Scrutatio

Martedi, 23 aprile 2024 - San Giorgio ( Letture di oggi)

Daniele 13


font

1Era un uomo dimorante in Babilonia per nome Joachim.2E prese per moglie una donna chiamata Susanna, figlia di Helcia, grandemente bella, e timorata di Dio;3Imperocché i genitori di lei, che erano giusti, avevano istruita la figliuola secondo la legge di Mosé.4E Joachim era uomo assai ricco, ed aveva un giardino presso alla sua casa, e da lui andavano in gran numero i Giudei, perchè egli era il più ragguardevole di tutti.5E furono in quell'anno eletti giudici del popolo due seniori di quelli, de quali disse il Signore, che in Babilonia era venuta l'iniquità dai vecchi giudici, i quali sembravano rettori del popolo.6Questi frequentava la casa di Joachim, e vi andavano a trovarli tutti quelli, che avevano liti.7E quando il popolo sul mezzogiorno se ne andava, andava Susanna a passeggiare nel giardino di suo marito.8E i vecchioni la vedevano ogni di andare a passeggiare, e arsero di cattivo desiderio verso di lei:9E perderono il lume dell'intelletto, e gli occhi chiusero per non vedere il ciclo, e per non ricordarsi de' suoi se veri giudizj.10Erano adunque tutti due presi dall'amore di lei, né si comunicarono l'uno all'altro la loro pena;11Imperocché si vergognavano di svelarsi la propria passione, cui bramavano di sfogare.12E con maggior sollecitudine si studiavano ogni dì di vederla. E uno di essi disse all'altro:13Andiamo a casa, che è ora di desinare. E se n'andarono, e si separarono,14E ritornarono, e si trovarono insieme, e domandatosi l'uno all'altro il motivo, confessarono la propria passione, e allora convennero del tempo, in cui potesser trovarla sola.15E mentre stavano aspettando il giorno a proposito, entrò una volta Susanna nel giardino, come sempre soleva, con due sole fanciulle, e volle lavarsi nel giardino, perché era caldo.16E non eravi alcuno, eccetto i due vecchioni nascosti, i quali la contemplavano.17Disse ella adunque alle fanciulle: portatemi l'unguento, e i profumi, e chiudete le porte del giardino, affinché io possa bagnarmi.18E quelle fecero com ella avea comandato, e chiuser le porte del giardino, ed usciron per una porta di dietro per portarle quello, ch'ella avea chiesto, ed elle ignoravano, che i vecchioni fosser dentro nascosi.19E partite, che furono le fanciulle, si levarono i due vecchioni, e corsero a lei, e dissero:20Ecco chiuse le porte del giardino, e nissun ci vede, e noi siamo accesi di te: fa adunque a modo nostro, e cedi a' nostri desiderj;21Che se negherai, noi renderemo testimonianza contro di te, e diremo, che era ecco un giovinetto, e che per questo hai fatto andar via le fanciulle.22Sospirò Susanna, e disse: io mi trovo in istrettezze per ogni parte: imperocché s'io fo questo, è morte per me, e se noi fo, non iscamperò dalle vostre mani.23Ma è meglio per me il cader nelle mani vostre senza aver fatta tal cosa, che peccare nel cospetto del Signore.24E Susanna gettò un forte strido: ed alzaron la voce anche i vecchioni contro di lei.25E un di loro corse alle porte del giardino, e le aperse.26Ed avendo i servitori di casa sentito rumore nel giardino, vi accorsero per la porta di dietro per veder quello, che fosse,27Ed avendo parlato i vecchioni, ne restarono i servi grandemente confusi, perché mai cosa tale non era stata detta di Susanna. E venuto il dì seguente,28Ed essendo concorso il popolo alla casa del marito di lei, vi andarono anche i due vecchioni pieni di iniqui disegni contro Susanna per ucciderla.29E dissero alla presenza del popolo: mandate a chiamare Susanna figliuola di Helcia, moglie di Joachim: e tosto mandarono,30Ed ella venne insieme co' suoi genitori, e co' figliuoli, e con tutti i suoi parenti.31Or Susanna era molto delicata, e molto bella.32Ma quelli iniqui ordinarono, che si scoprisse (imperocché ella aveva il suo velo) per cosi almeno saziarsi di sua bellezza.33E piangevano i suoi, e tutti que', che