Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Genesi 24


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NOVA VULGATABIBBIA TINTORI
1 Erat autem Abraham senex dierumque multorum; et Do minus in cunctis benedixerat ei.
1 Or Abramo, essendo vecchio e di età avanzata e benedetto dal Signore in ogni cosa,
2 Dixitque Abraham ad servum seniorem domus suae, qui praeerat omnibus, quae habebat: “Pone manum tuam subter femur meum,2 disse al servo più vecchio di casa sua, a quello che aveva il governo di tutti i suoi beni: « Metti la tua mano sotto la mia coscia,
3 ut adiurem te per Dominum, Deum caeli et Deum terrae, ut non accipias uxorem filio meo de filiabus Chananaeorum, inter quos habito;3 affinchè io ti faccia giurare per il Signore, Dio del cielo e della terra, che tu non prenderai per moglie al mio figliolo nessuna delle figlie dei Cananei, tra i quali dimoro,
4 sed ad terram et cognationem meam proficiscaris et inde accipias uxorem filio meo Isaac”.
4 ma andrai nella mia patria, dai miei parenti, e vi prenderai una moglie pel mio figlio Isacco ».
5 Respondit servus: “Si noluerit mulier venire mecum in terram hanc, num reducere debeo filium tuum ad terram, a quo tu egressus es?”.5 Rispose il servo: « Se la donna non volesse venir con me in questo paese, debbo forse ricondurre il tuo figlio nel luogo donde tu sei uscito ? »
6 Dixit Abraham: “Cave, ne quando reducas illuc filium meum.6 E Abramo: « Guardati dal ricondur là il mio figliolo!
7 Dominus, Deus caeli, qui tulit me de domo patris mei et de terra nativitatis meae, qui locutus est mihi et iuravit mihi dicens: "Semini tuo dabo terram hanc", ipse mittet angelum suum coram te, et accipies inde uxorem filio meo.7 Il Signore, Dio del cielo, che mi trasse dalla casa di mio padre e dalla terra in cui nacqui, e mi parlò e mi giurò, dicendo: Io darò alla tua progenie questa terra; egli manderà il suo angelo dinanzi a te, e tu prenderai di là una moglie pel mio figliolo.
8 Sin autem noluerit mulier sequi te, non teneberis iuramento; filium tantum meum ne reducas illuc”.
8 Se poi la donna non vonà seguirti, tu sarai sciolto dal giuramento, però non ricondurre là il mio figliolo ».
9 Posuit ergo servus manum sub femore Abraham domini sui et iuravit illi super hac re.
9 E il servo mise la mano sotto la coscia di Abramo suo padrone, e gli giurò di fare quanto diceva.
10 Tulitque servus decem camelos de grege domini sui et abiit ex omnibus bonis eius portans secum; profectusque perrexit in Aram Naharaim ad urbem Nachor.
10 Poi prese dieci cammelli dalle mandre del suo padrone, e andò a prendere ogni sorta dei beni di lui per portarli seco, e messosi in viaggio, andò in Mesopotamia, alla città di Nacor.
11 Cumque camelos fecisset accumbere extra oppidum iuxta puteum aquae vespere, tempore quo solent mulieres egredi ad hauriendam aquam, dixit:11 E fatti riposare i cammelli fuori della città, presso un pozzo d'acqua, verso sera, nell'ora in cui le donne sogliono uscire ad attingere acqua, disse:
12 “Domine,Deus domini mei Abraham, occurre obsecro mihi hodie et fac misericordiam cum domino meo Abraham.12 « O Signore, Dio del mio padrone Abramo, vieni oggi incontro a me, te ne prego, e sii benigno verso il mio padrone Abramo.
13 Ecce ego sto prope fontem aquae, et filiae habitatorum huius civitatis egredientur ad hauriendam aquam.13 Ecco io sto qui vicino a questa fonte, e le figlie degli abitanti di questa città usciranno ad attingere acqua.
