacche, quelle grasse.
21 nullum saturitatis dedere vestigium; sed simili macie et squalore torpebant. Evigilans, rursus sopore depressus,21 Ed entrarono bensì queste nell'interno di quelle, ma non si capiva che vi fossero entrate, perché il loro aspetto era brutto come prima. E mi svegliai.
22 vidi somnium: Septem spicae pullulabant in culmo uno plenae atque pulcherrimae.22 Poi vidi nel mio sogno sette spighe venire su da un solo stelo, piene e belle.
23 Aliae quoque septem tenues et percussae vento urente oriebantur e stipula;23 Ma ecco sette spighe secche, sottili ed arse dal vento orientale, che germogliavano dopo di quelle.
24 quae priorum pulchritudinem devoraverunt. Narravi coniectoribus somnium, et nemo est qui edisserat ”.
24 E le spighe sottili inghiottirono le sette spighe belle. Ora io l'ho detto agli indovini, ma non c'è nessuno che mi dia un'indicazione".
25 Respondit Ioseph: “ Somnium regis unum est: quae facturus est, Deus ostendit pharaoni.25 Allora Giuseppe disse al faraone: "Il sogno del faraone è uno solo: quello che Dio sta per fare, egli lo ha indicato al faraone.
26 Septem boves pulchrae et septem spicae plenae septem ubertatis anni sunt; eandemque vim somnii comprehendunt.26 Le sette vacche belle sono sette anni; e le sette spighe belle sono sette anni: è un solo sogno.
27 Septem quoque boves tenues atque macilentae, quae ascenderunt post eas, et septem spicae tenues et vento urente percussae septem anni sunt venturae famis,27 E le sette vacche magre e brutte, che salgono dopo di quelle, sono sette anni; e le sette spighe sottili, arse dal vento orientale, sono sette anni: vi saranno sette anni di carestia.
28 qui hoc ordine complebuntur:28 E' appunto la cosa che ho detto al faraone: quello che Dio sta per fare, l'ha fatto vedere al faraone.
29 ecce septem anni venient fertilitatis magnae in universa terra Aegypti;29 Ecco che stanno per venire sette anni, in cui vi sarà grande abbondanza in tutta la terra d'Egitto.
30 quos sequentur septem anni alii tantae sterilitatis, ut oblivioni tradatur cuncta retro abundantia. Consumptura est enim fames omnem terram,30 Poi a questi succederanno sette anni di carestia, e si dimenticherà tutta quell'abbondanza nella terra d'Egitto, e la carestia consumerà il paese.
31 et ubertatis magnitudinem perditura est inopiae magnitudo.31 E non si conoscerà più che vi sia stata l'abbondanza nel paese a causa della carestia venuta in seguito, perché sarà dura assai.
32 Quod autem vidisti secundo ad eandem rem pertinens somnium, firmitatis indicium est, eo quod fiat sermo Dei et velocius a Deo impleatur.
32 E quanto al fatto che il sogno del faraone si è ripetuto due volte, gli è che la cosa è decisa da Dio e che Dio si affretta ad eseguirla".
33 Nunc ergo provideat rex virum intellegentem et sapientem et praeficiat eum terrae Aegypti33 "Ora il faraone si provveda di un uomo intelligente e sapiente e lo stabilisca sulla terra d'Egitto.
34 constituatque praepositos per cunctas regiones et quintam partem fructuum per septem annos fertilitatis,34 Il faraone inoltre costituisca funzionari sul paese per prelevare il quinto sui prodotti della terra d'Egitto, durante i sette anni di abbondanza.
35 qui iam nunc futuri sunt, congreget in horrea; et omne frumentum sub pharaonis potestate condatur serveturque in urbibus;35 Essi radunino tutti i viveri di queste annate buone che stanno per venire, ammassino il grano sotto l'autorità del faraone e tengano in custodia i viveri nelle città.
36 et paretur futurae septem annorum fami, quae pressura est Aegyptum, et non consumetur terra inopia ”.
36 Questi viveri serviranno al paese di riserva per i sette anni di carestia che verranno nella terra d'Egitto, e così il paese non sarà distrutto dalla carestia".
37 Placuit pharaoni consilium et cunctis ministris eius.37 La cosa piacque al faraone e a tutti i suoi ministri.
38 Locutusque est ad eos: “ Num invenire poterimus talem virum, qui spiritu Dei plenus sit? ”.38 E il faraone disse ai suoi ministri: "Potremo trovare un uomo come questo, in cui sia lo spirito di Dio?".
39 Dixit ergo ad Ioseph: “ Quia ostendit tibi Deus omnia, quae locutus es, numquid sapientiorem et consimilem tui invenire potero?39 Poi il faraone disse a Giuseppe: "Dal momento che Dio ti ha fatto conoscere tutto ciò, non c'è nessuno che sia intelligente e sapiente come te.
40 Tu eris super domum meam, et ad tui oris imperium cunctus populus meus oboediet; uno tantum regni solio te praecedam ”.40 Tu stesso sarai l'amministratore della mia casa, e ai tuoi ordini l'intero mio popolo obbedirà; per il trono soltanto, io sarò più grande di te".
