Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Daniele 11


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Profezia intorno ai re di Persia, e al re de' Greci. Delle guerre tra i re del mezzodì, e del settentrione: e di un re, quale non farà nissun conto del Dio degli dei: Provincie, che gli saranno soggette, o si sottrerranno al dominio di lui.

1Or io fin dal primo anno di Dario il Medo lo assisteva, perchè si fortificasse, e si corroborasse.2Ed ora io annunzierò a te la verità: Ecco che tre re saranno ancor nella Persia, e il quarto sorpasserà gli altri tutti in ismodata potenza, e quando sarà cresciuto in ricchezze, inciterà tutti contro il regno della Grecia.3Ma sorgerà un re forte, il quale dominerà con possanza grande, e farà quel che vorrà.4E quand' egli sarà nella sua esaltazione, cadrà il suo regno, e sarà diviso a' quattro venti del cielo, ma non a' suoi discendenti, né avrà potenza simile a quella, con cui egli dominò: imperocchè oltre a quegli (quattro) il suo regno sarà smembrato ancor dagli esteri.5E il re di mezzodì sarà possente: ma uno de' principi di quello sarà di questo più forte, e sarà signore di molte genti, perchè grande sarà il suo dominio.6E passati molti anni faranno lega, e la figliuola del re di mezzogiorno anderà sposa del re di settentrione pegno di amicizia: ma ella non avrà stabile, e ferma sorte, né la sua stirpe si manterrà, e sarà messa a morte ella, e la gioventù, che la aveva accompagnata, ed erale stata di conforto in que' tempi.7Ma dalla radice di lui sussisterà un germe. Ed ei verrà con un esercito ed entrerà negli stati del re di settentrione, e li desolerà, e ne diverrà padrone.8E condurrà prigionieri in Egitto i loro dei, e le statue, ed anche i vasi preziosi d'argento, e d'oro. Egli trionferà del re di settentrione.9E rientrerà nel suo regno il re di mezzodì, e ritornerà nella sua terra.10Ma i figliuoli di quello piccati rauneranno eserciti numerosi, e uno velocemente verrà, inonderà, e ritornerà, e con grand' impeto attaccherà la mischia colle forti squadre di lui;11E il re di mezzodì provocato uscirà in campo, e combatterà il re di settentrione, e metterà in ordinanza un esercito formisura grande, e caderanno molti sotto il sue braccio.12E farà moltitudine di prigionieri, e s'innalzerà il cuore di lui, e farà macello di molte migliaia, ma non anderà più avanti;13Imperocché ritornerà il re del settentrione, e metterà insieme un esercito molto più grande di prima, e passato lo spazio di alcuni anni verrà in fretta con grande armata, e con somma, possanza.14E in que' tempi si moveranno molti contro il re di mezzogiorno: i figliuoli eziandio dei prevaricatori del popol tuo si leveranno su, per adempiere la visione, e periranno.15E verrà il re di settentrione, e farà assedj, e prenderà le città meglio fortificate, e il valore di mezzodì non potrà stargli a petto, e i suoi campioni anderanno ad opporsegli, ma saran senza forza.16E quegli venendo sopra il re di mezzodì farà quello, che gli parrà, né sarà chi regger possa davanti a lui, ed egli si poserà nella terra illustre, la quale sotto il potere di lui sarà desolata.17E dirizzerà le sue mire a venire ad occupare tutto il regno di lui, e tratterà con lui di cose giuste, e la figlia bellissima darà a lui per rovinarlo; ma non gli riuscirà, ed ella non lo favorirà.18E si rivolgerà verso le isole, e molte ne occuperà; e farà restare ozioso l'autore della obbrobriosa sua guerra, e il suo obbrobrio ricaderà sopra di lui:19E tornerà indietro nelle provincie del suo regno, e troverà un inciampo,e cadrà, e più non sarà.20E succederà a lui un vilissimo uomo, e indegno dell'onore di re, e in pochi giorni finirà non di morte violenta, né in battaglia.21E occuperà il suo luogo un principe vilipeso, e non sarà dato a lui l'onore di re: e verrà di nascosto, e s'impadronirà del regno con frode.22E le forze di chi combatterà contro (di lui) saranno debellate, e distrutte,e