Scrutatio

Martedi, 7 maggio 2024 - Santa Flavia ( Letture di oggi)

Giuditta 5


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BIBBIA MARTINIBIBBIA CEI 2008
1 E fu riferito ad Oloferne capitano dell'esercito degli Assiri, come i figliuoli d'Israele si preparavano a far difesa, e come avean chiusi i passi delle montagne:1 Frattanto a Oloferne, comandante supremo dell’esercito di Assur, fu riferito che gli Israeliti si preparavano alla guerra e avevano bloccato i valichi montani, avevano costruito fortificazioni sulle cime dei monti e avevano posto ostacoli nelle pianure.
2 E arse di sdegno, e di furore, e chiamò a se tutti i principi di Moab, e i capi degli Ammoniti,2 Egli andò su tutte le furie e convocò tutti i capi di Moab e gli strateghi di Ammon e tutti i satrapi delle regioni marittime,
3 E disse loro: Ditemi qual popolo sia questo, che a asserragliate le montagne, e quali, e come grandi sieno le loro città: e anche qualsiasi il loro valore, e se sieno in gran numero, e chi governi le loro milizie:3 e disse loro: «Spiegatemi un po’, voi figli di Canaan, che popolo è questo che dimora sui monti e come sono le città che abita, quanti sono gli effettivi del suo esercito, dove risiede la loro forza e il loro vigore, chi si è messo alla loro testa come re e condottiero del loro esercito
4 E per qual motivo tra tutti quelli che abitano verso l'oriente, costoro non hanno fatto conto di noi, e non ci sono venuti ad incontrare per accoglierci come amici?4 e perché hanno rifiutato di venire incontro a me, a differenza di tutte le popolazioni dell’occidente».
5 Allora Achior capo di tutti i figliuoli di Ammon riespose, e disse: Se tu ti degnerai di ascoltarmi, io dirò, signore mio, la verità dinanzi a te riguardo a questo popolo, che abita nelle montagne, e non uscirà dalla mia bocca parola di falsità.5 Gli rispose Achiòr, condottiero di tutti gli Ammoniti: «Ascolti bene il mio signore la risposta dalle labbra del tuo servo: io dirò la verità sul conto di questo popolo, che sta su queste montagne, vicino al luogo ove tu risiedi, né uscirà menzogna dalla bocca del tuo servo.
6 Questo popolo è di stirpe Caldea:6 Questo è un popolo che discende dai Caldei.
7 Egli abitò dapprima nella Mesopotamia, perchè non vollero seguire gli dei de padri loro, i quali dimoravano nella terra de' Caldei.7 Essi dapprima soggiornarono nella Mesopotamia, perché non vollero seguire gli dèi dei loro padri che si trovavano nel paese dei Caldei.
8 Or eglino, abbandonate le cerimonie de' padri loro, i quali aveano molti dei,8 Abbandonata la via dei loro antenati, adorarono il Dio del cielo, quel Dio che essi avevano riconosciuto; perciò quelli li scacciarono dalla presenza dei loro dèi ed essi fuggirono in Mesopotamia e là soggiornarono per molto tempo.
9 Adorarono il solo Dio del cielo, il quale eziandio ordinò loro di partirsi di colà, e di abitare in Charan: ed essendo il paese invaso dalla fame, scesero in Egitto: e ivi nello spazio di quattro cent'anni moltiplicarono in tal guisa, che diventarono un esercito innumerabile.9 Ma il loro Dio comandò loro di uscire dal paese che li ospitava e di andare nel paese di Canaan. Qui infatti si stabilirono e si arricchirono di oro e di argento e di molto bestiame.
10 Ed essendo angariati dal re d'Egitto, il quale li domava nelle fabbriche delle fue città, a impastare la terra, e far de mattoni, alzaron le strida verso il loro Signore, il quale percosse con flagelli diversi tutta la terra d'Egitto.10 Poi scesero in Egitto, perché la fame aveva invaso tutto il paese di Canaan, e vi soggiornarono finché trovarono da vivere. Là divennero anche una grande moltitudine, tanto che non si poteva contare la loro discendenza.
11 E avendoli gli Egiziani discacciati da se, ed essendo cessati i flagelli e volendo di nuovo riprendergli, e ridurli di nuovo sotto il loro giogo,11 Ma contro di loro si levò il re d’Egitto, che con astuzia li costrinse a fabbricare mattoni. Li umiliarono e li trattarono come schiavi.
12 Fuggendo questi, il Dio del cielo aperse ad essi il mare, talmente che da un lato, e dall'altro si rappreser le acque come muraglia, e questi a piè asciutto passarono per mezzo al fondo del mare.12 Essi alzarono suppliche al loro Dio ed egli percosse tutto il paese d’Egitto con piaghe per le quali non c’era rimedio. Perciò gli Egiziani li cacciarono via dal loro cospetto.
13 E inseguendoli per la stessa via un esercito innumerabile di Egiziani, fu talmente ricoperto dalle acque, che neppur uno rimase, che raccontasse ai posteri l'avvenimento.13 Dio prosciugò il Mar Rosso davanti a loro
