Scrutatio

Martedi, 16 aprile 2024 - Santa Bernadette Soubirous ( Letture di oggi)

Giuditta 8


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Giuditta, di cui si descrivon le laudi, riprende i seniori, che vacillavano, e pensavano ad arrendersi il quinto giorno, perche fissano il tempo alle misericordie del Signore, e gli esorta, che, ad esempio dei padri inculchino al popolo la pazienza, e preghino Dio per lei, e non cerchino di sapere quel, che ella vuol fare.

1Or quelle parole furono intese da Giuditta vedova, la quale era figlivola di Merari, figliuolo di Idox,figliuolo di Joseph figliuolo di Ozia, figliuolo di Elai, figliuolo di Jamnor,figliuolo di Gedeon, figliuolo di Raphaim, figliuolo di Achitob, figliuolo di Melchia, figliuolo di Enan, figliuolo di Natania, figliuolo di Salathiel, figliuolo di Simeon: figliuolo di Ruben:2E marito di lei fu Manasse, il quale morì in tempo della mietitura dell'orzo:3Perocchè mentre si sollecitava quei, che legavano i covoni nel campo, il caldo lo prese al capo, e si morì in Betulia sua patria, e ivi fu sepolto co padri suoi.4Ed erano già tre anni e sei mesi che Giuditta era rimasa vedova di lui.5Ed ella si era fatta nella parte superiore della casa una stanza appartata dove se ne stava rinchiusa colle sue ancelle,6E portando a suoi fianchi il cilicio, digiunava tutti i giorni di sua vita, toltine i sabati, e i novilumi, e i dì festivi della casa d'Israello.7Or ella era di bellissimo aspetto, e suo marito le avea lasciate molte ricchezze, e una numerosa famiglia, e delle possessioni, dov'erano molti armenti di bovi, e branchi di pecore.8Ed ella era in grandissimo concetto presso di tutti, perchè molto temeva Dio; e non v'era chi dicesse una mala parola di essa.9Avendo adunque ella sentito,come Ozia avea promesso, che passati cinque giorni avrebbe renduta la città, mandò a chiamare Chabri, e Charmi seniori.10E questi andarono a lei, ed ella disse loro: Che discorso è mai quello fatto da Ozia di render la città agli Assiri, se dentro cinque giorni non viene a voi soccorso?11E chi siete voi, che tentate il Signore?12Non è questo un fare, che inviti la misericordia, ma che provoca l'ira, ed accende il furore.13Voi avete fissato il tempo alla misericordia del Signore, e ad arbitrio vostro le avete prescritto il giorno.14Ma da che il Signore è paziente, facciam penitenza ancora di questo, ed imploriamo con abbondanza di lagrime la sua indulgenza:15Perocchè le minacce di Dio non sono come quelle degli uomini, ed ei non si accende di sdegno, come i figliuoli degli uomini.16Per la qual cosa umiliamo dinanzi a lui le anime nostre, e in ispirito di umiliazione, come suoi servi,17Diciamo con lacrime al Signore, che in quel modo, che a lui piace usi con noi di sua misericordia, onde come per la superbia di coloro è rimaso sbigottito il cuor nostro; così pure della umiliazione nostra abbiamo a gloriarci:18Perocchè noi non abbiamo imitati i falli de padri nostri, i quali abbandonarono il loro Dio, ed onorarono gli dei stranieri:19Scelleraggine, per cui furon essi abbandonati alla spada, alle rapine, agli scherni de lor nemici: ma noi altro Dio non conosciamo fuori di lui.20Aspettiamo con umiltà le sue consolazioni, ed egli vendicherà il nostro sangue dalle oppressioni de'nostri nemici, e umilierà le nazioni tutte, che si levano contro di noi, e le svergognerà il signore Dio nostro.21Or adunque, o fratelli, giacchè voi siete gli anziani del popolo di Dio, e da voi pendono gli animi loro, ravvivate i loro cuori colle vostre parole, rammentando loro, come furon tentati i padri nostri, affinchè apparisse, se veracemente onorassero il Dio loro.22Debbon essi avere in memoria, come fu tentato Abramo,padre nostro, e dopo la prova di molte tribolazioni divenne l'amico di Dio.23Così Isacco, così Giacobbe, così Mosè, e tutti quelli, che piacquero a Dio, mantenendo la fede passaron per molte tribolazioni.24Quelli poi, i quali non nel timor del Signore incontraron le tentazioni, ma si versaron in impazienze, e in vergognose mormorazioni contro il Signore.25Dallo sterminatore furono sterminati, e morsi dai serpenti perirono,26Noi pure adunque non cerchiam di sfogarci, per quel, che soffriamo,27Ma ripensando, che minori de' nostri peccati son questi supplizi, crediamo, che i flagelli del Signore, coi quali siam gastigati quali servi, sono mandati per emendazione nostra, non per rovina.28E Ozìa,e gli anziani le dissero: Tutto quel che hai detto è verità, e nelle tue parole nulla è da riprendere.29Ora pertanto prega (il Signore) per noi giacchè tu se una santa donna, e temi Iddio.30E Giuditta disse loro: Siccome voi conoscete, che di Dio è quello, che ho potuto dire;31Così fate prova, se da Dio è quello, che ho risoluto di fare, e pregate Dio, che ratifichi il mio disegno,32Voi questa notte starete alla porta, e io uscirà colla mia serva; e voi fate orazione, affinchè dentro i cinque giorni, come avete promesso, volga il Signore lo sguardo verso il popolo suo d'Israele.33Non voglio però che si indaghi da voi quel che io sia per fare, e sino a tanto ch'io ve ne porti novella, non altro si faccia, se non pregare il Signore Dio nostro per me.34E Ozia principe di Giuda le disse: Va in pace e siate co il Signore a far vendetta de nostri nemici, e quelli si ritirarono.

Note:

8,1:Figliuolo di Simeon, figliuolo di Ruben. il cambio di figliuolo di Ruben il Greco legge figliuolo d'Israele, cioè di Giacobbe. E così pur lesse il Siriaco, e cosi credono, che debba leggersi S. Fulgenzio, il Bellarmlno, il Serario, Mariana, ec. Altri hanno preteso che Giuditta fosse della tribù di Ruben dal lato del padre, e della tribù di Simeon dal lato della madre: ma la prima soluzione è migliore.

8,5:Si era fatta nella parte superiore della casa una stanza. il Greco dice, che avea alzata una tenda, un padiglione sul solaio della casa.

8,6:Digiunava tutti i giorni di sua vita, toltine ec. La vedova, che sia in delizie, vivendo è morta dice l'Apostolo I. ad Timoth. v. Sono degne di essere lette due bellissime epistole di s. Girolamo a due nobili vedove Salvina e Furia.

8,11:Tentato il Signore. Pretendete di far prova di lui prescrivendogii il termine, dentro di cui debba liberarvi.

8,25: Dallo sterminatore furono sterminati, e morsi ec.Allude Giuditta ai fatti dei Numeri XI. 1., XIV 12., XX. 4,5,6. Questo luogo sembra imitato dall'Apostolo. 1.Cor. X. 10

8,31:Colla mia serva. Abra dinota piuttosto una cameriera di onore, e una compagna, che una serva. Il Greco dice, che questa donna aveva il governo della casa di Giuditta.