di più il capo dell'alleanza.23E dopo aver fatta amicizia con lui, userà frode, e anderà innanzi, e vincerà con piccolo esercito.24Ed entrerà nelle città grosse, piene di ricchezze, e farà quel, che non fecer mai i suoi padri, ne i padri de padri suoi, saccheggerà, e spoglierà, e dissiperà le loro ricchezze, e formerà disegni contro le più forti, e ciò fino a un dato tempo.25E la sua fortezza, e il suo coraggio lo istigherà ad andare contro il re del mezzogiorno con grande esercito: e il re di mezzogiorno si farà animo alla guerra, mediante i molti, e grandi aiuti, ma non gli varranno, perchè si macchineranno insidie contro di lui.26E que', che mangiano alla sua mensa, saranno la sua rovina, e l'esercito di lui sarà oppresso, e moltissimi saran gli uccisi.27Ed anche i due re non penseranno ad altro, che a far del male, e stando insieme a mensa parleranno con finzione, e non arriveranno a' loro fini, perocché la fine è differita ad altro tempo.28E quegli tornerà nella sua terra con molte ricchezze, e coverà pravi di segni contro il testamento santo, e gli eseguirà, e ritornerà nella sua terra;29Nel tempo stabilito ritornerà, e verrà verso il mezzodì, ma questa ultima volta non avverrà come nella prima;30Perocché verranno a lui le navi, e i Romani, ed ei sarà in costernazione, e se ne ritornerà; e si accenderà d'ira contro il testamento santo, e la sfoghera: e se n'anderà e volgerà l'animo contro coloro che abbandonarono il testamento santo.31E i suoi strumenti si presenteran con audacia, e contamineranno il santuario (di Dio) forte, e toglieranno il sacrifizio perenne, e vi porranno l'abbominazione della desolazione.32E gli empj useranno fraudolenta simulazione contro il testamento. Ma il popolo, che conosce il suo Dio, si terrà fermo, ed agirà.33E gli scienziati del popolo illumineranno molta gente, e correranno in contro alla spada, e alle fiamme, e alla schiavitù, e allo spogliamento delle sostanze per molti giorni;34E nella loro oppressione saran sol levati da piccolo soccorso: e un gran numero si unirà con essi con frode.35E cadranno degli scienziati, affinchè sian provati col fuoco, e purgati, e imbiancati sino al tempo già stabilito; perocché rimane tuttora altro tempo.36E quegli farà tutto quel, ch'ei vorrà, e si leverà in superbia, e insolentirà contro tutti gli dei, e parlerà arrogantemente contro il Dio degli dei, e tutto gli anderà bene, fino a tanto che siasi sfogata l'ira (di Dio); imperocché sta fisso il decreto.37Egli non farà stima del Dio de' suoi padri, e sarà dominato dalla libidine, e non terrà conto d'alcuno degli dei, perchè si metterà al di sopra di tutte le cose.38Ma renderà onore al Dio Maozim nella sua residenza, e questo dio ignoto a' padri suoi onorerà con doni d'oro, d'argento, di pietre preziose, e di ricca suppellettile.39E porrà a difesa della cittadella un dio straniero, e chiunque riconoscerà questo per dio, ei lo ricolmerà, di onori, e daragli potestà sopra molti, e distribuirà a questi gratuitamente la terra.40E nel tempo stabilito farà a lui guerra il re di mezzodì, e il re di settentrione si moverà contro di lui come un turbine co' suoi cocchi, co' suoi cavalieri, e con grande armata navale: ed entrerà nelle sue provincie, e distruggerà, e passerà avanti.41Ed entrerà nella terra gloriosa, e molte genti saranno oppresse; e dalle mani di lui queste sole si salveranno, Edom, e Moad, e le frontiere de' figliuoli di Ammon.42E si approprierà le provincie, e la terra d'Egitto non si salverà da lui.43E si renderà padrone de' tesori di oro, e d'argento, e di tutte le cose preziose dell'Egitto: e passerà anche peli a Libia, e pell' Etiopia.44E daranno a lui turbamento le voci, che verran dall'oriente, e dal settentrione, e partirà con grande esercito per devastare, e per far grande strage.45E pianterà il padiglione del suo palazzo trai mari sul monte illustre, e santo, e salirà sino alla sua cima, e nissuno gli recherà aiuto.

