Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Daniele 14


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BIBBIA MARTINIBIBBIA TINTORI
1 E Daniele era un di que', che mangiavano alla tavola del re, e onorato sopra tutti gli amici di lui.1 Daniele mangiava alla tavola del re, ed ora da lui onorato sopra tutti i suoi amici.
2 E i Babilonesi aveano un idolo chi amato Bel, e si consumavan per lui ogni dì dodici artabe di fior di farina, e quaranta pecore, e sei anfore di vino.2 Or i Babilonesi avevano un idolo chiamato Bel, per il quale consumavano ogni giorno dodici artabe di fior di farina, quaranta pecore, e sei anfore di vino.
3 Il re stesso gli rendeva culto, e andava ogni di ad adorarlo. Ma Daniele adorava il suo Dio. E il re gli disse: perchè non adori tu Bel?3 Il re stesso lo venerava e andava ogni giorno ad adorarlo. Siccome Daniele adorava il suo Dio, il re gli disse: « Perchè non adori Bel? »
4 Ed egli rispose a lui: perché io non rendo onore agli idoli manofatti, ma a Dio vivo, che creò il cielo, e la terra, ed è Signore di tutti gli animali.4 Daniele gli rispose: « Perchè io non venero degli idoli fatti colle mani, ma Dio vivo che creò il cielo e la terra, ed è Signore di tutti i viventi ».
5 E il re disse a lui: Non sembra a te, che Bel sia un Dio vivo? Non vedi tu quanto egli mangia, e beve ogni giorno?5 Il re gli disse: « Non ti sembra che sia un dio vivo Bel? E non vedi quanto mangia e quanto beve ogni giorno? »
6 E disse sorridendo Daniele: Non ingannarti, o re, imperocché egli al di dentro è di fango, e al di fuora è di bronzo, e non mangia mai.6 « Non t'ingannare, o re — rispose, sorridendo, Daniele: — egli di dentro è di fango, di fuori è di bronzo, e non mangia mai ».
7 E il re montò in collera, e chiamò i sacerdoti di Bel, e disse loro: Se voi non mi dite chi mangi tutto quello, ch'io spendo, voi morrete.7 Allora il re, montato sulle furie, fece chiamare i sacerdoti di Bel, e disse loro: « Se voi non mi dite chi mangia tutto quello che io spendo, morrete;
8 Se poi farete vedere, che queste cose se le mangi Bel, morrà Daniele per aver bestemmiato contro Bel. E Daniele disse al re: Sia fatto secondo la tua parola.8 se invece mi farete vedere che tante cose le mangia Bel, morrà Daniele, per avere bestemmiato contro Bel». Daniele disse al re: « Sia fatto secondo la tua parola ».
9 Or i sacerdoti di Bel erano settanta senza le mogli, e i figliuoli. E il re si portò con Daniele al tempio di Bel.9 I sacerdoti di Bel, senza contare le mogli e i figlioli, eran settanta. Essendo andato il re con Daniele al tempio di Bel,
10 E dissero i sacerdoti di Bel: Ecco che noi andiam via: e tu, o re, poni le vivande, e mesci il vino: e chiudi la porta, e ponvi sigillo col tuo anello:10 i sacerdoti di Bel dissero: « Ecco noi andiamo via, e tu, o re, poni le vivande, mesci il vino, chiudi la porta e sigilla col tuo anello;
11 E quando tu entrerai domattina, se non vedrai, che Bel abbia mangiate ogni cosa, noi morremo; altrimenti morrà Daniele, che ha detto il falso contro di noi.11 e se domattina, quando verrai, non vedrai che Bel abbia mangiato ogni cosa, noi morremo; altrimenti morrà Daniele, che ha detto il falso contro di noi ».
12 Or ei si burlavano, perché aveano fatto sotto la mensa un apertura segreta, e per questa entravano sempre e mangiavano quella roba.12 Facevano i bravi, perchè sotto la mensa avevan fatta un'apertura segreta per la quale entravano sempre a mangiare quella roba.
13 Usciti adunque coloro, il re pose dinanzi a Bel le vivande. Ma Daniele diede ordine a' suoi servi, che gli portassero della cenere, e la sparse col vaglio per tutto il tempio alla presenza del re: e se n' andarono, e chiuser la porta, sigillandola coll'anello del re.13 Dopo che, essi se ne furono andati, il re fece porre dinanzi a Bel le vivande. Ma Daniele, fattasi portare dai suoi servi della cenere, facendola passare da uno staccio, la sparse per tutto il tempio alla presenza del re. Poi se ne andarono e, chiusa la porta, la sigillarono coll'anello del re.