14 Igitur puella, cui ego dixero: "Inclina hydriam tuam, ut bibam", et illa responderit: "Bibe, quin et camelis tuis dabo potum", ipsa est, quam praeparasti servo tuo Isaac, et per hoc intellegam quod feceris misericordiam cum domino meo”.
14 Fa' che la fanciulla alla quale dirò: Piega la tua brocca, affinchè io beva, e che mi risponderà: Bevi pure, anzi darò da bere anche ai tuoi cammelli, sia quella che tu hai preparata per Isacco tuo servo. Da questo conoscerò che sei stato propizio al mio padrone ».
15 Necdum intra se verba compleverat, et ecce Rebecca egrediebatur filia Bathuel filii Melchae uxoris Nachor fratris Abraham habens hydriam in scapula:15 Non aveva ancora finito di dire dentro di se queste parole, quand'ecco venire colla sua brocca sulla spalla Rebecca, figlia di Batuel figlio di Melca moglie di Nacor fratello di Abramo.
16 puella decora nimis, virgo et incognita viro. Descendit ad fontem et implevit hydriam ac revertebatur.16 La fanciulla, molto avvenente, vergine bellissima e non conosciuta da uomo, venuta alla fontana ed empita la brocca, già risaliva.
17 Occurritque ei servus et ait: “Pauxillum mihi ad sorbendum praebe aquae de hydria tua”.17 Allora il servo le corse incontro e disse: « Dammi a bere un po' d'acqua della tua brocca ».
18 Quae respondit: “Bibe, domine mi”. Celeriterque deposuit hydriam super ulnam suam et dedit ei potum.18 Ed essa rispose: « Bevi pure, signor mio ». E calata la brocca sul suo braccio, gli diede da bere.
19 Cumque ille bibisset, adiecit: “Quin et camelis tuis hauriam aquam, donec cuncti bibant”.19 E quand'egli ebbe bevuto, essa disse: «Io attingerò anche per i tuoi cammelli, finché non sian tutti abbeverati ».
20 Effundensque hydriam in canalibus recurrit ad puteum, ut hauriret aquam; et haustam omnibus camelis dedit.20 E vuotata la brocca nell'abbeveratoio, corse di nuovo al pozzo ad attingere acqua, e ne attinse per tutti i cammelli.
21 Ille autem contemplabatur eam tacitus, scire volens utrum prosperum fecisset iter suum Dominus an non.
21 Egli la contemplava in silenzio, per conoscere se il Signore avesse o no reso felice il suo viaggio.
22 Postquam ergo biberunt cameli, protulit vir anulum aureum pondo dimidii sicli pro naribus et duas armillas pro manibus eius pondo siclorum decem;22 Quando poi i cammelli ebbero finito di bere, egli le offerse degli orecchini d'oro che pesavano due sicli, e due braccialetti che pesavano dieci sicli,
23 dixitque: “Cuius es filia? lndica mihi. Est in domo patris tui locus nobis ad pernoctandum?”.23 e le disse: « Di chi sei figliola? dimmelo: in casa di tuo padre v'è posto per albergarvi? »
24 Quae respondit: “Filia Bathuelis sum filii Melchae, quem peperit Nachor”.24 Ed essa rispose: « Son figliola di Batuel, figlio di Melca, partorito da questa a Nacor ».
25 Et addidit dicens: “Palearum quoque et pabuli plurimum est apud nos et locus ad pernoctandum”.
25 E aggiunse: « Di paglia e di fieno in casa ce n'è moltissimo ed anche molto posto per albergarvi ».
26 Inclinavit se homo et adoravit Dominum26 E l'uomo allora s'inchinò e adorò il Signore,
27 dicens: “Benedictus Dominus, Deus domini mei Abraham, qui non abstulit misericordiam et veritatem suam a domino meo et recto itinere me perduxit in domum fratris domini mei”.
27 dicendo: « Benedetto il Signore Dio del mio padrone Abramo, il quale non ha cessato d'esser misericordioso e verace col mio padrone, e per diritta via mi ha condotto alla casa del fratello del mio padrone ».
