Scrutatio

Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Qoelet 6


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BIBBIA MARTINILA SACRA BIBBIA
1 Havvi ancora un'altra miseria, ch'io vidi sotto del sole, ed anche usitata tra gli uomini:1 C'è un altro male che ho visto sotto il sole e che grave pesa sull'uomo.
2 Un uomo, a cui Dio ha date ricchezze, e beni, ed a cui nulla manca di tutto quello che ei può bramare in cuor suo; e Dio non gli da facoltà di mangiarne; ma il tutto sel divorerà un estraneo: questa è vanità, e miseria grande.2 E' il caso di quello cui Dio concede ricchezze in abbondanza e onori, senza che gli manchi nulla di tutto ciò che può desiderare, ma al quale Dio non ha concesso di poter godere dei suoi beni, perché se li gode un uomo estraneo. Questo è vanità e un brutto guaio.
3 Se uno avrà generati cento figliuoli, e sarà vissuto molti anni, e fino all'età più avanzata, e l'anima di lui non avrà fatto uso dei beni, ch'egli possiede, ed ei resterà privo di sepoltura, riguardo a costui io decido, che val più di lui un aborto.3 Anche se quest'uomo generasse cento figli, vivesse molti anni e grande fosse il numero dei giorni della sua vita, se egli non trova soddisfazione nei beni che possiede e per di più non ha nemmeno una tomba, io dico più fortunato di lui l'aborto,
4 Perocché costui senz'alcun prò viene al mondo e se ne va nelle tenebre e il suo nome è sepolto nell'oblio.4 perché viene nella nebbia e se ne va nella tenebra; di tenebra è coperto il suo essere.
5 Ei non ha veduto il sole, e non ha conosciuta la distanza del bene dal male:5 Per quanto non abbia visto né conosciuto il sole, tuttavia la sua sorte resta sempre migliore dell'altra.
6 Qnand'egli avesse vivuto due mila anni; s'ei non lui goduti i beni: tutte le cose non corron elle verso lo stesso luogo?6 E se anche potesse vivere due volte mille anni senza però poter godere dei beni, non va a finire nello stesso luogo dell'aborto?
7 Tutte le fatiche dell'uomo son perla bocca: mal'anima di lui non si sazierà.7 Tutta la fatica dell'uomo è per la sua bocca, eppure il suo desiderio non si sazia mai.
8 Che ha egli il saggio, di più dello stolto! E che ha il povero se non d'incamminarsi verso quel luogo, dove è la vita?8 E allora che vantaggio ha il sapiente sullo stolto? Che serve al poveraccio sapersi destreggiare nella vita?
9 E meglio vedere quel che tu brami, che desiderare quello che tu non sai: ma questo pure è vanità, e presunzione di spirito.9 Meglio vedere con gli occhi che vagare con la fantasia. Anche questo è vanità e occupazione senza senso.
10 Colui, che deve essere, fu già chiamato pel suo nome; e si sa, ch'egli è uomo, e non può in giudizio contendere contro chi ne può più di lui.10 Ciò che è, già ha avuto la sua sorte; che cosa è ogni individuo, già è stato conosciuto. Egli non può contendere con chi è più forte di lui.
11 Questo è un moltipllcar le parole, nelle quali tralle disputazioni molta vanità si ritrova.11 Infatti, moltiplicando le parole, si ottiene solo di aumentare la vanità, e l'uomo che vantaggio ne trae?
12 E chi sa che cosa è bene per l'uomo nella sua vita, nei giorni contati della sua vita vana, che l'uomo passa come un'ombra? Chi dirà all'uomo che cosa avverrà in futuro sotto il sole?