Scrutatio

Giovedi, 2 maggio 2024 - Sant´ Atanasio ( Letture di oggi)

Tobia 10


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BIBBIA MARTINIBIBBIA RICCIOTTI
1 Ma tardando Tobia per ragione delle nozze, il suo padre Tobia era inquieto, e diceva: chi sa per qual motivo si trattenga colà il mio figliuolo, e il perchè sia rattenuto?1 - Ora, indugiando Tobia a tornare a causa delle nozze, il padre suo Tobia stava in pena, e diceva: «Come mai il figliuolo mio ritarda, e qual motivo lo trattiene laggiù?
2 Chi sa che non sia morto Gabelo, e non si trovi chi gli renda quel denaro?2 Forse Gabelo è morto, e nessuno gli può rendere il denaro? ».
3 E cominciò ad affligersi formisura sì egli, come Anna sua moglie, perchè non tornava il loro figliuolo dentro il tempo stabilito.3 Cominciò dunque ad esser grandemente contristato, egli e la moglie sua Anna con lui; ed insieme ambedue dettero in pianto, perchè al giorno stabilito il loro figliuolo non era punto tornato.
4 Quindi la madre di lui piangeva a cald'occhi, e diceva: Ahi, ahi figlio mio: perchè ti abbiam noi mandato lontano, lume degli occhi nostri, baston di nostra vecchiezza, consolazione di nostra vita, speranza della nostra posterità?4 Piangeva dunque la madre di lui con lacrime inconsolabili, e diceva: «Ahimè, ahimè, figlio mio! Perchè ti abbiamo mandato così lontano, lume degli occhi nostri, bastone della nostra vecchiaia, consolazione della nostra vita, speranza della nostra posterità?
5 Avendo noi in te solo ogni cosa, non dovevamo mandarti lungi da noi.5 Poiché in te solo possedevamo ogni cosa, non dovevamo mandarti lontano da noi ».
6 Ma Tobia le diceva; taci, non ti inquietare il nostro figliuolo sta bene: assai fedele è colui in compagnia del quale noi lo abbiamo mandato.6 E Tobia le diceva: «Taci, e non ti turbare; il nostro figliuolo sta bene; troppo è fidato quell'uomo col quale l'abbiamo mandato ».
7 Ma quella in verun modo non potea darsi pace, ma ogni giorno scappando fuora guardava da tutte le parti, e andava attorno per tutte le strade, donde sperava, ch'ei ritornasse, per vederlo venire (se possibil era) da lungi.7 Essa però in nessun modo si poteva consolare, ma ogni giorno usciva a guardare attorno ed a percorrere tutte le strade per le quali v'era speranza ch'ei potesse tornare, per vederlo, se era possibile, da lontano, quando tornasse.
8 Ma Raguele diceva al genero: Statti quì e io manderò a far fapere a Tobia tuo padre come tu stai bene.8 Frattanto Raguele diceva al suo genero: «Rimani qui, ed io manderò avviso di tua buona salute a Tobia tuo padre ».
9 Ma Tobia disse a lui: Io so, che il padre mio, e mia madre contano adesso i giorni, e il loro spirito è alla tortura.9 Ma Tobia rispose: « Io so bene che il padre e la madre mia già contano i giorni, e stanno dentro di sè in angustie ».
10 E dopo che Raguele ebbe fatte molte istanze a Tobia, non volendo questi arrendersi in verun modo, egli rimise a lui Sara, e la metà di tutto quello, che aveva, di servi, e di serve, di bestiame, e di cammelli, e di vacche, e di denaro, che era molto, e lo licenziò da se sano, e contento;10 Raguele pertanto, dopo che con molte parole ebbe pregato Tobia, e che questi in nessun modo si lasciò persuadere, gli dette Sara, e metà di tutt' i suoi averi, di servi, serve, armenti, cammelli, vacche, e danaro molto; e salvo e lieto lo rimandò,
11 Dicendo: L'Angelo santo del Signore sia con voi per viaggio, vi conduca sani, e salvi, e troviate in prosperità i genitori vostri, e possan vederegli occhi miei i vostri figliuoli prima ch'io muoia.11 dicendogli: «L'angelo santo del Signore vi accompagni nel vostro viaggio, e vi faccia giungere incolumi; possiate voi trovar tutto in buono stato attorno ai vostri genitori, e possano gli occhi miei veder i vostri figliuoli prima che io muoia ».
12 E abbracciata la figlia i genitori la baciarono, e la lasciaron partire;12 Ed abbracciata la loro figlia Sara, i genitori la baciarono e la fecero partire,
13 Ammonendola, che onorasse i suoceri, amasse il marito, reggesse la famiglia, governasse la casa, e si mantenesse ella stessa irreprensibile.13 ammonendola d'onorare i suoceri, d'amare il marito, di tener a dovere la servitù, di governar la casa, e di mantenersi irreprensibile.