41 Dixitque rursus pharao ad Ioseph: “ Ecce, constitui te super universam terram Aegypti ”.
41 Il faraone disse a Giuseppe: "Guarda, io ti stabilisco sopra tutto il paese d'Egitto".
42 Tulitque anulum de manu sua et dedit eum in manu eius; vestivitque eum stola byssina et collo torquem auream circumposuit.42 Il faraone si tolse di mano il proprio anello e lo pose sulla mano di Giuseppe; lo fece rivestire di abiti di lino fine e gli mise al collo la collana d'oro.
43 Fecitque eum ascendere super currum suum secundum, clamante praecone: “ Abrech! ”, ut omnes coram eo genuflecterent et praepositum esse scirent universae terrae Aegypti.
43 Poi lo fece montare sul suo secondo carro e davanti a lui si gridava: "Abrek!". E così lo si stabilì su tutta la terra di Egitto.
44 Dixit quoque rex ad Ioseph: “ Ego sum pharao; absque tuo imperio non movebit quisquam manum aut pedem in omni terra Aegypti ”.44 Poi il faraone disse a Giuseppe: "Sono io il faraone, ma senza di te nessuno potrà alzare la mano o il piede in tutta la terra d'Egitto".
45 Vertitque nomen eius et vocavit eum lingua Aegyptiaca Saphaneth Phanec (quod interpretatur Salvator mundi) deditque illi uxorem Aseneth filiam Putiphare sacerdotis Heliopoleos.
Egressus est itaque Ioseph ad terram Aegypti
45 E il faraone chiamò Giuseppe col nome di Zafnat-Paneach e gli diede in moglie Asenat, figlia di Potifera, sacerdote di On. Poi Giuseppe partì per visitare tutta la terra d'Egitto.
46 ­ triginta autem annorum erat quando stetit in conspectu regis pharaonis ­ et circuivit omnes regiones Aegypti.
46 Giuseppe aveva trent'anni quando si presentò al faraone, re d'Egitto. Poi Giuseppe uscì dalla presenza del faraone e percorse tutta la terra d'Egitto.
47 Venitque fertilitas septem annorum, et segetes congregavit in horrea Aegypti47 Durante i sette anni di abbondanza la terra produsse a profusione.
48 condens in singulis urbibus frumentum camporum in circuitu.48 Egli raccolse tutti i viveri dei sette anni nei quali vi fu l'abbondanza nella terra d'Egitto, e ripose i viveri nelle città e cioè in ogni città ripose i viveri della campagna che aveva intorno.
49 Tantaque fuit abundantia tritici, ut arenae maris coaequaretur, et copia mensuram excederet.
49 Giuseppe ammassò il grano come la sabbia del mare, in quantità grande assai, così da dover cessare di farne il computo, perché era incalcolabile.
50 Nati sunt autem Ioseph filii duo, antequam veniret fames, quos ei peperit Aseneth filia Putiphare sacerdotis Heliopoleos.50 Intanto nacquero a Giuseppe due figli, prima che venisse l'anno della carestia; glieli partorì Asenat, figlia di Potifera, sacerdote di On.
51 Vocavitque nomen primogeniti Manasses dicens: “ Oblivisci me fecit Deus omnium laborum meorum et domus patris mei ”.51 E Giuseppe chiamò il primogenito Manasse, "perché -- disse -- Dio mi ha fatto dimenticare ogni mio affanno e tutta la casa di mio padre".
52 Nomen quoque secundi appellavit Ephraim dicens: “ Crescere me fecit Deus in terra paupertatis meae ”.
52 Ed il secondo lo chiamò Efraim, "perché -- disse -- Dio mi ha reso fecondo nella terra della mia afflizione".
53 Igitur, transactis septem annis ubertatis, qui fuerant in Aegypto,53 Poi finirono i sette anni dell'abbondanza che vi era stata nella terra d'Egitto
54 coeperunt venire septem anni inopiae, quos praedixerat Ioseph, et in universo orbe fames praevaluit; in cuncta autem terra Aegypti erat panis.54 e incominciarono a venire i sette anni di carestia, come aveva predetto Giuseppe. Ci fu carestia in tutti i paesi, ma in tutta la terra d'Egitto vi era del pane.
55 Qua esuriente, clamavit populus ad pharaonem alimenta petens. Quibus ille respondit: “ Ite ad Ioseph et, quidquid vobis dixerit, facite ”.55 Poi tutta la terra d'Egitto incominciò a sentire la fame, e il popolo gridò al faraone per il pane. Allora il faraone disse a tutti gli Egiziani: "Andate da Giuseppe, fate quello che vi dirà".
56 Et invaluit fames in omni terra Aegypti; aperuitque Ioseph universa horrea et vendebat Aegyptiis; nam et illos oppresserat fames.56 La carestia dominava su tutta la superficie della terra. Allora Giuseppe aprì tutti i depositi in cui vi era del grano, e vendette il grano agli Egiziani. Ma la carestia s'inasprì nella terra d'Egitto.
57 Omnesque provinciae veniebant in Aegyptum, ut emerent escas apud Ioseph, quia inopia invaluerat in universa terra.
57 E tutti i paesi venivano in Egitto per comperare grano da Giuseppe, perché la carestia infieriva in tutta la terra.