14 Or i sacerdoti andarono di nottetempo secondo il loro costume eglino, e le mogli, e i loro figliuoli, e mangiaron tutto, e bevvero.14 Durante la notte, secondo il solito, i sacerdoti colle mogli e coi figlioli andarono a mangiar tutto e a bere.
15 E ai levò il re al primo albóre, e Daniele con esso.15 Il re si levò al primo albore, e così anche Daniele.
16 E il re disse: Son eglino intatti o Daniele? Ed ei rispose: intatti, o re.16 Il re disse: « Sono intatti i sigilli, o Daniele? » Ed egli rispose: « Intatti, o re ».
17 E subitamente aperta la porta, il re veduta la mensa, con voce grande esclamò: Tu se' grande, o Bel, e in casa tua non è frode alcuna.17 Il re appena vide, aperta subito la porta, che la mensa era vuota, gridò ad alta voce: « Tu sei grande, o Bel, e in te non v'è inganno! »
18 E Daniele sorrìse, e trattenne il re, che non entrasse dentro, e disse: Ecco il pavimento, osserva di chi siano queste pedate.18 Ma Daniele sorrise, e trattenendo il re, perchè non entrasse dentro, disse: « Guarda il pavimento ed esamina di chi siano quelle pedate ».
19 E il re disse: Veggo pedate di uomini, di donne, di ragazzi. E il re si adirò.19 Il re disse: « Vedo delle pedate d'uomini, di donne e di ragazzi ». Allora il re, pieno di sdegno,
20 Allora fece pigliare i sacerdoti, e le mogli, e i figliuoli loro: ed eglino fecero vedere a lui le piccole porte, per le quali entravano, e consumavan quel, che si trovava sulla mensa.20 fece prendere i sacerdoti colle loro mogli e i loro figlioli, si fece mostrare le piccole porte per le quali entravano a consumare quello che si trovava sulla mensa,
21 E il re li fece morire, e diede Belin poter di Daniele, il quale lo distrusse in un col suo tempio.21 e poi li fece morire, dando Bel in potere di Daniele, che lo distrusse col suo tempio.
22 Ed era in quel luogo un dragone grande e i Babilonesi lo adoravano.22 V'era in quel luogo un gran dragone, e i Babilonesi l'adoravano.
23 E disse il re a Daniele: Ecco tu non puoi dire, che questo non sia un dio vivo: tu adunque adoralo.23 Disse il re a Daniele: « Ecco ora non potrai dire che questo non sia un dio vivo: adoralo, adunque ».
24 E Daniele disse: Io adoro il Signore Dio mio, perché eg|i è il Dio vivo, ma questo non è il Dio vivo.24 Daniele disse: « Io adoro il Signore Dio mio, perchè egli è il Dio vivo; ma questo non è il Dio vivo;
25 Ma tu o re, dammene la permissione, ed io senza spada, e bastone ammazzerò il dragone: o il re disse: Te la do.25 e se tu, o re, me lo permetti, io senza spada e senza bastone ammazzerò il dragone ». Il re disse: « Te lo permetto ».
26 Prese adunque Daniele della pece, e del grassume, e de' peli, e cosse ogni cosa insieme, e ne fece bocconi, e li gettò in bocca al dragone, e il dragone crepò: e disse: ecco quello, che voi adoravate.26 Allora Daniele prese della pece, del grasso e dei peli, li fece cpcere insieme, e, fattene delle polpette, le gettò al dragone. E il dragone crepò. Allora Daniele disse: « Ecco che cosa adoravate! »
27 La qual cosa udita avendo i Babilonesi, ne presero grandissimo sdegno, e adunatisi contro del re dissero: il re è diventato Giudeo: ha distrutto Bel, ha ucciso il dragone, e messi a morte i sacerdoti.27 Appena saputolo, i Babilonesi ne furono oltremodo indignati, e, adunatisi contro il re, dissero: « Il re è diventato giudeo: ha distrutto Bel, ha ucciso il dragone, ha nfessi a morte i sacerdoti ».