28 Cucurrit itaque puella et nuntiavit in domum matris suae omnia, quae evenerant.
28 Or la fanciulla corse a raccontare a casa di sua madre tutte le cose che aveva udite.
29 Habebat autem Rebecca fratrem nomine Laban, qui festinus egressus est ad hominem, ubi erat fons.29 Rebecca aveva un fratello chiamato Labano, il quale corse in fretta da quell'uomo alla fonte.
30 Cumque vidisset anulum in naribus et armillas in manibus sororis suae et audisset cuncta verba referentis: “Haec locutus est mihi homo”, venit ad virum, qui stabat iuxta camelos et prope fontem aquae;30 Come ebbe veduti gli orecchini e i braccialetti nelle mani di sua sorella, ed ebbe sentite tutte le parole di lei che diceva: « Ecco quanto mi ha detto quell'uomo », corse da lui che se ne stava presso i cammelli, vicino alla fonte,
31 dixitque ad eum: “Ingredere, benedicte Domini, cur foris stas? Praeparavi domum et locum camelis”.31 e gli disse: « Entra pure, o benedetto dal Signore, perchè stai fuori? Ho già preparato la casa (per te) e il luogo per i cammelli ».
32 Et introduxit eum in hospitium ac destravit camelos; deditque paleas et pabulum camelis et aquam ad lavandos pedes eius et virorum, qui venerant cum eo.32 E lo fece entrare in casa, e scaricò i cammelli, ai quali diede paglia e fieno, e portò acqua per lavare i piedi a lui e agli uomini che oran venuti con lui.
33 Et apposuit in conspectu eius panem. Qui ait: “Non comedam, donec loquar sermones meos”. Respondit: “Loquere”.
33 Poi gli fu posto davanti da mangiare. Ma egli disse: «Non mangerò finché non abbia esposto ciò che ho da dire ». E l'altro rispose: « Parla pure ».
34 At ille: “Servus, inquit, Abraham sum;34 E quello: «Io, disse, sono servo d'Abramo.
35 et Dominus benedixit domino meo valde, magnificatusque est; et dedit ei oves et boves, argentum et aurum, servos et ancillas, camelos et asinos.35 Il Signore ha benedetto grandemente il mio padrone e lo ha fatto grande, e gli ha dato pecore e buoi, argento e oro, schiavi e schiave, cammelli e asini.
36 Et peperit Sara uxor domini mei filium domino meo in senectute sua; deditque illi omnia, quae habuerat.36 Or Sara moglie del mio padrone, nella sua vecchiaia, ha partorito al mio padrone un figlio a cui egli ha dato tutto quel che possiede.
37 Et adiuravit me dominus meus dicens: "Non accipies uxorem filio meo de filiabus Chananaeorum, in quorum terra habito;37 E il mio padrone mi ha fatto giurare dicendo: Non prenderai per moglie del mio figliolo nessuna delle figlie dei Cananei, nella terra dei quali dimoro;
38 sed ad domum patris mei perges et de cognatione mea accipies uxorem filio meo".38 ma andrai alla casa di mio padre e tra i miei parenti prenderai una moglie al mio figliolo.
39 Ego vero respondi domino meo: Quid, si noluerit venire mecum mulier?39 Ed io risposi al mio padrone: E se quella donna non volesse venire con me
40 "Dominus, ait, in cuius conspectu ambulo, mittet angelum suum tecum et diriget viam tuam; accipiesque uxorem filio meo de cognatione mea et de domo patris mei.40 Ed egli mi disse: Il Signore, nel cospetto del quale io cammino, manderà teco il suo angelo, e farà prosperare il tuo viaggio, e tu prenderai pel mio figliolo una moglie della mia parentela e della casa di mio padre.
41 Innocens eris a maledictione mea, cum veneris ad propinquos meos, et non dederint tibi; tunc innocens eris a maledictione mea".