Note:

11,1:Or io fin dal primo anno di Dario il Medo lo assisteva, ec. Egli è l'angelo Gabriele, che continua il ragionamento del capo precedente e dice, che per amore degli Ebrei egli assistè Dario il Medo, e per conseguenza anche Ciro, affinchè divenuti padroni di Babilonia favorissero, e liberassero il popolo del Signore.

11,2:Tre re saranno ancor nella Persia, e il quarto ec. Dopo Ciro saranno tre re nella Persia, cioè Cambise, Smerdi, e Dario di Histaspe. Il quarto è Zerse, il quale fu potentissimo, e mosse guerra alla Grecia con un esercito di circa un milione di soldati, secondo il computo più moderato. Vedi Justin. i. 10. Herodoto VII. 60. 87., e con un' armata navale di mille cento sette triremi, e di un infinito numero di barche. Egli costringeva gli abitatori de' paesi, pe' quali passava a prender le armi, e unirsi seco per distrugger la Grecia.

11,3-4:Ma sorgerà un re forte, ec. Alessandro il grande, la cui gloria ebbe corta vita; e morto lui il suo impero fu diviso in quattro parti, come si disse VIII. 22., e non passò a' suoi discendenti, ma oltre i quattro, che ebbero l'Egitto, la Grecia, l'Asia, e la Siria, molti altri mem bri di quel vastissimo corpo furono preda di vari de' suoi capitani di diverse nazioni.

11,5:E il re di mezzodì sarà possente. Parla di Tolomeo, il quale ebbe l'Egitto, la Libia, e il paese di Cirene, che sono al mezzodì della Giudea.
Ma uno dei principi di quello ec. Un altro de' capitani di quel re forte (vers. 3.) sarà più forte di Tolomeo, e più grande. Questi è Seleuco Nicatore che fu re della Siria, della provincia di Babilonia, della Media, e di altri paesi, e anche di Gerusalemme, e della Giudea.

11,6:Faranno lega, e la figliuola del re di mezzogiorno ec. I due re dell'Egitto, e della Siria, Tolomeo Filadelfo, e Antioco detto il Dio ebber guerra tra loro, la quale fu terminata col matrimonio di Berenice figlia di Tolomeo sposata ad Antioco con ricchissima dote, e questi ripudiò per amor di lei Laodicea sua moglie. Ma egli dipoi abbandonata Berenice riprese la prima sua sposa, la quale temendo, che Antioco o prima, o dopo non tornasse ad amare la sua rivale, avvelenò l'incostante marito, e fece morire un figlio nato a lui dalla stessa Berenice, e mandò gente a uccidere questa disgraziata principessa, come finalmente le riuscì, e fece salir sul trono Seleuco Callinico figliuolo suo, e di Antio co. Vedi s. Girolamo, Giustino, lib. XXVII. I. Valer. Max. IX. 10. Così si avverò quello, che dice il Profeta; Berenice perdè ben presto l'affetto dello sposo, e il suo figlio non ebbe lunga vita, ed ella stessa fu messa a morte insieme colle persone affezionate e fedeli, cioè con quelle, che l'aveano accompagnata quando era venuta dall'Egitto.

11,7-9:Ma dalla radice di lui sussisterà un germe, ec. Uccisa Berenice, e venuto a morte il padre di lei Filadelfo, sorgerà un fratello di lui detto Tolomeo Evergete, il quale vendicherà la morte di Berenice sua nipote, entrando con grande esercito nel regno di Seleuco, occupando la Siria, e la Cilicia, e quasi tutta l'Asia, e saccheggerà quel regno di dove porterà via quaranta mila talenti d'argento, e infiniti vasi preziosi, e molti simulacri degli dei, tra' quali ne erano di quelli, che Cambise, oc cupato l'Egitto avea portati nella Persia. Questa circo stanza di aver riportati in Egitto que' simulacri mosse gli Egiziani a dare a questo Tolomeo il nome di Evergete, cioè. Benefattore. Vedi s. Girolamo. I 40000 talenti fanno più di sedici millioni di scudi romani.

