Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Giuditta 3


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I principi di tutte le città, e provincia ti sottomettono ad Oloferne; ed egli dà esse prende truppe ausiliarie, ma distrugge le toro città, e gli dei, affinchè il solo Nabucodonosor sia tenuto per dio.

1Allora i re, e i principi di tutte le città e provincie, vale a dire della Siria della Mesopotamia, e della Siria di Sobal, e della Libia, e della Cilicia spedirono i suoi ambasciatori, i quali giunti davanti ad Oloferne dissero:2Si plachi il tuo sdegno in verso di noi, perocchè meglio è, che noi vivendo siamo servi del gran re Nabuchodonosor, e dipendenti da te, che provare colla morte, e colla erdizione nostra, la calamità della nostra schiavitù.3Tutte le nostre città, tutte le nostre possessioni, tutti i monti, e i colli, e i campi, e gli armenti de bovi, e i branchi delle pecore, e delle capre, e i cavalli, e i cammelli, e tutte le nostre facoltà, e le nostre famiglie sono nelle tue mani:4Sieno tutte le cose nostre a tua disposizione.5Noi, e i nostri figliuoli siamo tuoi servi.6Vieni a noi Signore pacifico, e impiega i servigi nostri come a te piace.7Allora egli scese da' monti colla cavalleria, e con grande esercito, e si fece padrone di tutte le città, e di tutti gli abitanti del paese.8E di tutte quelle città assoldò gli uomini robusti, e buoni per la guerra,9E tanto fu lo spavento, che invase quelle provincie, che gli abitanti di tutte le città,e i principi, e le persone più distinte al suo arrivo gli andavano incontro insieme coi popoli;10Lo riceveano coronati con lampane accese, ballando al suono di timpani, e di trombe.11Ma per quanto facessero non poterono ammansire la fierezza di quel core.12Perocchè egli e distrusse le loro città, e recise i loro boschetti;13Perocchè il re Nabucodonosor gli avea comandato di sterminare tutti gli dei della terra, come quegli che voleva egli solo essere chiamato dio da quelle nazioni, le quali fossero soggiogate dal valor di Oloferne.14E questi,scorsa la Siria di Sobal, e tutta l'Apamea, e tutta la Mesopotamia, giunse nell'Idumea nella terra di Gabaa.15E prese quelle città, e ivi si fermò trenta giorni, nel qual tempo ordinò, che riunissero tutte le sue forze.

Note:

3,1:Della Siria di Sobal. Ovvero di Soba. 3. Reg. XI. 23., e altrove.
Della Libia. Alcuni vorrebbono, che si leggesse della Lidia, ovvero della Licia.

3,7:Scese da' monti ec. Da' monti, che separano la Siria dalla Fenicia e dalla Palestina.

3,10:La ricevevano coronati. Un npon dissimile ricevimento fatto ad Alessandro da Bagistane governatore della cittadella di Babilonia, e tesoriere di Dario, descrivesi da Curzio, lib. V.

3,12:Recise ec. i boschetti consacrati ai culto de' loro dei.

3,13:Voleva egli solo esser chiamato dio ec. Egli non è il solo principe tragli idolatri, che arrivasse a pretendere gli onori divini; ma egli è il solo (ch'io sappia), che abbia voluto distruggere tutti gli' altri dei e occupare il luogo di essi.

3,14:L'Apamea. Paese deiin Siria, che prese il nome da Apamea sul fiume Oronte.