la conoscevano.34E alzatisi i due vecchioni in mezzo al popolo, posero le loro mani sul capo di lei.35Ed ella piangendo alzò al cielo gli occhi; imperocché il suo cuore avea fiducia nel Signore.36E dissero i vecchioni: mentre noi passeggiavamo soli pel giardino, venne costei con due fanciulle, e chiuse le porte del giardino, e licenziò le fanciulle.37E si accostò a lei un giovinetto, che vi era ascoso, e peccò con lei.38E noi essendo in un angolo del giardino, e veggendo l'opera rea, corremmo verso di loro, e li vedemmo peccare.39Ma colui non potemmo noi pigliare, perché egli ne poteva più di noi, e aperte le porte saltò fuora:40Ma avendo presa costei, la interrogammo chi fosse il giovanotto, e non volle manifestarcelo. Di ciò siam noi testimoni.41La moltitudine diede retta a costoro, come vecchi, e giudici del popolo, e la condannarono alla morte.42E Susanna ad alta voce esclamò, e disse: Dio eterno, che le occulte cose conosci, che sai tutte le cose, prima che siano avvenute,43Tu sai, come costoro hanno detto falso testimonio contro di me: ed ecco che io muoio, mentre non ho fatta alcuna di quelle cose, che costoro hanno inventate contro di me.44E il Signore esaudì la sua voce.45E mentre era condotta a morire, il Signore suscitò lo Spirito santo di un tenero giovinetto chiamato Daniele;46Ed ei gridò ad alta voce: Io son puro dal sangue di lei.47E rivoltosi a lui tutto il popolo, disse: Che è quello, che tu hai detto?48Ed egli stando in mezzo ad essi, disse: Cosi voi stolti figliuoli d'Israele senza matura giudizio, e senza conoscere la verità, condannata avete una figliuola d'Israele?49Tornate in giudizio; perocché costoro han detto testimonio falso contro di lei.50Tornò adunque indietro il popolo in fretta, e i vecchioni dissero a lui: vieni, e siedi in mezzo tra noi, e insegna a noi, dappoiché Dio ha dato a te l'onore della vecchiezza.51E Daniele disse al popolo: separate costoro l'uno lontan dall'altro, ed io gli esaminerò.52E separati, che furono l'un dall' altro, chiamò uno di loro, e gli disse: vecchio di giorni rei, ora son venuti al palio i tuoi peccati fatti per l'addietro,53Dando sentenze ingiuste, opprimendo gli innocenti, e liberando i malvagi, mentre il Signore ha detto: non ucciderai l'innocente, ed il giusto.54Or adunque se tu la hai veduta, di' tu sotto qual pianta gli abbi veduti confabular tra loro? E quegli disse: sotto un lentisco.55E Daniele disse: certamente a spese della tua testata hai detto bugia: imperocché ecco, che l'Angelo di Dio per sentenza di lui ti dividerà pel mezzo.56E rimandato questo, comandò, che venisse l'altro, e gli disse: stirpe di Canaan, e non di Giuda, la bellezza ti affascinò, e la passione sovverti il cuor tuo;57Cosi voi facevate alle figliuole di Israele, e queste avendo paura parlavan con voi; ma una figliuola di Giuda non ha sofferta la vostra iniquità.58Or adunque di' a me sotto qual albero li trovasti a discorrer insieme? E quegli disse: sotto un' elce.59E disse Daniele a lui: veramente tu pure a spese della tua testa hai detto menzogna: imperocché ti aspetta l'Angelo del Signore con in mano la spada per fenderti pel mezzo, e farti morire.60Sclamò allora tutta l'adunanza ad alta voce, e benedissero Dio, il qual salva quegli, che in lui sperano.61E si levaron su contro i due vecchi, i quali Daniele avea di propria lo bocca convinti di aver detto falso testimonio, e fecero ad essi quello, che egli no avean malamente fatto contro il prossimo loro;62Mettendo in esecuzione la legge di Mosè, e gli uccisero: e fu salvato il sangue innocente in quel giorno.63Ed Helcia, e la sua moglie diedero lode a Dio per la figliuola loro Susanna insieme con Joachim suo marito, e con tutti i parenti, perché non fu trovato in lei nulla di men, che onesto.64E Daniele da quel di in poi divenne grande nel cospetto del popolo.65E il re Astiage andò dietro a' padri suoi, e Ciro Persiano gli succedette nel regno.