14 E quegli usciti dal mare Rosso occuparono i deferti del monte Sina, dove uomo non potè mai abitare, ne figliuolo d'uomo posarsi.14 e li condusse sulla via del Sinai e di Kades Barne. Essi sgominarono tutti quelli che risiedevano nel deserto,
15 Ivi le amare fontane divenner dolci per essi perchè avessero da bere; e per quarant'anni ebbero il vitto dal cielo.15 dimorarono nel paese degli Amorrei e con la loro potenza sterminarono tutti gli abitanti di Chesbon; quindi, attraversato il Giordano, si impadronirono di tutta la regione montuosa.
16 Dovunque posero il piede senz'arco, nè freccia, e senza scudo, nè spada, il loro Dio per essi pugnò, e vinse.16 Cacciarono lontano da sé il Cananeo, il Perizzita, il Gebuseo, Sichem e tutti i Gergesei, e abitarono nel loro territorio per molti anni.
17 E non v'ebbe chi potesse far male a questo popolo, se non quand'egli abbandonò il culto del Signore Dio suo.17 Finché non peccarono contro il loro Dio erano nella prosperità, perché un Dio che odia il male è in mezzo a loro.
18 Ma tutte le volte, che altro Dio onorarono fuori del loro Dio, furono abbandonati alle rapine, e alle uccisioni, e alle ignominie.18 Quando invece si allontanarono dalla via che egli aveva disposto per loro, furono terribilmente sconfitti in molte guerre e condotti prigionieri in paese straniero; il tempio del loro Dio fu raso al suolo e le loro città furono conquistate dai loro nemici.
19 E ogni volta che fecero penitenza per avere tralasciato il culto del loro Dio, diede loro il Dio del cielo valore per difendersi.19 Ma ora, convertìti al loro Dio, hanno fatto ritorno dai luoghi dove erano stati dispersi, hanno ripreso possesso di Gerusalemme, dove è il loro santuario, e si sono stabiliti sulle montagne, che prima erano deserte.
20 E alla fine debellarono i re Cananei, e gli Jebusei, e i Ferezei, e gli Hethei, e gli Hevei, e gli Amorrhei, e tutti i potentati di Hesebon, e s'impadronirono delle loro terre, e delle loro città:20 Ora, mio sovrano e signore, se vi è qualche colpa in questo popolo perché hanno peccato contro il loro Dio, se cioè ci accorgiamo che c’è in loro questo impedimento, avanziamo e diamo loro battaglia.
21 E sino a tanto che non peccarono nel cospetto del loro Dio, ebbero felicità; perrocchè il loro Dio ha in odio l'iniquità.21 Se invece non c’è alcuna iniquità nella loro gente, il mio signore passi oltre, perché il loro Signore e il loro Dio non si faccia scudo per loro e noi diveniamo oggetto di scherno davanti a tutta la terra».
22 Conciossiache anche anni sono, perchè abbandonarono la via insegnata loro da Dio affinchè la seguitassero, furono disfatti in battaglia da molte genti, e moltissimi di essi furon menati schiavi lungi dal loro paese.22 Quando Achiòr cessò di pronunciare queste parole, tutta la folla che circondava la tenda e stazionava intorno alzò un mormorio, mentre gli ufficiali di Oloferne e tutti gli abitanti della costa e i Moabiti proponevano di ucciderlo.
23 Ma ultimamente convertitisi al Signore Dio loro, da' luoghi, overan dispersi, son ritornati in corpo, e son venuti su tutti questi monti, e sono nuovamente padroni di Gerusalemme, dov'è il loro santuario.23 «Non avremo certo paura degli Israeliti – dicevano – perché è un popolo che non possiede né esercito né forze per un valido schieramento.
24 Adesso adunque, signor mio procura di sapere, se eglino son rei di qualche peccato dinanzi al loro Dio; e andiam contro di essi; perocchè il loro Dio li darà nelle tue mani, e saran soggettati al giogo di tua possanza.24 Dunque avanziamo, ed essi diventeranno un pasto per tutto il tuo esercito, o sovrano Oloferne».
25 Ma se questo popolo non ha offeso il suo Dio, noi non potremo resistergli; perchè il Dio loro li difenderà, e noi saremo lo scherno di tutta la terra.
26 Or finito che ebbe Achior di dir tali cose, tutti i grandi dell'esercito di Oloferne sdegnati pensavan di ucciderlo, e dicevano l'uno all'altro:
27 Chi è costui, che dice, che posson far fronte al re Nabuchodonosor, e a suoi eserciti i figliuoli d'Israele, uomini disarmati, e senza valore, e senza perizia dell'arte della guerra?
28 Or affinchè Achior vegga com'egli c'inganna, andiam sopra que' monti, e quando avremo fatti prigionieri i più forti di quella gente, allora egli sarà trucidato insieme con essi:
29 Affinchè sappian tutte le genti, come Nabuchodonosor è il Dio della terra, e altro non havvenne, fuori di lui.