Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Giuditta 11


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Giuditta interrogata sopra la sua fuga da Oloferne, lo inganna, e gli promette gloriosa vittoria.

1Allora Oloferme le disse: Sta di buon animo, e bandisci dal cuore ogni timore: perocchè io non ho mai fatto male a persona, che abbia voluto assoggettarsi al re Nabucodonosor.2E se il tuo popolo non mi avesse disprezzato, non avrei impugnata la lancia contro di lui.3Or tu dimmi per qual motivo gli hai abbandonati, e hai eletto di venire tra noi?4E Giuditta gli disse: Pon mente alle parole della tua serva; perocchè se tu farai secondo le parole della tua serva, il Signore ti darà prospero successo.5Viva Nabucodonosor re della terra, viva la sua possanza, che è nelle tue mani per gastigare tutti gli erranti perocchè non solo gli uomini servono per te a lui, ma anche le bestie de campi l'obbediscono.6Imperocchè la prudenza dell'animo tuo è celebrata presso tutte le genti, e tutto il mondo sa, che tu solo sei il buono, e il possente in tutto il suo regno, e in tutte le provincie vien esaltato il tuo buon governo.7Non si ignora quello, che fu detto da Achior, nè quello, che ordinasti che a lui fosse fatto.8Imperocchè costante cosa ella è, che il nostro Dio è talmente sdegnato pe' nostri falli, che a fatto pe' suoi profeti sapere al popolo, che egli pe' suoi peccati lo lascia in abbandono.9E perchè sanno i figliuoli d'Israele come hanno offeso il loro Dio, il timore, che hanno di te, li conquide.10Oltre a ciò sono ridotti alla fame, e per la mancanza di acqua sono già divenuti come morti.11Onde hanno ordinato, che si uccidano i bestiami per bere il loro sangue:12E le cose consacrate al Signore Dio loro, le quali Dio ha ordinato, che non si tocchino sia frumento, sia vino, e olio, han pensato di adoperarle e consumarle, quantunque non sia loro permesso neppur di stendere ad esse la mano: tali cose adunque facendo quegli, anderanno certamente in perdizione.13E a ciò pensando io tua serva, son fuggita da loro, e il Signore mi ha mandato a svelarti queste medesime cose.14Perocchè io tua serva adoro Dio anche adesso che son presso di te; e uscirà fuora la tua serva a fare orazione a Dio,15Ed ei mi dirà in qual punto vorrà punirli del loro peccato, e io verrò ad avvisartene, ond'io stessa ti condurrò nel mezzo di Gerusalemme, e vedrai il popolo tutto d'Israele, come pecore senza pastore, e neppur un cane abbaierà contro di te.16Perocchè tutto ciò ha rivelato a me la providenza di Dio.17E perchè Dio è sdegnato con essi, sono io mandata ad annunziarti tali cose.18Or tutto questo ragionamento fece piacere ad Oloferme, e alla sua gente, e ammiravano la fua saviezza, e dicevano l'uno all'altro:19Non v'ha al mondo donna simile a lei in avvenenza, in bellezza, e in sensato parlare.20E Oloferne le disse: Bene ha fatto il Signore, il quale ti ha mandata innanzi al popolo, affinchè tu lo rimetta nelle nostre mani.21E siccome la tua promessa è leale, se il tuo Dio farà tal cosa in mio favore, egli sarà anche mio Dio, e tu sarai grande nella casa di Nabucodonosor, e il tuo nome sarà celebre per tutta la terra.

Note:

11,5:Viva Nabuchdonosor re della terra, ec. È qui una formula di giuramento affermativo simile a quella di Giuseppe, XLII. 15., e altri esempii si trovano. 2. Reg. xxv. 26.

11,11:Hanno ordinato, che si uccidano i bestiami per bere il loro sangue. L'uso del sangue degli animali era proibito anche prima della Legge scritta. Vedi Gen. IX. 4, Levit. XVII 10., ec.

11,14:Io tua serva adoro Dio ec. È molto da osservarsi come Giuditta, quantunque impegnata a guadagnare la grazia di Oloferne, non vuol pero, che ciò sia con intacco della sua religione, la qual religione ella mette a coperto dichiarandosi di volerla mantenere anche nel campo nemico.

11,21: Egli sarà anche mio Dio. È molto credibile, che Oloferne con tal promessa pensa a rendersi grata a Giuditta. Egli, che aveva ordine di far riconoscere per solo Dio della terra il suo re, non poteva essere disposto a perdere la sua fortuua con farsi adoratore del Dio degli Ebrei.