11,10:Ma i figliuoli di quello piccati rauneranno ec. Morto Seleuco Callinico, i figliuoli di lui Seleuco Ceraunio, e Antioco detto il grande per vendicarsi del re di Egitto rauneranno un esercito e faran guerra contro Tolomeo Filopatore figliuolo, e successore dell'Evergete; ma Seleuco Ceraunio essendo stato ucciso il terzo anno del suo regno, toccò ad Antioco il grande l'impresa, e ripresa la Siria si preparò a portar la guerra nell'Egitto. Il Profeta, che non iscrive una storia, non tocca, se non in generale certi fatti grandi, omettendo molte particolarità; ma (come notò s. Girolamo) con molta puntualità egli ha detto, che ambedue i fratelli figliuoli di Seleuco Callini co aspireranno alla vendetta, ma uno di essi, Antioco, verrà con molta celerita, inonderà la Siria, e vincerà le truppe, e i generali di Tolomeo. Questa battaglia segui presso al monte Libano.II, 12. E il re di mezzodì provocato ec. Tolomeo Filo patore sarà un principe molle, ed effeminato, onde appena nell'ultimo pericolo si movera, ed anderà incontro ad Antioco arrivato già fino a Raphia. Ivi l'esercito di Filopatore, nel quale erano molte squadre di Greci, ebbe la vittoria, e tal vittoria, che avrebbe potuto farsi padrone degli stati d'Antioco, se avesse saputo valersi della occasione, e aiutare la fortuna col valore, dice Giustino lib. XXX. Ciò viene indicato, e predetto dal nostro Profeta con queste parole: non anderà più avanti; come in quelle s' innalzerà il cuore di lui egli ha voluto accen nare la superbia, e la crudeltà, colla quale trattò gli Ebrei dimoranti nell'Egitto. Vedi il terzo libro de' Maccabei.

11,13-14:Ritornerà il re del settentrione, ec. Diciassette anni dopo la battaglia di Raphia Antioco si preparò nuo vamente a far guerra all'Egitto, ed essendo morto Filopatore, si uni egli con Filippo re di Macedonia per ispo gliare Tolomeo Epifane fanciullo di quattro anni, e vinse in battaglia l'esercito di Epifane, e ciò in tempo, che l'Egitto era sconvolto da domestiche discordie, e le pro vincie soggette all'Egitto si erano ribellate. Vedi s. Girolamo.
I figliuoli eziandio de' prevaricatori del popol tuo ec. Da un passo di Polibio riferito da Giuseppe Ebreo XIV. 3. venghiamo a sapere, che in quel tempo i Giudei di Gerusalemme si soggettarono a Antioco, ribellandosi anch'essi contro il re d'Egitto; e in que' primi giorni dovettero essere molto contenti de' buoni trattamenti, ch'ei ricevevano da quel re: ma ei non sapevano, che soggettandosi al re della Siria preparavano le vie all'adempimento della profezia, secondo la quale il Signore volea per mano di Antioco Epifane figliuolo di Antioco il grande gastigare le loro iniquità, come vedremo annunziato in appresso. Nel linguaggio delle Scritture prevaricatore vuol dir ribelle. Questi ribelli adunque senza saperlo adempieranno la profezia, e periranno.

11,15:E farà assedii, ec. È indicato l'assedio di Sidone, nella qual città si era chiuso Scopa generale di Tolomeo, che fu costretto dalla fame a rendersi prigioniere di Antioco, e l'assedio di Gaza, e della cittadella di Gerusalemme, e di molte altre fortezze. Vedi Livio lib. XXXV., e s. Girolamo. Tolomeo mandò contro Antioco tre illustri capitani, Eropo, Menocle, e Damosseno, i quali non poterono nè liberare Scopa dall'assedio, nè far argine alle conquiste di quel re.

