Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Ester 4


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Mardocheo, e gli altri Ebrei sono in lutto per lo imminente sterminio. Esther per impedire la strage degli Ebrei, come le ordinava Mardocheo, e presentarsi al re senza esser chiamata, comanda, che si digiuni, e si faccia orazione per lei per tre giorni, facendo ella lo stesso.

1Tali cose avendo udite Mardocheo, stracciò le sue vesti, e si coperse disacco, e sparse cenere sul suo capo, e in mezzo alla piazza della città gridava ad alta voce, dando a conoscere l'amaritudine del suo spirito,2E così urlando andava fino alle porte del palazzo: imperocché non era lecito, che uno vestito di sacco entrasse nella reggia.3Similmente in tutte le provincie, città, e luoghi, dove era giunto il crudele editto del re, grande era la costernazione tra' Giudei; digiunavano, gettavano strida, piangevano, e molti del sacco, e della cenere si servivano in luogo di letto.4E le cameriere di Esther, e gli eunuchi presentandosi a lei le diedero questa nuova: udita la quale ella si raccapricciò, e mandò a Mardocheo un vestito, affinchè levato il sacco glielo mettessero indosso: ma egli non volle riceverlo.5Ed ella chiamò Athach eunuco datole dal re per servirla, e gli ordinò, che andasse a trovar Mardocheo per inten der da lui il perchè facesse tali cose.6E Athach uscito fuori, si accostò a Mardocheo, che era nella piazza della città davanti alla porta del palazzo:7E questi gli rendè conto di tutto quello, che era avvenuto, e come Aman avea promesso di dare una somma di argento al tesoro del re per far trucidare i Giudei:8E gli diede anche una copia dell'editto affisso in Susa, perchè lo facesse vedere alla regina, e la esortasse a presentarsi al re per pregarlo pel suo popolo.9Athach al suo ritorno riferì alla regina tutto quello, che Mardocheo gli avea detto.10Ed ella gli comandò, che in risposta dicesse a Mardocheo:11Sanno tutti i servi del re, e tutte le provincie, che sono sotto il suo dominio, che se un uomo, od una donna senza esser chiamato entra nell'atrio interiore del re, subito senza dilazione alcuna è messo a morte, fuori che il re, non istenda verso di lui il bastone di oro in segno di clemenza, salvandogli la vita: io adunque come potrò andare dal re, mentre già da trenta giorni non mi ha fatto chiamare a se?12Udito ciò Mardocheo,13Di nuovo mandò a dire ad Esther: Non ti dare a credere di poter salvare tu sola la tua vita tra tutti i Giudei, perchè sei nella casa del re;14Perocché se tu non parlerai, per qualche altra via saran salvati i Giudei, ma tu, e la casa del padre tuo andrete in ruina. E chi sa, che tu forse non sii pervenuta al regno per questo appunto, affinchè pronta ti avessimo in tal congiuntura?15E di nuovo Esther mandò a dire a Mardocheo:16Va, e raduna tutti i Giudei, che vedrai in Susa, e fate orazione per me: non mangiate, e non bevete per tre dì, e per tre notti, ed io colle mie serve digiunerò nella stessa guisa, e poscia mi presenterò al re facendo contro la legge, non essendo io chiamata, e abbandonandomi al pericolo, e alla morte.17Andò adunque Mardocheo, e fece tutto quello, che gli era stato ordinato da Esther.

Note:

4,2:Non era lecito, che uno vestito di sacco entrasse nella reggia. Per tener lungi dagli occhi del re tutto quello che potesse attristarlo, o fargli noia e dispiacere. Bisogna però confessare che una tal legge, o consuetudine era poco conforme alla benignità, che dee mostrare un principe particolarmente verso gl'infelici.

4,11:Sanno tutti... che se un uomo, o una donna senza esser chiamati, ec. Un antico storico dice, che tra i Persiani la persona del re si teneva occulta sotto specie di maestà. Ma non solo chi senza esser chiamato si presentasse davanti al re, incorreva nella pena di morte, ma anche chi imbattendosi nello stesso re non avesse avuto le mani dentro le maniche della veste, chi si fosse messa indosso una veste di lui benché stracciata, chi avesse guardato in viso una delle sue concubine, chi alla caccia avesse tirato a una fiera prima di lui. Durissime leggi inventate a ricrescere la maestà de' sovrani contro ogni diritto e ragione. L’atrio interiore era quello, dove il re stavo assiso sopra un trono di oro.

4,16:Non mangiate... per tre di e per tre notti. Non faccia meraviglia un digiuno si lungo. S. Agostino, de Moribus Eccl. Cathol., racconta, che molti Cristiani a suo tempo non solo si contentavano di ristoranti solamente una volta al dì del far della notte, la qual cosa e usitatissima, ma passavano anche i tre giorni e più senza cibo, o bevanda.