Note:

13,1:Era un uomo dimorante in Babilonia ec. Ne'codici greci, e nella Sinopsi attribuita a s. Atanasio, e nella versione Arabica, questa storia è posta avanti alla profezia di Daniele, e tiensi per certo, che il fatto qui descritto avvenne in uno de' primi tre anni della cattività di Daniele.

13,5:Furono in quell'anno eletti giudici del popolo due seniori ec. Da questo luogo apparisce, che i Caldei per mettevano a' Giudei di avere nella loro cattività de' Giudici, i quali decidesser le cause tra Ebrei, e Ebrei.

13,9:E gli occhi chiusero per non vedere il cielo. Per non pensare più a Dio, nè alla sua legge, nè a' suoi severi giudizi.

13,13-14:E se n'andarono, e si separarono, e ritornarono, ec. Ci si dipinge l'inquietezza d'una malnata passione. L'uno cercando di nascondere all'altro i suoi cattivi di segni, fingono tutti due di ritirarsi, ma la passione stessa gli scuopre, facendoli ambedue tornare a casa del marito di Susanna.

13,17:L'unguento, e i profumi. Propriamente Smigma è una composizione fatta per astergere. Si è notato altre volte, che l'uso de' bagni nei paesi caldi era creduto di necessità, ed era gran mortificazione l'astenersene. S. Girolamo loda s. Paola perchè vivendo colle sue religiose non si accostò mai al bagno, se non nell'ultima necessità.

13,22:S'io fo questo, è morte per me. È morte dell'anima mia l'acconsentire a' vostri voleri.

13,34:Posero le loro mani sul capo di lei. Rito, che si usava dagli accusatori, e da' testimoni. Vedi Levit. I. 4. IV. 24. NVI. 21.

13,41:La condannarono alla morte. Il popolo la condannò ad essere lapidata come adultera.

13,45:Suscitò lo spirito santo di un tenero giovinetto. Lo spirito santo è lo spirito di profezia,e d'intelligenza delle cose occulte, del quale spirito il Signore riempiè allo ra Daniele, che poteva essere di età circa di dodici anni.

13,50:Vieni, e siedi in mezzo tra noi, e insegna a noi, ec. Sembrami assai naturale di credere, che questi che parlano, sieno gli stessi infami accusatori di Susanna, e dicano questo per motteggiare, e schernire, e screditare Daniele, burlandosi della sua eta.

13,54-55:Sotto un lentisco ... L'angelo di Dio ... ti dividerà pel mezzo. Nel greco è qui un'allusione tralla voce, che significa il lentisco, e tral verbo, che significa di videre, spaccare.

13,57:Avendo paura parlavan con voi. Si dice il meno, e s'intende il più. Ma si tocca insieme il sommo riguardo, con cui custodivansi le fanciulle, alle quali non si permetteva, che alcun uomo parlasse almeno privatamente.

13,58-59:Sotto un' elce ....per fenderti pel mezzo. Anche qui è un'allusione tralla voce greca, che significa l'elce, e tral verbo greco, che significa segare, fendere.

13,62:E gli uccisero. Probabilmente li lapidarono, facendo loro subire la pena detta del taglione.

13,65:E il re Astiage andò dietro a' padri suoi, e Ciro ec. Questo versetto (il quale ne' LXX sta alla fine del capo XII.) appartiene per sentimento di moltissimi Interpreti al capo seguente, il quale da questo versetto inco mincia in altre antiche versioni, e in vari manoscritti de' LXX.