11,16:Si poserà nella terra illustre, la quale ec. Si poserà nella Giudea, terra amenissima, e fertilissima, nella quale farà grandi disordini perseguitando que' Giudei, i quali tenevano tuttavia il partito di Scopa, e del re d'Egitto.

11,17:E dirizzerà le sue mire a venire ad occupare tutto il regno di lui, ec. I Romani avendo presa la protezione del giovinetto re Tolomeo, il re Antioco per assicurarsi dell'Egitto nel tempo della guerra, ch'ei meditava contro i Romani, trattò la pace, e diede per moglie a Tolomeo la sua figliuola, dandole in dote la Celesiria, la Fenicia, e la Giudea, paesi tolti già da lui all'Egitto, colla intenzione di aver dipoi occasione, o pretesto per invadere di nuovo quel regno finita la guerra co' Romani. Ma i ministri di Tolomeo furono sottili, e cauti, quant'egli era malizioso, e la figlia Cleopatra tenne le parti del marito, e non quelle del padre, onde il re dell'Egitto si sostenne coll'amicizia de' Romani. Quelle parole: nec illius erit: si intendono di Cleopatra.

11,18:E si rivolgerà verso le isole, ec. Sotto il nome d'iso le s'intendono sovente nelle Scritture i paesi, a' quali non potea andarsi dalla Giudea se non per mare; onde alcuni qui per le isole intendono la Grecia, l'Asia minore, e le costiere, dove Antioco fece delle conquiste. S. Girolamo espose queste parole delle isole di Rodi, Samos, Colofone, ed altre dell'Arcipelago invase da quel re. E farà restare ozioso l'autore della obbrobriosa sua guerra, ec. Nella interpretazione di questo oscurissimo luogo ho seguitato il parere di un dotto teologo autore dell'esercitazioni sopra Da niele. Annibale fu il principale autore della guerra tra Antioco, e i Romani. Egli non solo incitò il re a questa guerra, ma gl'insegnò ancora la maniera di farla utilmente, e con gran vantaggio. Ma i consigli di Annibale non furono eseguiti, e Antioco si diportò malissimo, e si disonorò in molte ma niere nel corso di essa. Annibale dovea essere mandato con un corpo di truppe nell'Italia, nel tempo, che il re dovea starsene colla sua armata navale nella Grecia, facendo mostra di voler passare anch'egli in Italia. Nè questa, nè alcun'altra delle cose proposte da Annibale fu fatta, e il re si vide ben presto nella necessità di finire una guerra disonorata, con una pace molto vergognosa. Vedi Livio lib. XXXVII.

11,19:E tornerà indietro nelle provincie del suo regno, ec. Antioco per mettere insieme il tribùto, ch'ei dovea paga re a' Romani andò in giro pelle più rimote provincie del suo regno, e avendo sentito dire, che in un tempio dell'Elimaide vi erano degl'immensi tesori, andò, e lo saccheggiò; ma i barbari de' vicini paesi si uniron contro di lui, e lo assalirono, e lo uccisero insieme colle sue schiere. Vedi Strabone, Giustino ec.

11,20:E succederà a lui un vilissimo uomo, ec. Questi è Seleuco Filopatore figliuolo maggiore di Antioco, il quale Seleuco fu principe di nissun merito e valore, avaro e sacrilego, che mandò Eliodoro a Gerusalemme, perchè pigliasse quello, che si trovava nel tesoro del Tempio, 2. Machab. III. 33. Egli fu ucciso dallo stesso Eliodoro, che volea usurpar il trono.

11,21:E occuperà il suo luogo un principe vilipeso, e non sarà dato a lui l'onore di re. Parla di Antioco Epifane, il quale, in pregiudizio del figliuolo di Seleuco, occupò il regno della Siria coll'aiuto di Attalo, e di Eumene re di Pergamo, mentre Demetrio figlio di Seleuco era a Roma. Egli fu principe di naturale inquieto, torbido,stravagante, e dipiù molto crudele, particolarmente verso la nazione Ebrea. Vedi I. Machab. II., 2., Machab. III. 30., e la Scrittura gli dà con molta moderazione il titolo di vilipeso, quando da' suoi se gli dava comunemente il titolo di pazzo furioso, come si è già detto altrove.
Verrà di nascosto, e s'impadronirà del regno con frode. Antioco venendo da Roma, essendo giunto ad Atene seppe la morte del fratello Seleuco, e fatta alleanza co' re di Pergamo si fece padrone del regno, che spettava al nipote.