28 E andati a trovar il re, dissero: Da nelle nostre mani Daniele, altrimenti uccideremo te, e la tua famiglia.28 Poi andarono a trovare il re e dissero: « Dacci nelle mani Daniele, altrimenti uccideremo te e la tua famiglia ».
29 Vide adunque il re, che lo assalivano con impeto, e forzato dalla necessità, diede loro Daniele.29 Quando il re vide che lo assalivano colla violenza, costretto dalla necessità abbandonò loro Daniele.
30 Ed ei lo gettarono nella fossa de1 leoni, e vi stette sei giorni.30 Ed essi lo gettarono nella fossa dei Doni, ove stette sei giorni.
31 Ed erano nella fossa sette leoni, e davansi ad essi ogni dì due cadaveri, e due pecore: ed allora non furono date loro, affinchè divorasser Daniele.31 Nella fossa c'eran sette leoni ai quali davano ogni giorno due corpi e due pecore, che allora non furono date, affinchè divorassero Daniele.
32 Or il profeta Habacuc stava nella Giudea, ed egli avea cotta una polenda, e fatte delle schiacciate in una teglia, e andava al campo per portarle ai mietitori.32 V'era allora in Giudea il profeta Abacuc, il quale, cotto il companatico e fatte delle stiacciate in una teglia, andava al campo a portarle ai mietitori.
33 E l'Angelo del Signore disse ad Habacuc: Porta il desinare, che hai, in Babilonia a Daniele, che è nella fossa de' leoni.33 L'angelo del Signore disse ad Abacuc: « Porta il desinare che hai, in Babilonia, a Daniele, che è nella fossa dei leoni ».
34 E Habacuc disse: Signore, non ho veduta Babilonia, e non ho notizia della fossa.34 Abacuc disse: « Signore, io non ho visto Babilonia, e non conosco la fossa ».
35 E l'Angelo del Signore lo prese alla cima del suo capo, e pe' capelli della sua testa, e portollo colla celerità del suo spirito, e posollo in Babilonia sopra la fossa.35 Allora l'angelo del Signore lo prese alla cima del capo, pei capelli della testa, e colla celerità dello spirito lo portò e lo posò a Babilonia sopra la fossa.
36 E Habacuc alzò la voce, e disse: Daniele servo di Dio, prendi il desinare, che Dio ti ha mandato.36 Abacuc alzò la voce e disse: « Daniele, servo di Dio, prendi il desinare che Dio t'ha mandato ».
37 E Daniele disse: tu ti se' ricordato di me, o Signore, e non hai abbandonato color, che ti amano.37 Daniele esclamò: « O Signore, ti sei ricordato di me, e non hai abbandonato chi ti ama ».
38 E si alzò Daniele, e mangiò: e l'Angelo del Signore restituì tosto Habucuc al suo luogo.38 Poi Daniele si alzò e mangiò, e l'angelo del Signore subito riportò Abacuc al suo luogo.
39 Venne adunque nel settimo giorno il re per piangere Daniele, e arrivò alla fossa, e gettò dentro gli occhi: e vide Daniele a sedere in mezzo ai leoni.39 Il settimo giorno il re andò per piangere Daniele. Arrivato alla fossa, vi guardò dentro, e vide Daniele a sedere in mezzo ai leoni.
40 E gridò ad alta voce il re dicendo: Grande se' tu, o Signore Dio di Daniele. E lo trasse fuori della fossa de' leoni.40 Allora il re gridò ad alta voce ed esclamò: « Tu sei grande, o Signore Dio di Daniele! » E lo trasse fuori della fossa dei leoni.
41 E quelli, che erano stati causa di sua perdizione, li fece gettar nella fossa, in un momento furono divorati alla sua presenza.41 Poi fece gettar nella fossa tutti quelli che l'avevan voluto perdere, e questi in un momento furon divorati alla sua presenza.
42 Allora il re disse: Tutti gli abitanti di tutta quanta la terra temano il Dio di Daniele: perocché egli è Salvatore, e fa segni, e prodigi sulla terra, ha liberato Daniele dalla fossa de leoni.42 Allora il re disse: « Tutti gli abitanti di tutta quanta la terra temano il Dio di Daniele, perchè egli è colui che salva e fa segni e prodigi sulla terra, e ha liberato Daniele dalla fossa dei leoni ».