41 Sarai libero dalla mia maledizione, quando, andato a casa dei miei parenti, essi non avran voluto dartela.
42 Veni ergo hodie ad fontem et dixi: Domine, Deus domini mei Abraham, si direxisti viam meam, in qua nunc ambulo,42 Oggi dunque, arrivato alla fonte, ho detto: Signore, Dio del mio padrone Abramo,se tu m'hai guidato nella strada in cui ora cammino,
43 ecce sto iuxta fontem aquae; et virgo, quae egredietur ad hauriendam aquam, audierit a me: "Da mihi pauxillum aquae ad bibendum ex hydria tua";43 ecco, io mi fermo a questa fontana, e la fanciulla che verrà ad attingere acqua, alla quale dirò: Dammi da bere un po' d'acqua della tua brocca,
44 et dixerit mihi: "Et tu bibe, et camelis tuis hauriam", ipsa est mulier, quam praeparavit Dominus filio domini mei.
44 e che mi dirà: Bevi pure; anzi, attingerò anche per i tuoi cammelli, sia questa la donna dal Signore destinata al figlio del mio padrone.
45 Dum haec tacitus mecum volverem, apparuit Rebecca veniens cum hydria, quam portabat in scapula; descenditque ad fontem et hausit aquam. Et aio ad eam: Da mihi paululum bibere.45 Mentre tacitamente pensavo tra me queste cose, è comparsa Rebecca con la sua brocca sulla spalla, e, scesa alla fonte, ha attinto l'acqua. Ed io le ho detto: Dammi un po' da bere.
46 Quae festina deposuit hydriam de umero et dixit mihi: "Et tu bibe, et camelis tuis potum tribuam". Bibi, et adaquavit camelos.46 Ed essa, calando subito dalla spalla la brocca, mi ha detto: Bevi! anzi darò da bere anche ai tuoi cammelli. Così ho bevuto, ed essa ha poi abbeverati i miei cammelli.
47 Interrogavique eam et dixi: Cuius es filia? Quae respondit: "Filia Bathuelis sum filii Nachor, quem peperit illi Melcha".
Suspendi itaque anulum in naribus eius et armillas posui in manibus eius.
47 Io l'ho interrogata e le ho detto: Di chi sei figliola? Ed essa mi ha risposto: Sono figliola di Batuel, figlio di Nacor e Melca. Allora le ho appesi gli orecchini per ornar la sua faccia, e le ho messi i braccialetti ai polsi.
48 Pronusque adoravi Dominum benedicens Domino, Deo domini mei Abraham, qui perduxit me recto itinere, ut sumerem filiam fratris domini mei filio eius.48 E mi sono inchinato, ho adoratoli Signore, ho benedetto il Signore Dio del mio padrone Abramo, il quale per diritta via mi ha condotto a prendere pel figlio di lui la figlia del fratello del mio padrone.
49 Quam ob rem, si facitis misericordiam et veritatem cum domino meo, indicate mihi; sin autem aliud placet, et hoc dicite mihi, ut vadam ad dexteram sive ad sinistram”.
49 Ora adunque se volete usare bontà e lealtà verso il mio padrone, fatemelo sapere: se no, ditemelo, affinchè mi possa volgere a destra o a sinistra ».
50 Responderunt Laban et Bathuel: “A Domino egressus est sermo; non possumus extra placitum eius quidquam aliud loqui tecum.50 Allora Labano e Batuel risposero: « Il Signore ha parlato: non ti possiamo dir altro fuori di quello che a lui piace.
51 En Rebecca coram te est; tolle eam et proficiscere, et sit uxor filii domini tui, sicut locutus est Dominus”.
51 Ecco Rebecca davanti a te: prendila e parti, e sia moglie del figlio del tuo padrone, come il Signore ha parlato ».
52 Quod cum audisset puer Abraham, procidens adoravit in terram Dominum.52 Avendo ciò udito, il servo di Abramo si prostrò per terra e adorò il Signore;
53 Prolatisque vasis argenteis et aureis ac vestibus, dedit ea Rebeccae; res pretiosas dedit fratri eius et matri.53 e tratti fuori oggetti d'argento e d'oro, e vestiti, li diede in dono a Rebecca, fece poi dei doni anche ai fratelli di lei e alla madre.