11,22:E' le forze di chi combatterà contro di lui saranno debellate. Eliodoro fu vinto dalli due re collegati con Antioco.
E' di più il capo dell'alleanza. S'intende, sarà distrutto. Tolomeo Epifane cognato di Antioco fu ucciso da' suoi nel tempo, che si preparava a far guerra alla Siria: così fu tolto di mezzo un grande ostacolo, che avrebbe potuto opporsi alla usurpazione di Antioco. Tolomeo Epifane è detto capo dell'alleanza, perchè contratto il matrimonio con Cleopatra figlia di Antioco il grande, strinse alleanza tral reame d'Egitto, e quello della Siria.

11,23-24:E dopo aver fatta amicizia con lui, userà frode, ec. Dopo la morte di Tolomeo Epifane, Antioco volle esser tutore del figliuolo di lui Tolomeo Filometore fanciullo di sette anni; ma Eulaio e Leneo ministri del re chiesero, ch'ei restituisse piuttosto all'Egitto la Celesiria, e Antioco Epifane dopo aver perun tratto di tempo fatto l'amico, si mosse col suo esercito, e vinse i capitani del re d'Egitto, e Tolomeo allora andò a mettersi nelle sue mani, ed egli mostrando sempre molto affetto verso il pupillo, e di voler assestare le cose di lui, prese con tutte le formalità e cerimonie usate possesso dell'Egitto, e con poca fatica arrivò a ottenere quello, che nissuno de' suoi antenati avea potuto conseguire. Gli Alessandrini però messero sul trono Tolomeo Evergete fratello di Filometore, lo che accese la guerra, di cui si parla in appresso, nella quale Antioco fingendo di far tutto pel re pupillo tirava a farsi padrone di quel regno colla rovina di ambedue i fratelli.

11,25-26:E la sua fortezza, e il suo coraggio lo istigherà ec. Egli riportò vittoria contro Tolomeo Evergete. Vedi I Machab. 1. 17. 18. 19. E sembra accennarsi, che in questa guerra l'Evergete fu mal servito, od anche tradito da' suoi da que', che mangiano alla sua mensa.

11,27:Ed anche li due re non penseranno ad altro, che a far del male, ec. Antioco pensava a gabbare Tolomeo Filometore, e questi a gabbare Antioco, trattando di far la pace col fratello, la quale fu poi tra loro conclusa; ma nè Antioco arrivò a farsi re dell'Egitto, nè Filometore ottenne di liberarsi da Antioco, il quale ritenne Pelusio, che era la chiave di quel regno, e vedendosi dipoi burlato dai due fratelli, che si erano riuniti tornò di nuovo nell'Egitto, come è detto vers. 29. Vedi Livio lib. 45.

11,28:Coverà pravi disegni contro il testamento santo, ec. Antioco tornò dall'Egitto col cuore pieno di mal talento contro gli Ebrei. Vedi I. Machab. I. Per la qual cosa arrivato, che fu a Gerusalemme esercitò contro di essi immense crudeltà, profanò il Tempio, e portò via il valore di mille ottocento talenti in vasi, e suppellettili preziose, I Machab. 1. 23. 24., 2. Machab. V.22., e se ne tornò ad Antiochia.

