Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Ester 5


font

Esther si presenta al re, e chiede, ch'ei vada con Antan al suo convito: ed ivi esilaratosi il re le domanda quel, che ella chiegga; ed ella invita di nuovo l'uno, e l'altro al convito del dì seguente. Frattanto Aman irato, perchè Mardocheo non gli rendè onore, ordina, che si prepari la croce.

1Il terzo giorno si vestì Esther del manto reale, e andò nell'atrio interiore dell'appartamento del re, e si fermò dirimpetto alla sala del re. Egli era assiso sul suo trono nel fondo del palazzo dirimpetto alla porta della sala.2Or quando egli ebbe veduta la regina Esther, che si era soffermata, ella piacque a' suoi occhi, e le presentò il bastone di oro, che aveva in mano; ed ella si appressò, e baciò la punta del bastone.3E dissele il re: Che vuoi tu, regina Esther? che domandi? Quand'anche tu chiedessi la metà del regno, ti sarà data.4Ed ella rispose: Se così piace al re, io supplico, che tu venga oggi da a me, al convito da me preparato, e teco Aman.5E subito il re disse: Si chiami Aman, affinchè faccia quello, che Esther vuole. Così il re, e Aman andarono al convito preparato dalla regina.6E il re dopo che ebbe bevuto del vino in copia, le disse: Che vuoi tu ch'io ti faccia dare? e che domandi tu? è Quand' anche tu chiedessi la metà del mio regno, la otterrai.7Risposegli Esther: La mia domanda, e le mie preghiere son queste:8Se io ho trovato grazia dinanzi a te, e se al re piace di concedermi quello, ch'io domando, e di esaudire la mia preghiera, venga il re, e Aman al convito, che io ho lor preparato, e domane svelerò al re le mie brame.9Se n' andò dunque quel giorno Aman lieto, e festante. Ma avendo veduto Mardocheo, che sedeva dinanzi alle porte del palazzo, e che non solamente non si era alzato per salutarlo, ma neppur si era mosso dal posto, ove sedeva, ne prese ira grande:10Ma dissimulando lo sdegno se ne tornò a casa sua, e convocò i suoi amici con Zares sua moglie:11E rammentò loro le sue grandi ricchezze, la turba de' figliuoli, e a quanta gloria lo avesse innalzato il re sopra tutti i principi, e cortigiani suoi.12E poscia disse: Anche la regina Esther nissun altro ha chiamato col re al convito fuori di me, e da lei desinerò anche domani col re.13E contuttoché io mi abbia tante cose, non mi pare di aver nulla, fino a tanto che io vedrò il Giudeo Mardocheo a sedere dinanzi alla porta reale.14Ma Zares sua moglie, e gli amici tutti gli risposero: Ordina che si ammannisca una gran trave alta cinquanta cubiti; e domattina di' al re, che sia fatto ad essa appiccar Mardocheo, e così andrai contento al convito. Piacque a lui questo consiglio, e ordinò, che osse preparata la trave.

Note:

5,1:Il terzo giorno.Egli è il terzo dì del digiuno. E andò nell'atrio interiore. Si direbbe: nell'anticamera.

5,2:Le presentò il bastone d'oro. In pegno di clemenza e di sicurezza.

5,4:Lo supplica, che tu venga oggi da me. Esther nel suo impegno d'indurre il re a rivocare l'editto pubblicato contro i Giudei si conduce con somma prudenza e circospezione. Ella non espone a dirittura quello che aveva in cuore; domanda al re un'ultra grazia; ottenuta la quale sarà più facile a lei di ottenere dallo stesso re, che l'ama, tutto quello che più le preme.

5,14:Ordina che si ammannisca una gran trave. Le croci più alte erano più ignominiose. Vedi Sveton. Galba, cap. 9. Una volta gli Ebrei bruciavano in un dato giorno una croce fingendo di farlo in memoria della croce preparata da Aman per Mardocheo, me in realtà per ischerno della Croce di Cristo. Fu però proibita ad essi una tal costumanza dagli imperadori Cristiani. Cod. Theod. lib.XVI. tit. 8.