54 Tunc comederunt et biberunt ipse et viri, qui erant cum eo, et pernoctaverunt ibi.
Surgens autem mane locutus est puer: “Dimittite me, ut vadam ad dominum meum”.
54 E, preparato il convito, li mangiarono e bevvero e albergarono. Ma la mattina, il servo, appena levatosi, disse: «Lasciatemi tornare dal mio padrone ».
55 Responderuntque frater eius et mater: “Maneat puella saltem decem dies apud nos et postea proficiscetur”.55 Però i fratelli e la madre risposero: « Deve rimanere almeno dieci giorni con noi la fanciulla, e poi partirà ».
56 “Nolite, ait, me retinere, quia Dominus direxit viam meam; dimittite me, ut pergam ad dominum meum”.56 Ma egli disse: « Giacché il Signore ha reso prospero il mio viaggio, non vogliate trattenermi: lasciatemi ritornare al mio padrone ».
57 Dixerunt: “Vocemus puellam et quaeramus ipsius voluntatem”.57 Allora dissero: «Chiamiamo la fanciulla e sentiamo quel che dice lei».
58 Cumque vocata venisset, sciscitati sunt: “Vis ire cum homine isto?”. Quae ait: “Vadam”.
58 Cosi chiamarono Rebecca e, venuta che fu, le domandarono: « Vuoi tu andare con quest'uomo? » Ed essa rispose: « Volentieri ».
59 Dimiserunt ergo Rebeccam sororem eorum et nutricem illius servumque Abraham et comites eius,59 La lasciarono perciò partire insieme alla nutrice, col servo d'Abramo e i suoi compagni,
60 imprecantes prospera sorori suae atque dicentes:
“Soror nostra es,
crescas in mille milia,
et possideat semen tuum
portas inimicorum suorum!”.
60 e augurando felicità alla lor sorella dissero: « O nostra sorella, possa tu crescere in mille migliaia di generazioni, e la tua progenie possegga le porte dei suoi nemici ».
61 Igitur surrexit Rebecca et puellae illius et, ascensis camelis, secutae sunt virum; sumpsitque servus Rebeccam et abiit.
61 Pertanto Rebecca e le sue serve, salite sui cammelli, seguiron quell'uomo, il quale con tutta celerità se ne tornava al suo padrone.
62 Isaac autem venerat a regione putei Lahairoi et habitabat in terra Nageb.62 Ora in quello stesso tempo Isacco passeggiava per la strada del pozzo chiamato « del Vivente che vede », abitando egli nella contrada del Mezzodì;
63 Et egressus est Isaac ad lamentandum in agro, inclinata iam die. Cumque levasset oculos, vidit camelos venientes.63 ed era uscito sul far della sera a meditare per la campagna, quando, alzati gli occhi, vide da lungi venire dei cammelli.
64 Rebecca quoque levavit oculos et vidit Isaac; descenditque de camelo64 Or Rebecca, veduto Isacco, scese dal cammello
65 et ait ad puerum: “Quis est ille homo, qui venit per agrum in occursum nobis?”. Dixitque ei: “Ipse est dominus meus”. At illa tollens cito velum operuit se.65 e disse al servo: « Chi è quell'uomo che per il campo viene incontro a noi? » Il servo rispose: « È il mio padrone ». Allora essa prese subito il velo e si coprì.
66 Servus autem cuncta, quae gesserat, narravit Isaac;66 E il servo raccontò a Isacco tutto quello che aveva fatto.
67 qui introduxit eam in tabernaculum Sarae matris suae et accepit Rebeccam uxorem; et dilexit eam et consolatus est a morte matris suae.
67 E Isacco la menò dentro il padiglione di Sara sua madre e la prese per moglie, e l'amò tanto da temperare il dolore che sentiva per la morte della madre.