Scrutatio

Lunedi, 6 maggio 2024 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Lettera agli Ebrei 2


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BIBBIA MARTINIBIBBIA RICCIOTTI
1 Fa perciò di mestieri, che noi tanto maggior attenzione prestiamo alle cose udite, affinchè per disgrazia non ci perdiamo.1 - Per questo bisogna che noi tanto più ci atteniamo alle cose udite, per evitare che per avventura ci avvenga di fuorviare.
2 Imperocché se la parola pronunziata dagli Angeli fu stabile, e qualunque prevaricazione, e disubbidienza ricevè la giusta retribuzione della mercede:2 Poichè se la parola proclamata per mezzo d'angeli ha avuto la sua sicura conferma, e ogni trasgressione e disobbedienza ha avuto una giusta retribuzione,
3 Come averemo noi scampo, se poco conto faremo di una salute si grande? La quale principiato avendo ad essere annunziata dal Signore, è stata a noi confermata da quegli, che l'avevano udito,3 come scamperemo noi trascurando una cosiffatta salvezza, che annunziata prima dal Signore, è stata in noi confermata da quelli che l'avevano udita,
4 Concorrendo con la loro testimonianza quella di Dio per mezzo dei segni, e de' prodigj, e de varj miracoli, e de doni dello Spirito santo distribuiti secondo la sua volontà.4 rendendo insieme testimonianza Iddio con segni e prodigi e ogni sorta di miracoli, e con i doni dello Spirito Santo distribuiti secondo la sua volontà?
5 Imperocché non agli Angeli assoggettò Dio il mondo futuro, di cui parliamo.5 Difatti non agli angeli sottopose Iddio il mondo a venire di cui parliamo.
6 Or uno protestò in certo luogo, dicendo: che è l'uomo, che tu di lui ti risovvenga, od il figliuolo dell'uomo, che tu vada a visitarlo?6 E lo attestò qualcuno dicendo in un luogo: «Che cosa è l'uomo che tu ti ricordi di lui? O il figliuol dell'uomo, che tu ne prenda cura?
7 Lo hai fatto per alcun poco inferiore agli Angeli: lo hai coronato di gloria, e di onore: e lo hai costituito sopra le opere delle tue mani.7 Tu l'hai fatto un poco inferiore agli angeli; di gloria e di onore lo hai coronato; e lo hai costituito sopra le opere delle tue mani.
8 Le cose tutte hai tu soggettate ai piedi di lui. Or quando egli ha soggettate a lui tutte le cose, nulla cosa ha lasciato a lui non soggetta. Adesso però non veggiamo ancora soggette a lui tutte le cose.8 Ogni cosa hai posto sotto i suoi piedi». Nel sottoporgli tutte le cose nulla lasciò che non fosse sottoposto. Ma per ora non vediamo ancora gli siano sottoposte tutte le cose;
9 Ma quel Gesù, che per alcun poco fu fatto inferiore agli Angeli per la passione della morte lo veggiamo coronato di gloria, e di onore: onde per grazia di Dio gustasse per tutti la morte.9 bensì quel Gesù che è stato fatto un poco inferiore agli angeli, noi lo vediamo, per via della morte patita, coronato di gloria e d'onore, affinchè per la grazia di Dio a favor di tutti subisse la morte.
10 Imperocché era conveniente, che quegli, per cui (sono) tutte le cose, e per opera di cui (son) tutte le cose, il quale molti figliuoli avea condotti alla gloria, perfezionasse per via de' patimenti il condottiere della loro salute.10 Giacchè ben si conveniva a colui, per mezzo del quale e a cagione del quale ogni cosa è, volendo condurre alla gloria molti figliuoli, render perfetto per via di patimenti l'autore della salvezza.
11 Imperocché e il santificatore, e i santificati (son) tutti da una sola cosa. Per lo che non ha rossore di chiamargli fratelli, dicendo:11 Poichè e chi santifica e i santificati provengono tutti da uno; gli è per questo che non ha scrupolo di chiamarli fratelli dicendo:
12 Annunzierò il nome tuo ai miei fratelli: canterò laude a te in mezzo alla Chiesa.12 «Annunzierò il tuo nome a' miei fratelli; in mezzo all'assemblea ti loderò».
13 E di nuovo: io mi affiderò a lui. E di nuovo: eccomi, io, e i miei figliuoli, che Dio mi ha dati.13 E di nuovo: «Io metterò la mia fiducia in Lui», e ancora: «Eccomi, io e i figliuoli che Dio m'ha dato».
14 Perché adunque i figliuoli hanno comune la carne, ed il sangue, egli pure partecipò similmente alle medesime cose: affin di distruggere, morendo, colui, che avea della morte l'impero, cioè il diavolo:14 Poichè dunque i figliuoli partecipano del sangue e della carne, anch'egli ugualmente ne ebbe parte, affinchè per mezzo della morte annientasse colui che ha il potere della morte, cioè il diavolo,
15 E affin di liberare coloro, i quali pel timor della morte stavano in ischiavitù per tutta quanta la vita.15 e liberasse tutti quelli che, per paura della morte, durante tutto il loro vivere erano soggetti a schiavitù.
16 Imperocché in nessun luogo assunse gli Angeli, ma assunse il seme d'Abramo.16 Giacchè non certo ad angeli Egli viene in aiuto, ma viene in aiuto al seme di Abramo.
17 Laonde egli dovette essere totalmente simile ai fratelli, affinchè pontefice divenisse misericordioso, e fedele presso Dio, affinchè espiasse i peccati del popolo.17 Ond'è ch'egli doveva in tutto essere fatto simile a' suoi fratelli, per diventare misericordioso e fedele sacerdote nelle cose divine, affinchè fossero espiate le colpe del popolo.
18 Imperocché dall'aver egli patito, ed essere stato tentato, egli può altresì porger soccorso a coloro, che sono tentati.18 Poichè appunto per essere stato provato lui e avere sofferto, per questo può venire in aiuto a quelli che sono nella prova.