11,29-30:Nel tempo stabilito ritornerà, ec. Antioco tornerà di poi nell'Egitto; ma le cose non anderanno per lui tanto bene come l'altra volta: perocchè quando era già vicino ad Alessandria vennero i legati di Roma a ordinargli di ritirarsi dall'Egitto, e avendo egli detto, che avrebbe consultato coi suoi amici intorno a quello che avesse da fare, uno de' legati Gaio Popilio fece col suo bastone un cerchio intorno a' piedi del re, e prima (disse) che tu esca di qui, rispondi se vuoi la guerra, o la pace. Sbalordito il re a questa intonatura rispose: se i Romani lo vogliono convien ritirarsi. I legati Romani dovettero andare da Delo ad Alessandria sopra una trireme di Macedonia. Vedi Livio lib. 45. Antioco poi sfogò la sua rabbia sopra Gerusalemme, e sopra gli Ebrei, mandando colà Apollonio, il quale vi fece tutti i mali, che sono descritti 1. Machab. 1. 30., 2. Machab. V. 24. ec. Volgerà l'animo contro coloro, che abbandonarono il testamento santo. Non risparmiera quelli tra' Giudei, i quali avranno violata la legge, e abbandonata la vera religione, sperando di essere da lui favoriti, e innalzati. Vedi 2. Machab. IV. 9. ec.

11,31:E i suoi strumenti ec. Chiama braccia di Antioco i ministri strumenti di sua crudeltà ed empietà. Tali furono il senator di Antiochia, Apollonio, Filippo ec. Vi porranno l'abbominazione della desolazione. Alzarono nel Tempio la statua di Giove Olimpio, dopo aver profanato lo stesso tempio, e abolito il culto del Signore.

11,32:E gli empi useranno fraudolenta simulazione ec. Ciò si applica agli apostati Ebrei, i quali usavano ogni arte per indurre gli altri ad obbedire a' comandi di Antioco. Vedi 2. Machab. VI. 21. ec.
Ma il popolo, che conosce il suo Dio, ec. Ma quegli Ebrei che conoscono, cioè amano il loro Dio staranno forti nella loro fede, e agiranno secondo i precetti di essa. Il vecchio Eleazaro, i sette fratelli colla santa loro Madre, gli Assidei, molte donne, che circoncisero i loro figliuoli, e quei molti, che si ritirarono nel deserto, tutti questi patirono con gran costanza piuttosto che violare la legge.

11,33:E gli scienziati del popolo illumineranno molta gente, ec. Parla di Mathathia, e de' suoi figliuoli, che erano della tribù di Levi; e a quella tribù si conveniva specialmente la scienza della legge e delle Scritture.

11,34:E nella loro oppressione saran sollevati da piccolo soccorso. I Maccabei con piccolissime forze intrapresero di vendicare l'onor di Dio, e di ristorare l'oppressa nazione, e Dio coronò con miracolosi successi la loro virtù e costanza.
E un gran numero si unirà con essi con frode. I Maccabei avranno molti invidiosi tra' lor fratelli, i quali daranno loro non poca inquietudine, perchè fingendosi del loro partito non penseranno ad altro, che a tradirli.

11,35:E cadranno degli scienziati, affinchè ec. Molti de' più timorati periranno, e saranno provati col fuoco della persecuzione, la quale li purgherà, gl'imbiancherà, e li renderà ostie degne di Dio. Ma la tribolazione ha un termine, e dopo questa verrà il tempo della pace.

11,36: E quegli farà tutto quel ch'ei vorrà, ec. Antioco vedrà, che tutto gli riuscirà, e questo servirà a renderlo quel più orgoglioso, onde non rispetterà nè alcuno degli dei del Gentilesimo, nè il vero Dio. Da Polibio sappiamo, ch'ei saccheggiò un gran numero di templi de' falsi dei nella Grecia, e altrove. Ma sopra tutto egli bestemmierà empiamente il vero Dio; e tutto questo durerà fino a tan to, che il Signore abbia sfogata la giusta ira accesa da' peccati del popol suo: perocchè Dio ha voluto, e stabilito così.

11,37:Sarà dominato dalla libidine. La sfacciataggine di questo principe in tal materia andava all'estremo. Vedi s. Girolamo, e Ateneo lib. V. 6.

