Scrutatio

Venerdi, 3 maggio 2024 - Santi Filippo e Giacomo ( Letture di oggi)

Ester 14


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BIBBIA MARTINIDIODATI
1 Similmente la regina Esther ricorse al Signore atterrita pell'imminente pericolo.
2 E deposte le vesti reali, prese abiti convenienti al lutto, e alle lagrime, e in vece di unguenti si coperse la testa di cenere, e di sozzure, e umiliò co' digiuni il suo corpo, e in tutti i luoghi, dove prima era solita dì rallegrarsi, spargeva i capelli, che si strappava.
3 E pregava il Signore Dio d'Israele dicendo: Signore mio, che se' il solo nostro Re, aiuta me dibandonata, e che altro aiuto non ho fuori di te.
4 Il mio pericolo è imminente.
5 Io ho udito raccontare dal padre mio, come tu, o Signore, separasti Israele da tutte le genti, e i padri nostri da tutti i loro maggiori per possedergli in eterno come tua eredità, e facesti vergo di loro, come avevi promesso.
6 Noi peccammo dinanzi a te, e per questo tu ci abbandonasti nelle mani de' nostri nemici:
7 Perché noi adorammo gli dei loro: giusto se' tu, o Signore.
8 E adesso ei non sono contenti di tenerci oppressi in durissima schiavitù; ma attribuendo alla potenza de' loro idoli la fortezza delle lor braccia,
9 Pretendono di cangiare le tue promesse, e di sterminare la tua eredità, e di chiuder le bocche a quei, che ti lodano, e di estinguer la gloria del tuo tempio, e del tuo altare,
10 Affinchè le bocche de' Gentili si aprano a lodare la possanza degli idoli, e a celebrare perpetuamente un re di carne.
11 Non dare, o Signore, il tuo scettro a que' che non sono, affinché della rovina nostra non ridano, ma i loro disegni volgi contro di loro, e disperdi colui, che ha principiato ad infierire contro di noi.
12 Ricorditi di noi, o Signore, e fatti vedere a noi nel tempo della tribolazione nostra, e da a me coraggio, Signore, Re degli dei, e di tutte le potestà:
13 Metti nella mia bocca parole adattate, nel cospetto di quel lione, e il cuore di lui volgi a odiare il nemico nostro, onde ed egli, e tutti gli altri, che son d'accordo con lui, periscano.
14 E noi libera colla tua mano, e aiuta me, che altro aiuto non ho, se non te, o Signore, il quale conosci tutte le cose,
15 E sai com'io ho in odio la gloria degli ingiusti, e detesto il letto degli in circoncisi, e di qualunque straniero.
16 Tu sai la mia necessità, e com'io ho in abominazione il distintivo della superbia, e della mia gloria, che io porto sulla testa ne' giorni di mia comparsa, e lo ho in orrore, come un panno intriso di sporco sangue, e nol porto ne' giorni della mia quiete.
17 E come io non ho mangiato alla mensa di Aman, e non ho avuto piacere ai conviti del re, e non ho bevuto del vino di libagione:
18 E mai ho avuto contento dacché fui qua trasferita sino al dì d'oggi, sa non in te, Signore Dio d'Abramo.
19 Dio sopra tutti possente, esaudisci le voci di coloro, che non hanno altra speranza, e noi salva dalle mani degli iniqui, e me libera dal mio timore.