Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Lettera ai Filippesi 3


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BIBBIA TINTORIBIBBIA MARTINI
1 Del resto, o fratelli miei, state allegri nel Signore. Non mi pesa scrivervi le stesse cose, essendo ciò necessario per voi.1 Del rimanente, fratelli miei, state allegri nel Signore. Non rincresce a me, ed è necessario per voi, che io vi scriva le stesse cose.
2 Guardatevi dai cani, guardatevi dai cattivi operai, guardatevi dal taglio della carne.2 Guardatevi dai cani, guardatevi dai cattivi operai, guardatevi dal taglio.
3 I veri circoncisi siam noi che serviamo a Dio in spirito, ci gloriamo in Cristo Gesù e non confidiamo nella carne.3 Imperocché i circoncisi siam noi, che serviamo a Dio in Ispirito, e ci gloriamo in Cristo Gesù, e non ponghiamo fiducia nella carne:
4 Quanto a me potrei confidare anche nella carne. Se alcuno pensa di dover confidare nella carne, tanto più dovrei pensarlo io,4 Quantunque io abbia onde confidare anche nella carne. Se alcun altro vuoi confidar nella carne, maggiormente io,
5 circonciso l'ottavo giorno, del popolo d'Israele, della tribù di Beniamino, ebreo figlio di ebrei, quanto alla legge, fariseo,5 Circonciso l'ottavo giorno, Israelita di nazione, della tribù di Beniamin, Ebreo (nato) di Ebrei, secondo la legge Fariseo,
6 quanto allo zelo, persecutore della Chiesa di Dio, quanto alla giustizia proveniente dalla legge, irreprensibile.6 Quanto allo zelo, persecutor della Chiesa di Dio, quanto alla giustizia consistente nella legge, irreprensibile.
7 Ma quelli che per me eran guadagni io li ho reputati perdita a causa di Cristo,7 Ma quegli, che erano i miei guadagni, gli stimai a causa di Cristo mie perdite.
8 anzi stimo come perdita ogni cosa di fronte alla superna cognizione di Gesù Cristo mio Signore, per amor del quale mi sono privato di tutte le cose, e le ho stimate spazzatura, allo scopo di guadagnare Cristo,8 Anzi io giudico, che le cose tutte siano perdita rispetto all'eminente cognizione di Gesù Cristo mio Signore: per causa di cui ho giudicato un discapito tutte le cose, e le stimo come spazzatura per fare acquisto di Cristo,
9 e ritrovarmi in lui non colla mia giustizia che viene dalla legge, ma con quella che viene dalla fede di Cristo Gesù, che è da Dio ed è giustizia, basata sulla fede,9 Ed essere trovato in lui, non avendola mia giustizia, che vien dalla legge, ma quella, che vien dalla fede di Cristo Gesù: giustizia, che viene da Dio (che posa) sopra la fede,
10 affin di conoscer Cristo, e la virtù della sua risurrezione, e la partecipazione dei suoi patimenti, di conformarmi alla sua morte,10 Affin di conoscer lui, e l'efficacia della sua risurrezione, e la partecipazione de' suoi patimenti, conformatomi alla morte di lui:
11 per giungere in qualche modo alla risurrezione da morte.11 Se in qualche modo giunga io alla risurrezione da morte:
12 Non che abbia già ricevuto il premio, o che sia già perfetto, ma continuo a correre per conquistare quello pel quale anch'io sono stato conquistato da Cristo Gesù.12 Non che io già tutto abbia conseguito, o che io sia già perfetto: ma tengo dietro a studiarmi di prendere quella cosa, per cui io pure fui preso da Cristo Gesù.
13 Però, fratelli, non credo d'averlo ancora conseguito, ma non fo altro che dimenticare quello che ho dietro le spalle e slanciarmi sempre in avanti;13 Io, fratelli, non mi credo di aver toccata la meta. Ma questo solo, che dimentico di quel, che ho dietro le spalle, verso le cose stendendomi, che mi stanno davanti,
14 per avvicinarmi alla mèta, al premio della superna vocazione di Dio in Cristo Gesù.14 Mi avanzo verso il segno, verso il premio della superna vocazione di Dio, in Cristo Gesù.
15 Chiunque di noi è perfetto dovrebbe avere questi sentimenti; e se in qualche cosa voi la pensate diversamente, Dio vi illuminerà riguardo a questo;15 Quanti adunque siamo perfetti, pensiamo in tal guisa: e se in alcuna cosa pensate altrimenti, anche in questo Dio vi illuminerà.
16 però fino al punto in cui siamo arrivati dobbiamo avere gli stessi sentimenti e perseverare nella stessa regola.16 Quanto però a quello, a che siam già arrivati, tenghiamo gli stessi sentimenti; e perseveriamo nella stessa regola.
17 Imitate me, o fratelli, e mirate coloro che si conducono secondo il modello che avete in noi.17 Siate miei imitatori, o fratelli, e ponete mente a quegli, che camminano secondo il modello, che avete in noi.
18 Già ve l'ho detto tante volte, e ora ve lo dico piangendo: vi sono molti che vivono come nemici della croce di Cristo.18 Imperocché molti, de' quali spesse volte vi ho parlato (e ve ne parlo anche adesso con lagrime) si diportano da nemici della croce di Cristo:
19 La loro fine è la perdizione, il loro Dio è il ventre e la loro gloria la fanno consistere nella loro vergogna, e non pensano ad altro che alle cose della terra.19 La fine de' quali è la perdizione: il Dio de' quali è il ventre: i quali della propria confusione fan gloria, attaccati alle cose della terra.
20 Ma noi siamo cittadini del cielo, dal quale pure aspettiamo come Salvatore il Signore nostro Gesù Cristo,20 Ma noi siam cittadini del cielo: donde pur aspettiamo il Salvatore, il Signor nostro Gesù Cristo,
21 che, per la sua potenza di assoggettarsi ogni cosa, trasformerà il corpo della nostra umiliazione in modo da renderlo simile al corpo che egli ha nella gloria.21 Il quale trasformerà il corpo di nostra vilezza, perché sia conforme al corpo della sua gloria, per quella potenza, con la quale può ancor soggettare a se tutte le cose.