11,38:Ma renderà onore al dio Maozim ec. Teodoreto, e dopo di lui qualche altro Interprete spose in tal guisa queste parole. Venererà se stesso come dio Maozim (come il dio forte), dio, cui certamente non conobbero gli suoi an tenati. Che Antioco volesse esser creduto un dio apparisce e dalle antiche medaglie (Noris Exercil. XXIII.) e dallo stesso attributo di Epifane, che vuol dir presente, attributo dato ordinariamente agli dei loro da' Gentili, come abbiam detto altrove, e ciò ancora si accenna 2. Macchab. IX. 10. Vedi in questo luogo de' Maccabei la versione Arabica nelle Poliglotte di Parigi e di Londra.

11,39:E porrà a difesa della cittadella un dio straniero, ec. Egli metterà nella fortezza di Gerusalemme questo dio straniero, di nuova invenzione, vi metterà la propria immagine, e quelli, che l'adoreranno saranno onorati, e innalzati, e arricchiti da lui.

11,40:E nel tempo stabilito farà a lui guerra il re di mezzodi, ec. Ritorna l'Angelo a parlare della guerra di Antioco contro Tolomeo Evergete indicata già vers. 29.

11,41:Entrerà nella terra gloriosa, ec. Andando verso l'Egitto entrerà nella Giudea, ma non toccherà gl'Idumei, nè i Moabiti, nè le frontiere degli Ammoniti. Vedi s. Girolamo.

11,42:Non si salverà da lui. Egli saccheggerà, e desolerà il paese d'Egitto, fin dove giungerà col suo esercito.

11,43:Passerà anche pella Libia, e pell'Etiopia. La Libia, e l'Etiopia occidentale appartenevano al regno dei Tolo mei, e Livio, e Polibio affermano, che Antioco avea occupato tutti i paesi spettanti al re d'Egitto, tolta Alessandria, quando giunsero i legati di Roma, che lo costrinsero a tornarsene indietro. Meraviglia adunque non è, che sien qui rammentate e la Libia, e l'Etiopia, come invase da Antioco.

11,44:E daranno a lui turbamento le voci, che verran dall'oriente, e dal settentrione. Le nuove di quello, che accadeva nelle provincie orientali, e nell'Armenia, che era a settentrione, messero in grande agitazione il re Antioco, sentendo come dappertutto si macchinavano ribellioni contro di lui. Alcuni per l'oriente intendono la Giudea, dove Giuda Maccabeo facea continui progressi, e dava molto da parlare di se.

11,45:E pianterà il padiglione del suo palazzo trai mari sul monte illustre e santo. La traduzione, che abbiam dato della voce Apadno, è di s. Girolamo. Per unire il senso di questo versetto con quel che precede, non pare, che possa dirsi altro, se non che Antioco movendosi col suo grande esercito per uccidere, e distruggere, nel suo sè s'immaginerà di andare ad alzare il suo padiglione, e il suo trono nella Giudea (che è tra due mari, il mare morto e il mediterraneo) e sullo stesso monte illustre e santo, dove era il tempio di Dio, e gli parrà di essere già salito fino alla cima di quel monte; ma Dio lo gastigherà con acerbissima malattia, e nissuno potrà recargli soc corso, e perirà. Le ultime parole di questo versetto stanno così ne' LXX. Verrà l'ora del suo fine, e non sarà chi lo aiuti. Tutto quello, che noi abbiamo fin qui esposto dal vers. 21. in poi, come detto dall'Angelo Gabriele intorno alla persecuzione mossa da Antioco Epifane contro la sinagoga, viene inteso, e spiegato da molti e antichi e moderni della persecuzione, che soffrirà la chiesa cristiana negli ultimi tempi dall'Anticristo; e l'autorità di un s. Girolamo, di un s. Ippolito martire, di Teodoreto, e di molti altri padri della chiesa ci rende persuasi, che fin là portò l'Angelo il suo sguardo, e che il ritratto converrà a quell'ultimo gran nimico di Dio, e de' suoi santi, e che Antioco Epifane è una figura somiglievole, ed espressa dello stesso nimico. Ma seguendo le tracce dell'istoria ci siamo con tentati d'illustrare la lettera della profezia, conforme da molti dotti e cattolici interpreti è stato fatto, e secondo il nostro istituto, senza stenderci a discorrere di quell'altro senso per non uscire de' limiti della solita brevità.