Scrutatio

Lunedi, 6 maggio 2024 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Prima lettera di Pietro 3


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BIBBIA RICCIOTTIDIODATI
1 - Similmente anche le donne sian soggette ai loro mariti, affinchè, anche se alcuni non credono alla parola siano guadagnati, senza la parola, dalla condotta esemplare delle loro mogli,1 PARIMENTE sieno le mogli soggette a’ lor mariti; acciocchè, se pur ve ne sono alcuni che non ubbidiscono alla parola, sieno, per la condotta delle mogli, guadagnati senza parola;
2 poichè considereranno la vostra condotta casta e rispettosa.2 avendo considerata la vostra condotta casta unita a timore.
3 L'ornamento delle mogli non sia all'esterno, come l'acconciatura dei capelli, la moltitudine dei gioielli o lo sfoggio di vesti diverse;3 Delle quali l’ornamento sia, non l’esteriore dell’intrecciatura de’ capelli, o di fregi d’oro, o sfoggio di vestiti;
4 sia invece l'interiore, il cuore, [l'ornamento] incorruttibile d'uno spirito tranquillo e modesto, che è tanto prezioso agli occhi di Dio.4 ma l’uomo occulto del cuore, nell’incorrotta purità dello spirito benigno e pacifico; il quale è di gran prezzo nel cospetto di Dio.
5 Così, di fatto, una volta si adornavano le sante donne che speravano in Dio, stando soggette ai loro mariti,5 Perciocchè in questa maniera ancora già si adornavano le sante donne, che speravano in Dio, essendo soggette a’ lor mariti.
6 come Sara, che ubbidiva ad Abramo, chiamandolo «signore»; [quella Sara] della quale voi siete figliuole se fate il bene senza lasciarvi sbigottire da qualsiasi spavento.6 Siccome Sara ubbidì ad Abrahamo, chiamandolo signore; della quale voi siete figliuole, se fate ciò che è bene, non temendo alcuno spavento.
7 E anche voi, o mariti, convivete con saggezza con le mogli e rendete loro onore come a vaso più fragile, essendo anche le donne coeredi della grazia della vita; affinchè le vostre orazioni non abbiano da essere impedite.7 Voi mariti, fate il simigliante, abitando con loro discretamente; portando onore al vaso femminile, come al più debole; come essendo voi ancora coeredi della grazia della vita; acciocchè le vostre orazioni non sieno interrotte
8 Insomma [siate] tutti concordi, compassionevoli, amanti dei fratelli, misericordiosi, modesti, umili;8 E IN somma, siate tutti concordi, compassionevoli, fratellevoli, pietosi, benevoglienti;
9 non rendete male per male, nè maledizione per maledizione; ma invece benedite, perchè a questo siete stati chiamati: a possedere in eredità la benedizione.9 non rendendo mal per male, od oltraggio per oltraggio; anzi, al contrario, benedicendo; sapendo che a questo siete stati chiamati, acciocchè erediate la benedizione.
10 Poichè chi vuol amare la vita e vedere giorni beati, raffreni la sua lingua dal male e le sue labbra non parlino inganno.10 Perciocchè, chi vuole amar la vita, e veder buoni giorni, rattenga la sua bocca dal male; e le sue labbra, che non proferiscano frode;
11 Schivi il male e faccia il bene, cerchi la pace e le vada dietro;11 ritraggasi dal male, e faccia il bene; cerchi la pace, e la procacci.
12 perchè gli occhi del Signore sono sopra i giusti e le sue orecchie [attente] alle loro orazioni; ma la faccia del Signore sta contro coloro che fanno il male.12 Perciocchè gli occhi del Signore son sopra i giusti, e le sue orecchie sono intente alla loro orazione; ma il volto del Signore è contro a quelli che fanno male.
13 E chi potrà farvi del male, se sarete zelanti del bene?13 E chi sarà colui che vi faccia male, se voi seguite il bene?
14 Ma anche se aveste a soffrire qualcosa per la giustizia, beati voi! Nessuna loro minaccia vi sgomenti e vi conturbi.14 Ma, se pure ancora patite per giustizia, beati voi; or non temiate del timor loro, e non vi conturbate.
15 Ma benedite nei vostri cuori Cristo Signore, pronti sempre a dar soddisfazione a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi;15 Anzi santificate il Signore Iddio ne’ cuori vostri; e siate sempre pronti a rispondere a vostra difesa a chiunque vi domanda ragione della speranza ch’è in voi, con mansuetudine, e timore. Avendo buona coscienza;
16 ma [ciò farete] con modestia e rispetto, forti della vostra buona coscienza, in guisa che quando sparlano di voi, rimangano confusi quelli che calunniano la vostra buona condotta in Cristo.16 acciocchè, là dove sparlano di voi come di malfattori, sieno svergognati coloro che calunniano la vostra buona condotta in Cristo.
17 Poichè è meglio che soffriate (se tale è la volontà di Dio) facendo il bene, che facendo il male;17 Perciocchè, meglio è che, se pur tale è la volontà di Dio, patiate facendo bene, anzi che facendo male
18 perchè anche Cristo è morto una volta per i nostri peccati, - Egli giusto per gli ingiusti, - per offrire voi a Dio; messo a morte quanto alla carne, ma vivificato per lo Spirito.18 Poichè Cristo ancora ha sofferto una volta per i peccati, egli giusto per gl’ingiusti, acciocchè ci adducesse a Dio; essendo mortificato in carne, ma vivificato per lo Spirito.
19 Nel quale [Spirito] andò a predicare anche a quelli spiriti che erano in carcere,19 Nel quale ancora andò già, e predicò agli spiriti che sono in carcere.
20 i quali eran stati una volta increduli, allorchè la pazienza di Dio stava aspettando ai giorni di Noè, mentre si fabbricava l'arca, nella quale pochi, cioè otto anime, scamparono dall'acqua.20 I quali già furon ribelli, quando la pazienza di Dio aspettava ai giorni di Noè, mentre si apparecchiava l’arca; nella quale poche anime, cioè otto, furon salvate per mezzo l’acqua
21 Figura codesta di quel battesimo che ora vi salva, - non ripulimento delle sozzure della carne, ma contratto di buona coscienza fatto con Dio, - per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo,21 Alla qual figura corrisponde il battesimo, il quale non il nettamento delle brutture della carne, ma la domanda di buona coscienza verso Iddio ora salva ancora noi, per la risurrezione di Gesù Cristo.
22 il quale sta alla destra di Dio Padre, dopo aver ingoiata la morte perchè noi diventassimo eredi della vita eterna. Egli, andato in cielo, si è assoggettati gli angeli, le Potestà e le Virtù.22 Il quale, essendo andato in cielo, è alla destra di Dio, essendogli sottoposti angeli, e podestà, e potenze